Estintore CO2: cos’è, a cosa serve, dove e quando si usa

Ci siamo mai chiesti cos’è un estintore CO2? È il classico estintore che troviamo negli edifici pubblici ed altre strutture in cui è prevista la sua presenza per legge; è uno strumento fondamentale per la sicurezza antincendio, progettato per spegnere rapidamente le fiamme in situazioni specifiche. L’estintore a CO2 può essere utilizzato in diversi contesti, incluso il settore automobilistico e potrebbe essere una alternativa da tenere a bordo in alternativa di quello a polvere.

Cos’è un estintore CO2

L’estintore a CO2 (anidride carbonica) è uno dei dispositivi antincendio più comuni, assieme agli estintori a polvere. Come per gli estintori a polvere, possono essere “portatili”, in formato 2 e 5 kg, o “carrellati” (30 e 50 kg). La differenza tra un estintore a polvere ed uno a biossido di carbonio (Co2) sta nella bombola utilizzata, nella classe di spegnimento e nel prezzo.

L’estintore CO2 utilizza anidride carbonica (CO2) compressa come agente estinguente. L’anidride carbonica (o diossido di carbonio) è un gas naturale non conduttore, inodore e non infiammabile. Quando viene rilasciata, si espande rapidamente, abbassando la temperatura dell’area interessata e privando il fuoco dell’ossigeno, elemento essenziale per la combustione.

Il CO2, a differenza del polvere, ha bisogno di una bombola di contenimento per alte pressioni che non presenta manometro, in quanto sia una piccola quantità di agente estinguente che una grande quantità sviluppa all’interno del serbatoio la stessa pressione (circa 40 atmosfere), per cui la presenza del manometro sarebbe inutile.

Dove e quando si usa

Grazie alle sue caratteristiche, è particolarmente efficace su incendi di tipo elettrico o causati da liquidi infiammabili, offrendo una soluzione rapida e pulita per gestire le emergenze. La classe di spegnimento degli estintori a biossido di carbonio è “B-C”(liquidi infiammabili e apparecchiature elettriche ), mentre gli estintori a polvere hanno un importante potere estinguente anche sugli incendi di classe “A” (materiali solidi come legno, carta, plastica ecc.).

Gli estintori a biossido di carbonio vengono comunemente installati, come da normativa, in prossimità dei quadri elettrici, non perché spengano di più rispetto ad un estintore a polvere, ma per il semplice vantaggio che in caso di utilizzo non lasciano alcun residuo, e questo permette di ripristinare un’apparecchiatura elettrica in maniera veloce con un notevole risparmio economico.

• Efficace su incendi di classe B e C: questo tipo di estintore è particolarmente indicato per incendi di liquidi infiammabili (benzina, olio, solventi) e apparecchiature elettriche, che sono le tipologie di incendio più comuni in un’auto.
• PRO, non lascia residui: a differenza degli estintori a polvere, l’anidride carbonica non lascia residui dopo l’utilizzo, evitando danni aggiuntivi al veicolo.

Come funziona un estintore CO2

L’estintore CO2 funziona grazie a un sistema che comprime il gas all’interno di un contenitore resistente. Quando si attiva la valvola, il gas viene rilasciato sotto forma di getto freddo, spesso visibile come una nube bianca dovuta alla condensazione dell’umidità nell’aria.

Il funzionamento avviene in tre fasi:

1. Rilascio del gas: la valvola viene azionata per far uscire la CO2.
2. Raffreddamento dell’area: la CO2 abbassa rapidamente la temperatura circostante.
3. Soffocamento del fuoco: la CO2 sostituisce l’ossigeno intorno alla fiamma, spegnendo l’incendio.

Quando utilizzare l’estintore CO2

L’estintore CO2 è particolarmente utile nelle situazioni in cui si verificano incendi di apparecchiature elettriche, come computer o quadri elettrici, dove l’uso di altri estintori potrebbe causare danni o rischi. Inoltre, è indicato per incendi di classe B, che coinvolgono liquidi infiammabili come benzina, oli o solventi. Tuttavia, non è adatto per incendi di classe A, quelli che riguardano materiali solidi come legno, carta o tessuti, in quanto la CO2 non è in grado di spegnere efficacemente le braci.

Vantaggi dell’estintore CO2

Uno dei principali vantaggi dell’estintore CO2 è che è pulito e non lascia residui, il che lo rende ideale per ambienti in cui non si vuole danneggiare l’elettronica o altre attrezzature sensibili. Inoltre, non danneggia le apparecchiature elettroniche, risultando così la scelta migliore per interventi su dispositivi delicati. La rapida efficacia del CO2 nel soffocare il fuoco lo rende particolarmente adatto in situazioni di emergenza, dove il tempo è un fattore cruciale.

Precauzioni d’uso

Quando si utilizza un estintore CO2, è importante fare attenzione, poiché il gas è estremamente freddo al momento del rilascio. Si raccomanda di maneggiare l’estintore solo per la maniglia, evitando il contatto diretto con il getto di CO2 per prevenire ustioni da freddo. Inoltre, deve essere utilizzato in ambienti ben ventilati, poiché una concentrazione elevata di CO2 può ridurre la quantità di ossigeno nell’aria e creare rischi per la salute.

Controllo periodico

I controlli di manutenzione di un estintore a CO2 sono differenti rispetto a quelli a polvere tradizionali. Per questi infatti il tecnico manutentore deve essere dotato di bilancia per effettuare la pesa dell’estintore, per essere sicuro che non si sia scaricato a causa di una perdita, mentre per l’estintore a polvere basta controllare il manometro e che il materiale interno (polvere) non si sia solidificato.

Prezzi, quanto costano

Il prezzo dell’estintore ad anidride carbonica rispetto ad un estintore a polvere, ed è questa la nota dolente, è di circa tre volte superiore; questo perché la bombola utilizzata deve essere una bombola per alte pressioni, per cui molto più robusta.

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