Buche stradali vera e propria emergenza, guida ai rimborsi
La cattiva manutenzione delle strade è fra le cause di un incidente stradale e di danni o rotture sulle auto. Guida completa ai rimborsi
Le buche stradali sono un vero flagello per gli automobilisti italiani, ne sanno qualcosa i romani da sempre abituati a pericolose peripezie in strada per evitare i famigerati crateri. Il maltempo e la cattiva manutenzione sono la causa principale delle buche stradali. In Europa contribuiscono a causare più di un terzo di tutti gli incidenti ogni anno.
Nel 2011 sono state segnalate oltre 20 milioni di buche presenti sulle strade europee, ma solo la metà sono state successivamente ripristinate, con un costo stimato di oltre 1,2 miliardi di euro.
Buche stradali di Roma
Roma è “maglia nera” delle buche stradali in Italia, infatti negli oltre seimila chilometri di strade nella Capitale troviamo avvallamenti, crepe e voragini una dietro l’altra. E con l’arrivo della brutta stagione le cose letteralmente precipitano, con la pioggia che penetra nel manto stradale che poi si sbriciola con il passare delle auto e soprattutto dei mezzi pesanti come gli autobus.
Un guaio incredibile per automobilisti e le loro auto, spesso il Comune ci mette una toppa che dura poco o niente perché spesso vengono fatte con materiali scadenti. Oltre a recare danni importanti alle auto le buche sono pericolosissime per i motociclisti, che ogni giorno rischiano la vita nel percorrere le strade della Capitale.
I dati dicono infatti che a causa del manto stradale disastrato a Roma ci sono circa 12 incidenti al giorno. Nel 2016 il Codacons fece un’indagine a campione proprio su queste strade, ravvisando che c’era una buca ogni 15 metri. Dei veri e proprio crateri dal diametro medio di 35 centimetri, presenti sull’82 % delle vie.
Le buche di Roma
Dal punto di vista economico le buche stradali sono un vero salasso per i cittadini. Un danno anche per le casse del Comune.
Nel conto ci sono anche le spese mediche sostenute dai cittadini vittime di incidenti (il Codacons nel suo rapporto ha stilato una serie di patologie correlate: lombalgia, disturbi alla schiena e alla cervicale, alterazioni croniche a carico della colonna). Poi naturalmente ci sono da considerare i guasti meccanici ad auto e motorini, ma anche agli autobus del Comune fermi in rimessa.
Le buche di Roma VIDEO ACTUAL
Nella Capitale con ironia ci scherzano, come ad esempio il duo comico Actual nel loro ultimo video in rete:“Le buche di Roma”. Leonardo Bocci e Lorenzo Tiberia affrontano il tema al loro modo. Nel video simulano una vera e propria guerra con buche da schivare e una grande incognita: riusciranno gli autisti romani a tornare a casa?
Le buche a Roma sono un problema reale tanto da parlare di vera e propria emergenza per la città. Per chiudere tutti i crateri che dilaniano le strade della Capitale il governo ha stanziato 200 milioni di euro.
Risarcimento danni buca stradale
I danni più diffusi sono alle ruote ed alle sospensioni. Le buche sono veramente micidiali per i cerchi in lega, succede anche che un automobilista per evitarne una rischi un frontale con un altro veicolo.
In caso di danno come bisogna comportarsi? C’è possibilità di richiedere un rimborso da parte dell’Ente pubblico proprietario della strada.
Secondo l’art. 2051 del Codice Civile: “ognuno è responsabile del danno cagionato dalle cose che ha in custodia, salvo che provi il caso fortuito”. Ciò vuol dire che la legge prevede una “presunzione” di responsabilità: il soggetto che ha in custodia la cosa ha l’obbligo di vigilare in modo che essa non arrechi danni ad altri. In poche parole le strade ed i marciapiedi sono sotto l’obbligo di tutela da parte dei Comuni che ne sono i diretti responsabili.
