Motore auto elettrica, com’è fatto e come funziona sulla ID.3
Il motore di un’auto elettrico è composto da due elementi principali, che sono lo statore e il rotore. Può essere sincrono o asincrono
Il motore di un’auto elettrica è piccolo ma allo stesso tempo estremamente potente: su come è fatto e come funziona un motore elettrico ne parliamo separatamente in un approfondimento dedicato.
Qui esaminiamo in dettaglio come è realizzata l’unità propulsiva elettrica che spinge la nuova Volkswagen ID. 3 costruita nella fabbrica tedesca di Zwickau.
Motore auto elettrica, come è fatto
Ricordiamo che gli elementi principali di un motore elettrico sono lo statore e il rotore: il primo è un componente statico, una sorta di cilindro cavo composto da bobine di filo di rame. Il secondo, invece, è un cilindro pieno che inizia a girare quando la corrente elettrica attraversa lo statore creando un campo magnetico: un movimento rotatorio che si basa su un principio semplicissimo, quello dei poli che si attraggono e si respingono a seconda che siano opposti oppure uguali.
Tutto riesce a funzionare (e l’auto si muove!) grazie alla presenza di un “inverter” il cervello intelligente che gestisce intensità e frequenza della corrente da inviare allo statore determinandone la velocità e la coppia di cui abbiamo bisogno.
Il motore elettrico della Volkswagen ID.3
Esistono due tipi di motore elettrico: quello sincrono a magnete permanente “brushless” (letteralmente, senza spazzole) e quello asincrono. La ID.3 utilizza un motore elettrico sincrono a magneti permanenti brushless, molto compatto, una struttura decisamente più semplice rispetto ad un motore a combustione interna e riesce ad entrare in una borsa sportiva.
Il motore elettrico della ID. 3 e pesa solo 90 kg ma è capace di erogare ben 200 Cavalli. La Volkswagen ID.3 utilizza un motore elettrico APP 310 brushless a magnete permanente. La sigla APP significa che il motore e la trasmissione sono disposti parallelamente rispetto agli assi, mentre il numero rappresenta la coppia massima che è in grado di generare: 310 Nm.
La tecnologia “hairpin” ha permesso di utilizzare un processo innovativo in cui gli spazi tra le lamelle che compongono lo statore sono riempiti in modo ottimale con degli avvolgimenti formati da barre di rame preformate.
In questo modo, rispetto a uno statore con le bobine di rame arrotolate, aumentano la densità energetica e l’efficienza del motore: la coppia massima è raggiunta a regimi di rotazione ancora più bassi, rendendo sufficiente un cambio a rapporto unico. Il motore pesa circa 90 kg, eroga 150 kW (204 CV).
I componenti principali del motore sono prodotti da alcuni fornitori specializzati e da alcuni reparti qualificati degli stabilimenti del Gruppo Volkswagen.Il rotore e lo statore, per esempio, sono prodotti a Salzgitter. L’assemblaggio del motore elettrico e quello della trasmissione sono completati a Kassel.
FOTO Volkswagen ID.3
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