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Cambio eDCT Stellantis, caratteristiche, come funziona e vantaggi per le auto ibride

Un approfondimento sul nuovo cambio a doppia frizione elettrificato sviluppato da Stellantis per migliorare l’efficienza e la fluidità di guida nei veicoli ibridi di nuova generazione. Il segreto è nello sfruttamento del ruotismo epicicloidale.

Con la progressiva ibridizzazione dei modelli, le case automobilistiche hanno introdotto nuovi cambi di velocità in grado di gestire i passaggi di trazione tra il motore termico e il motore elettrico, integrando spesso quest’ultimo nella scatola del cambio. Tra i più interessanti spiccano il Renault E-Tech di cui abbiamo già parlato ed il cambio eDCT di Stellantis, sviluppato dalla Punch Powertrain.

Cambio eDCT per auto ibride Stellantis

Nella sua ultima versione, il cambio Stellantis integra un motore elettrico da 21 kW e 55 Nm di coppia, alimentato da una batteria con capacità di 0,9 kWh e tensione di 48 V. Nonostante la piccola quantità di energia fornita dall’accumulatore, questo sistema permette interessanti risparmi di carburante ed emissioni nocive, specie nel ciclo urbano, quando le continue decelerazioni consentono al motore elettrico di comportarsi da generatore e ricaricare la batteria. Il sistema è in grado di muovere la vettura in modalità elettrica fino ad una velocità di 30 km/h e per circa un chilometro di distanza.

Un cambio eDCT completamente smontato
Un cambio eDCT completamente smontato

Il cambio eDCT è stato progettato puntando a un’importante riduzione dei componenti e del peso rispetto ai classici cambi automatici o semiautomatici a doppia frizione ma mantenendo la presenza di 6 rapporti, grazie all’impiego di un dispositivo molto noto agli appassionati di meccanica: il ruotismo epicicloidale.

Il cambio elettrificato eDCT è scalabile e adattabile anche a veicoli elettrici plug-in (PHEV). Le uniche modifiche sostanziali riguardano l’integrazione del modulo di propulsione elettrica e dell’inverter, a dimostrazione della profonda sinergia progettuale tra le varianti ibrida e plug-in.

Risparmio di carburante e riduzione di CO2

Il sistema di propulsione ibrida basato sulla trasmissione eDCT (electrified Dual Clutch Transmission) è stato ingegnerizzato per massimizzare l’efficienza in termini di fuel economy. L’architettura del sistema consente una significativa riduzione delle emissioni di anidride carbonica (CO2) fino al 20% rispetto a veicoli equipaggiati con motorizzazioni endotermiche abbinate a trasmissioni automatiche convenzionali.

Come funziona il cambio eDCT Stellantis

Il cambio eDCT che equipaggia le auto ibride Stellantis comprende 3 coppie di ingranaggi disposte su tre corti alberi, che fornirebbero dunque 3 velocità, un motore elettrico calettato su una ruota dentata solidale all’albero secondario, e 3 frizioni.

La prima frizione collega il motore termico al cambio, e viene aperta quando il sistema opta per la trazione puramente elettrica.

Schema funzionamento cambio eDCT Stellantis
Schema funzionamento cambio eDCT Stellantis

La seconda consente l’innesto dei 3 rapporti e la terza comanda il ruotismo epicicloidale. Questo dispositivo riceve il moto in ingresso dall’albero primario e lo trasmette in uscita all’albero secondario tramite il portatreno che collega i planetari.

Il ruotismo epicicloidale, quando la sua frizione è chiusa, fa ruotare l’albero secondario alla stessa velocità del primario, essendo l’anello esterno solidale ai planetari.

Frizione n. 2 smontata cambio eDCT Stellantis
Frizione n. 2 smontata

Invece, quando la frizione 3 è aperta, l’anello trasmette il moto ai planetari, che ruotano a una velocità maggiore rispetto all’anello stesso: in questo modo l’albero secondario, collegato al portatreno in uscita, ruota più velocemente del primario, mettendo così in atto una demoltiplicazione del rapporto. Applicando questo meccanismo ad ogni rapporto si ottengono così 6 marce da 3 soli ingranaggi.

Ruotismo epicicloidale

Il ruotismo epicicloidale è il meccanismo base dei cambi automatici classici: mettendo in serie due o più ruotismi e bloccando o sbloccando le rispettive frizioni si ottengono i vari rapporti.

Lo stesso meccanismo veniva impiegato negli overdrive, che erano appunto costituiti da un ruotismo epicicloidale e da una frizione dedicata, posti all’uscita del cambio (di solito cambi longitudinali di vetture a trazione posteriore): questo dispositivo permetteva di avere un rapporto più lungo, equivalente a una quinta marcia, pur utilizzando scatole del cambio a 4 marce. L’overdrive si incontrava spesso su auto di produzione inglese e sulle Volvo, fino a metà circa degli anni ‘80, e spesso si poteva attivare anche sulla terza marcia.

Quali auto montano il cambio eDCT

Ecco alcuni modelli di auto che utilizzano o utilizzeranno il cambio eDCT:

  • Alfa Romeo: Junior, Tonale
  • Citroën: Nuova C3, Nuova C3 Aircross, C4, C4 X, C5 Aircross, C5 X
  • DS: DS 3, DS 4
  • Fiat: Grande Panda (dal 2026), Panda, 600
  • Jeep: Avenger, Renegade, Compass
  • Lancia: Nuova Ypsilon
  • Maserati: Grecale
  • Opel: Corsa, Astra, Astra Sports Tourer, Mokka, Frontera, Nuovo Grandland
  • Peugeot: 208, 308, 308 SW, 408, 2008, Nuovo 3008, Nuovo 5008

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