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Bonus colonnine 2024, contributo per la wallbox non disponibile nel 2025

Nel 2024 si conclude il "bonus colonnine", attivo dal 2022, con l'assegnazione di 11.485 contributi per l'acquisto di sistemi di ricarica per auto elettriche e ibride plug-in.

Fino all’80% di risparmio grazie al bonus colonnine per l’installazione di wallbox e punti di ricarica in Modo 3 per auto elettriche e plug-in. Nel 2024, con un fondo di 20 milioni di euro (la metà di quanto previsto nel 2022 e nel 2023), sono stati riconosciuti 11.485 contributi, relativi al periodo dal 1° gennaio al 22 novembre. Il bonus non sarà più disponibile nel 2025.

Le domande per il 2024 potevano essere presentate per gli acquisti e le installazioni effettuati dal 1° gennaio 2024 da persone fisiche residenti in Italia e da condomìni, rappresentati dall’amministratore pro tempore o da un condomino delegato. Si tratta di un contributo in conto capitale concesso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Direzione generale per la politica industriale, l’innovazione e le PMI), secondo le modalità previste dal Decreto del Direttore Generale, atteso nei prossimi mesi.

Controlli e revoca del bonus colonnine

Invitalia, gestore della misura, ora effettua controlli a campione sulle richieste di contributo per verificare la veridicità delle dichiarazioni e della documentazione presentata. Può condurre accertamenti, verifiche e ispezioni in loco. I beneficiari devono consentire tali controlli, ispezioni e monitoraggi. Se vengono riscontrate falsità nelle dichiarazioni o irregolarità nella documentazione, il contributo può essere revocato dal Ministero con un provvedimento motivato, e il beneficiario è obbligato a restituire l’importo entro 60 giorni dalla comunicazione.

Quando installare una wallbox per avere l’incentivo?

Il 2024 è stato proprio il momento ideale per installare una wallbox! Si poteva approfittare del periodo compreso tra il 1° gennaio e ottobre 2024 per procedere con l’installazione di una colonnina.

Nel 2025, invece, non sarà possibile usufruire del bonus che termina ufficialmente con la pubblicazione dei contributi riconosciuti.

Bonus colonnine per privati e condomini

Il bonus colonnine elettriche per tre anni, dal 2022 al 2024, ha previsto un incentivo a fondo perduto pari all’80% del prezzo di acquisto e l’installazione di una wallbox privata (ricarica MODO 3) o un sistema di ricarica condominiale con potenza massima di 22 kW trifase.

Esempio pratico: se abbiamo installato una colonnina nel box, abbiamo potuto usufruire di un bonus dell’80%, fino alla spesa di 1.500 euro. Ma se la spesa ha superato questo importo, ad esempio se il costo della wallbox è stato di 2.400 euro + IVA, si è ricevuto un bonus solo per l’80% sull’imponibile di 2.400, pari a 1.500 euro, ovvero 1.200 euro. Pertanto, per arrivare al costo finale della colonnina, da quello realmente speso di 2.400 euro, bisognava togliere i 1.200 euro del contributo, per un costo reale sostenuto di 1.200 euro.

Il bonus concesso è stato al massimo di 1.500 euro a persona e 8.000 euro a condominio.

  • 1.500 euro, nel caso di contributo richiesto da una persona fisica;
  • 8.000 euro, nel caso di contributo richiesto da un condominio.

I contributi sono stati concessi all’esito di due distinti bandi, a seconda dell’annualità di realizzazione dell’investimento. Il bonus colonnine è stato un incentivo corrisposto sotto forma di rimborso, tramite bonifico sul conto corrente del contribuente o del condominio.

Requisiti, spese ammissibili per ricevere il contributo wallbox

Per l’installazione di una wallbox sono stati ammessi al contributo le seguenti spese (saldate con pagamento tracciabile):

  1. Acquisto e la messa in opera di infrastrutture di ricarica, ivi comprese – ove necessario – le spese per l’installazione delle colonnine, gli impianti elettrici, le opere edili strettamente necessarie, gli impianti e i dispositivi per il monitoraggio;
  2. Spese di progettazione, direzione lavori, sicurezza e collaudi;
  3. Costi per la connessione alla rete elettrica, tramite attivazione di un nuovo POD (point of delivery).

