Differenziale autobloccante elettronico
L'ultima frontiera è rappresentata dal differenziale autobloccante a controllo elettronico vediamo meglio il suo funzionamento
I differenziali a controllo elettronico rappresentano l’ultima frontiera degli autobloccanti, come quello impiegato da Volkswagen sulla Golf GTI Clubsport o il sistema TWINSTER della GDK impiegato sulla Ford Focus RS e sulla Opel Insignia. Questo è un altro componente importante inserito nella nostra guida di tecnica automobilistica periodica di cui cerchiamo di capire meglio il funzionamento.
Come funziona?
Il funzionamento dell’autobloccante a controllo elettronico è alquanto semplice: in abbinamento al classico differenziale ci sono pacchi frizione all’interno azionati tramite attuatori elettroidraulici estremamente veloci e reattivi che permettono di gestire facilmente il trasferimento di coppia sulla ruota destra o sinistra a seconda delle esigenze aprendo o bloccando le frizioni. Nel caso della Golf GTI club è accoppiato in serie ad un differenziale tradizionale mentre con il sistema Twinster sull’assale posteriore di Opel Insignia e Ford Focus RS è assente anche il differenziale.
Il differenziale autobloccante a controllo elettronico ha archiviato i sistemi che simulano l’azione di un autobloccante mediante pinzate intermittenti sul disco della ruota in pattinamento per scaricare coppia su quella libera per via di eccessivi surriscaldamenti dei freni nell’uso intensivo o in pista.
Differenziale autobloccante a controllo elettronico vantagi e svantaggi.
PRO – La possibilità di un controllo elettronico consente di raggiungere elevate percentuali di bloccaggio senza i classici risvolti negativi del differenziale meccanico a lamelle.
CONTRO – Il limite di questi dispositivi può derivare da un eccessivo calore sviluppato nell’uso prolungato, che può indurre l’elettronica di gestione ad escluderne il funzionamento.
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Guarda anche il video con il sistema Twinster sulla Opel Insignia che funge da direnziale autobloccante.