Licenza Taxi: ecco come ottenerla

“Ma che lavoro vuoi fare da grande?”. In genere quando ad un bambino si pone questa domanda, egli risponderà con le classiche professioni quali dottore, astronauta e calciatore, ma a volte ecco fare capolino anche il tassista, o tassinaro. Spesso si tratta solamente di mere fantasie infantili, ma per chi ha la vera vocazione di guidare l’iconica auto gialla, che poi spesso non è più di questo colore, ecco qual è la prassi obbligatoria per ottenere la tanto ambita licenza per i taxi.

Taxi, strumento (ancora) fondamentale per la mobilità contemporanea

Da sempre argomento di accese discussioni, i taxi hanno sempre rappresentato, e ancora oggi rappresentano una vera e propria manna dal cielo per la mobilità urbana soprattutto all’interno delle grandi città. E non c’è bisogno di guardare troppo in là, ai classici yellow cab di NY o agli altrettanto iconici black cab londinesi. Basta dare un’occhiata alle strade di Roma e di Milano per accorgersi di come i tassì siano ancora oggi di estrema importanza.

I tassisti d’Italia non stanno certamente passando un bel periodo. Infatti, nonostante le acque si siano recentemente calmate, nell’ultimo biennio questi lavoratori hanno portato avanti una crociata a favore della loro professione per la quale hanno attirato anche qualche inimicizia molto fastidiosa. Tra scioperi e proteste i taxi sono spesso entrati al centro del dibattito pubblico, suscitando simpatia e anche qualche critica.

Ma non c’è critica o inimicizia che tenga, ancora oggi quello offerto dal taxi e dal suo proprietario si rivela essere un servizio fondamentale per la vita cittadina. Necessario non solo per garantire una mobilità più ordinata, ma anche per rendere più accessibile la città sia per i turisti che per gli stessi abitanti.

Comunque sia, essere tassisti per molti in Italia è una vocazione, un sogno vagheggiato per la prima volta durante l’infanzia, poi divenuto ambizione fino a diventare una vera e propria attività. Si tratta di una figura professionale resa letteralmente iconica da Alberto Sordi nel suo Il Tassinaro del ’83, ma per diventare un tassinaro è necessaria ottenere la licenza per il taxi. Ecco come fare…

Come diventare un tassista in Italia

Una vocazione, come è stato sottolineato in precedenza, ma allo stesso tempo una vera e propria professione. Per arrivare a svolgere tale attività è necessario intraprendere un cammino ben preciso che porta proprio ad ottenere la tanto ambita licenza da tassista.

Prima di tutto però, bisogna sapere che non tutti possono arrivare a raggiungere questo obiettivo. Ogni città italiana infatti possiede un limite massimo, oltre il quale non vengono più consegnate ulteriori licenze per taxi.

Gli aspiranti tassinari devono dunque fare sempre riferimento al regolamento approvato dalla Regione di residenza e applicato dal Comune in cui loro intendono svolgere la propria professione. Infine esistono due differenti metodologie per ottenere la licenza del taxi, ecco dunque spiegate passo per passo quali sono le strade da percorrere per diventare un tassista!

Licenza taxi, tutte le soluzioni per ottenerla

Dunque ci sono due diverse soluzioni per ottenere la famigerata autorizzazione a guidare un mezzo per il trasporto in auto di passeggeri, in questo caso un taxi. Si tratta di un concorso tassisti e di un acquisto della licenza stessa, strade completamente differenti tra loro ma richiedenti entrambe dei requisiti necessari che l’aspirante tassista deve essere in grado di dimostrare. Ecco allora tutto quello che bisogna sapere riguardo a questi due percorsi.

Diventare tassista attraverso un concorso pubblico

Bisogna partire dal presupposto, come già detto prima, che sono gli stessi Comuni a gestire il rilascio delle licenze, e la metodologia alla quale si fa riferimento è proprio un concorso pubblico organizzato sulla base del regolamento definito dalla Regione. Di base questi concorsi possono essere diversi tra loro, seppure nei minimi dettagli, ma i requisiti richiesti sono pressoché identici per tutti.

Quindi l’aspirante tassista per accedere al concorso pubblico deve aver compiuto i 21 anni di età, essere in possesso della cittadinanza italiana o comunque di un altro Paese dell’UE, oltre ad aver terminato il ciclo di studi obbligatori, conseguito la patente di tipo B, ottenuto l’abilitazione alla professione rilasciata dalla Motorizzazione Civile dopo un corso della durata di due mesi; infine deve aver superato un esame scritto e uno orale per l’iscrizione al ruolo di conducente pubblico alla Camera di Commercio.

Un concorso tipo poi non così differente da tutti gli altri concorsi pubblici italiani, se non fosse per la scarsissima frequenza con cui viene bandito. Le amministrazioni comunali infatti, per varie ragioni, sembrano avere poco interesse in questa materia. E ciò spinge gli aspiranti tassisti a intraprendere un’altra strada per l’ottenimento della licenza, quale? Beh, l’acquisto della stessa.

Come si acquista una licenza taxi

Già perché è consentito anche comprare la licenza taxi da un altro tassista che vuole liberarsene. Anche in questo caso possono sorgere dei problemi, o meglio delle limitazioni, ed è presente un requisito fondamentale.

Prima di tutto, ovviamente, occorre trovare chi ha intenzione di vendere la propria licenza; si tratta di una ricerca non così semplice, visto che le strade non sono piene di tassisti intenzionati a perdere il posto di lavoro, anche a fronte di un pagamento monstre. Già perché, e qui arriva la seconda limitazione, delle recenti inchieste sul tema hanno riportato che l’acquisto di una licenza per taxi può venire a costare tra i 100 e i 200 mila euro.

Terminate le due limitazioni riguardanti la compravendita della famigerata licenza qui presa in esame, occorre passare adesso all’unico requisito richiesto per dare il via all’atto definitivo. Insomma, detta in poche parole, è concesso acquistare l’autorizzazione a guidare un mezzo per il trasporto via auto di passeggeri solamente da chi quella autorizzazione l’ha conseguita da più di cinque anni. Infatti ad ogni tassista è severamente vietata la vendita della propria licenza nel corso del primo quinquennio dall’inizio della sua attività.