Non sono state ammesse al contributo:

  • le spese per imposte, tasse e oneri di qualsiasi genere (quindi l’IVA non gode del contributo);
  • le spese per consulenze ad eccezione di quelle previste alla lettera b) del decreto;
  • le spese relative a terreni e immobili;
  • le spese relative all’acquisto di servizi diversi da quelli previsti dal precedente decreto anche se funzionali all’installazione;
  • le spese per costi relativi ad autorizzazioni edilizie, alla costruzione e all’esercizio.

Ai fini dell’ammissibilità al contributo, le infrastrutture di ricarica dovevano essere:

  1. nuove di fabbrica;
  2. di potenza standard;
  3. collocate nel territorio italiano e in aree nella piena disponibilità dei soggetti beneficiari;
  4. realizzate secondo la regola d’arte ed essere dotate di dichiarazione di conformità ai sensi del decreto ministeriale n. 37/2008.

Oltre ai predetti requisiti le infrastrutture di ricarica dovevano essere:

  • essere ad esclusivo uso privato e non accessibili al pubblico, nel caso in cui il contributo sia richiesto da una persona fisica;
  • essere destinate all’utilizzo collettivo da parte dei condomini e non accessibili al pubblico nel caso in cui il contributo sia richiesto da un condominio.

Quando è stato possibile richiedere il bonus colonnine nel 2024

Per le installazioni effettuate dal 1° gennaio 2024 le domande potevano essere presentate dalle ore 12.00 dell’8 luglio 2024. La domanda poteva essere inoltrata esclusivamente tramite la piattaforma online. Le domande sono state ammesse all’istruttoria secondo l’ordine cronologico di presentazione.

Una wallbox, colonnina per ricarica di auto elettriche che gode di un incentivo fino all''80% (Easy wallbox ENGIE marchiata Jeep)
Una wallbox, colonnina per ricarica di auto elettriche che ha goduto di un incentivo fino all’80% (Easy wallbox ENGIE marchiata Jeep)

Domanda online per il bonus colonnine

Le domande negli anni 2022, 2023 e 2024 potevano essere effettuate solo online sulla piattaforma informatica di INVITALIA utilizzando SPID, CIE o CNS. Dopo aver effettuato l’accesso, si poteva compilare il modulo elettronico seguendo le istruzioni fornite. Ogni beneficiario, sia individuale che condominiale, poteva presentare una sola domanda.

GUIDA COMPILAZIONE RICHIESTA BONUS COLONNINE

Una volta completata la domanda correttamente, il sistema ha rilasciato una ricevuta di registrazione. Le domande sono state processate nell’ordine cronologico di presentazione.

Entro 90 giorni dalla chiusura dello sportello, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha rilasciato un decreto che confermava l’assegnazione e l’erogazione dei contributi, seguendo l’ordine cronologico delle domande ricevute. Successivamente, il contributo è stato depositato tramite bonifico sul conto corrente dei beneficiari.

Documenti per la domanda

Gli utenti privati dovevano fornire i seguenti documenti:

  • Codice fiscale e documento d’identità del richiedente.
  • Copia delle fatture elettroniche relative all’acquisto e all’installazione dell’infrastruttura di ricarica.
  • Estratti del conto corrente che dimostrino i pagamenti effettuati per le fatture elettroniche relative all’acquisto e all’installazione dell’infrastruttura.
  • Relazione finale sull’investimento e sulle spese sostenute.
  • Certificazione di conformità rilasciata da un installatore che confermi l’installazione dell’infrastruttura.
  • Dati del conto corrente su cui richiedere l’accredito del contributo.

Per i condomini invece dovevano presentare:

  • Codice fiscale del condominio e dati d’identità dell’amministratore pro tempore, con dichiarazione che attesti il possesso dei requisiti di legge.
  • Delibera assembleare di autorizzazione dei lavori sulle parti comuni, con dichiarazione che attesti l’assenza di impugnazioni entro il termine previsto.
  • Copia delle fatture elettroniche relative all’acquisto e all’installazione dell’infrastruttura di ricarica. Sono comprese le “Spese di acquisto e messa in opera“, “Spese di progettazione” e “Costi per la connessione alla rete elettrica“.
  • Estratti del conto corrente che dimostrino i pagamenti effettuati per le fatture elettroniche relative all’acquisto e all’installazione dell’infrastruttura.
  • Relazione finale sull’investimento e sulle spese sostenute (va inserito l’imponibile totale dell’investimento e separatamente l’IVA).
  • Certificazione di conformità rilasciata da un installatore che confermi l’installazione dell’infrastruttura.
  • Dati del conto corrente su cui richiedere l’accredito del contributo.

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