Alcune sentenze hanno stabilito che questo articolo è inapplicabile alle Pubbliche Amministrazioni (Sent. Corte Cost. N. 156 del 10/05/1999) dato che esse non hanno la possibilità di esercitare un controllo idoneo ad impedire l’insorgenza di situazioni pericolose per terzi.
Ovviamente il tutto dipende da caso a caso e spesso i giudici danno ragione all’infortunato, applicando l’art. 2043 del Codice Civile, che prevede il risarcimento da parte del tutore del bene che ha causato tale danno.
L’ art. 2051, inoltre, sottolinea che il risarcimento del danno è dovuto solo in caso fortuito. Ciò significa che il cittadino deve dimostrare di “aver proceduto sempre con la massima attenzione” e, nel caso del pedone, con “scarpe adatte” che non amplifichino il danno.
In altri termini, se l’infortunato era sovrappensiero e camminava con i tacchi, il danno non è dovuto.
Come richiedere il rimbordo dei danni da buche stradali?
Ma come di chiede il rimborso? Come prima cosa si deve documentare l’accaduto con una foto, possibilmente prima di togliere l’auto dalla voragine. Dopodiché bisogna chiamare le Autorità competenti (Vigili Urbani, Carabinieri o la stradale), per procurarsi una prova certificata di quanto accaduto. Il verbale è un atto importante da presentare in fase di richiesta di rimborso.
In caso in cui le Autorità sono impossibilitate a raggiungere il luogo del sinistro è necessario provare l’accaduto con l’ausilio di un testimone (in caso l’automobilista al momento del fatto stia da solo è importante che chiami o cerchi qualcuno che lo raggiunga sul luogo della buca per testimoniare il danno).
Poi è necessaria la prova del danno al proprio mezzo ovvero tramite la fattura o preventivo di un carrozziere o un gommista o un meccanico che certifichi il danno o la riparazione.
In caso di infortuni alla persona è importante presentare il verbale di pronto soccorso.
Causa civile rimbordo danni buche stradali
Con queste prove in mano si può scegliere di inoltrare la richiesta di rimborso anche da soli, tramite una raccomandata A.R. all’Ente proprietario della strada. Purtroppo non potrebbe essere sufficiente perché non sempre la voce dei cittadini viene ascoltata dalle Autorità. Dunque la via più sicura è quella di rivolgersi ad un legale.
Dall’altra parte i Comuni cercano di prendere tempo e molte delle volte una banale richiesta di rimborso si trasforma in un procedimento penale.
In fase processuale bisogna tenere a mente che le pubbliche amministrazioni sono responsabili delle buche, a meno che dimostrino che l’evento si è verificato per un caso fortuito, ossia per un fatto imprevedibile e inevitabile. Fra i casi fortuiti, su cui le Amministrazioni pongono maggiormente l’accento, riguardano il comportamento alla guida dall’automobilista.
Ad esempio sotto la lente d’ingrandimento finisce la velocità oltre i limiti stabiliti dalla legge o dalle concrete condizioni della strada, abbia agevolato egli stesso il rischio del danno. È invalidante anche un comportamento distratto, come quello dell’uso del telefonino, senza accorgersi della buca, rompe quella responsabilità diretta che lega l’amministrazione alla strada e, quindi, impedisce il risarcimento.
La giurisprudenza inoltre non sempre si è espressa allo stesso modo su questo tipo di problema però tutti sono d’accordo sul fatto che l’incidente causato da una fossa stradale chiaramente visibile non può essere oggetto di rimborso.
In poche parole difronte ad una vera e propria voragine l’automobilista ha tutto il tempo ed il modo di vederla e dunque di evitarla o di attenuare il danno.
Una soluzione definitiva alle buche stradali l’ha proposta Michelin, soprattutto sulle auto sportive, con un cerchio che non si rompe mai. Questa rivoluzionaria ruota si chiama Acorus ma ancora non è stata messa in vendita.
Chissà se un giorno gli automobilisti la potranno acquistare, intanto seguiamo le indicazioni di questa guida per ottenere il rimborso dopo aver subito dei danni a causa di una buca.
VIDEO Actual sulle buche di Roma