Colpi di sonno alla guida, apnee ostruttive
Sindrome apnee ostruttive del sonno (OSAS) cosa è, perché si ostruiscono le vie aeree, il pericolo per chi è alla guida
La sindrome delle apnee ostruttive nel sonno – nota anche come OSAS, acronimo inglese per Obstructive Sleep Apnea Syndrome – è un sotto-tipo della “sindrome delle apnee nel sonno“, caratterizzata da ripetuti episodi di completa e/o parziale e/o prolungata ostruzione delle vie aeree superiori durante il sonno, normalmente associati a una riduzione della saturazione di ossigeno nel sangue.
Sindrome apnee ostruttive del sonno (OSAS) cosa è, perché si ostruiscono le vie aeree
Le vie aeree possono essere ostruite in diversi modi e sono la principale causa della sindrome delle apnee ostruttive del sonno.
Ad esempio in età pediatrica a livello delle alte vie respiratorie l’ostruzione può essere determinata da tonsille e adenoidi ipertrofiche. Una grossa lingua, associata al normale rilassamento muscolare e conseguente collabimento dei tessuti molli che avviene durante il sonno, può essere la causa di apnee. Talvolta, può essere causa di questa sindrome anche un’anomala struttura della mandibola o delle vie aeree.
Sintomi della sindrome da apnee ostruttive nel sonno
I sintomi della sindrome da apnee ostruttive sono i frequenti episodi di blocco della respirazione durante il sonno (apnea) spesso riferiti dal partner (Respiro di Falstaff), cefalea al risveglio, russamento come intermittente (perché interrotto dalle apnee), eccessiva sonnolenza diurna, ridotta capacità di memoria, ridotta capacità di concentrazione, ipertensione arteriosa, bocca asciutta al risveglio, riduzione della libido.
Come curare la sindrome delle apnee ostruttive nel sonno
“L’OSAS è una malattia curabile – dichiara il Dr. Sergio Garbarino – da cui si può guarire. La prevenzione e il trattamento precoce sono l’arma vincente che permette di migliorare la salute e la sicurezza dei cittadini spesso inconsapevoli di questa diffusissima malattia, permettendo inoltre di ridurre gli enormi costi socio-economici tali da incidere perfino sul nostro PIL. I dati del nostro studio permettono finalmente di avere una esatta dimensione del problema su cui costruire un’adeguata e concreta strategia preventiva”
Poco si parla di questa malattia che è facilmente diagnosticabile e curabile e che ha una prevalenza ed un impatto socio-sanitario simile se non superiore al diabete, con importanti risvolti medico legali e assicurativi.
L’OSAS non è solo causa di eccessiva sonnolenza, ma rappresenta anche un fattore di rischio ed è spesso associata alle principali patologie del mondo occidentale, quali obesità, sindrome metabolica e diabete, infarto del miocardio, ictus, fibrillazione atriale, scompenso cardiaco, disturbi cognitivi ed insufficienza respiratoria, che sono le principali cause di morte della nostra società. La diagnosi precoce e l’ottimale trattamento dell’OSAS rendono possibile prevenire la comparsa di tali diverse patologie o di migliorarne il controllo. In altre parole la diagnosi di OSAS rende concreto il miglioramento della qualità e dell’aspettativa di vita dei soggetti che ne sono affetti offrendo loro un reale e percepito guadagno in termini di salute Tali dati epidemiologici fanno si che i medici ed i ricercatori che da anni si occupano di tale malattia considerino causa di una “epidemia silente”.
“I più recenti dati epidemiologici– dichiara il Dr. Antonio Sanna – indicano che l’OSAS di grado moderato e grave ha una diffusione nella popolazione adulta pari a circa il 50% nell’uomo e circa il 23% nella donna.
La ricerca è stata pubblicata sulla prestigiosa rivista scientifica inglese “Chronic Respiratory Disease”, Dr. Sergio Garbarino (Dipartimento di Neuroscienze, Riabilitazione, Oftalmologia, Genetica e Scienze Materno-Infantili – Università di Genova), Dr. Antonio Sanna (Unità di Pneumologia Ospedale San Jacopo – Pistoia), ed Alessio Pitidis, Marco Giustini e Franco Taggi del Dipartimento Ambiente e Traumi dell’Istituto Superiore della Sanità Ministero della Salute.
Incidenti stradali provocati dalle apnee notturne
Nei giorni in cui il governo italiano si apprestava a recepire la direttiva europea n. 2014/85/UE con un decreto legge che dal 1 gennaio 2016 ha rivoluzionato il mondo dei trasporti è stata pubblicata una ricerca scientifica italiana che ha individuato come il 7% delle cause tra tutti gli incidenti stradali documentati siano dovute alla sindrome delle apnee ostruttive del sonno, il cui acronimo è OSAS.
Da ciò deriva il calcolo del numero di morti ed infortuni evitabili e quello dei costi sanitari, in particolare quelli dovuti ad infortunio. Infatti nell’anno 2014 gli incidenti stradali in Italia sono stati 248.000 con 3.300 morti e 174.000 feriti. Applicando a tali dati i risultati dell’analisi statistica condotta dai ricercatori italiani sono ben 7.360 gli incidenti stradali, causa di 231 morti e 12.180 feriti provocati da autisti con OSAS.