Inaugurato Il 33^ Salone Auto e Moto D’epoca
Presso lo stand ACI si è tenuta la cerimonia di inaugurazione del 33^ Salone Auto e Moto d’Epoca di Padova. Alla cerimonia sono intervenuti, tra gli altri, il Sindaco Massimo Bitonci, il Presidente della Provincia Enoch Soranzo, Andrea Olivi Presidente Fiera di Padova, Leonardo Antonio Leonardo Cetera, Consigliere di Giunta della Camera di Commercio di Padova, e il Presidente dell’AC. Padova Luigino Baldan. A fare gli onori di casa Mario Carlo Baccaglini, organizzatore della manifestazione.
“Il nostro obiettivo e la ragione per la quale abbiamo fondato “ACI-Storico” – un Club nel Club – è quello di avvicinare quanta più gente possibile al fascino, al valore e alla capacità di emozionare del motorismo storico, e consentire agli appassionati di acquisire, restaurare, curare e gestire le loro auto, non solo con costi sempre più sostenibili, ma anche senza il peso, talvolta eccessivo, della burocrazia o di norme che non sempre comprendono cosa sia il motorismo storico e talvolta rendono un po’ troppo difficile praticarlo”. Lo ha dichiarato il Presidente dell’Automobile Club d’Italia durante la cerimonia di inaugurazione del salone Auto e Moto d’Epoca “Tra passato, presente e futuro”, in corso a Padova fino a domenica 23 ottobre.
Tre i momenti clou della giornata ospitati nello spazio ACI:
Easycar l’Ecosistema ACI Servizi Digitali per l’Automobilista: lo stato dell’arte della semplificazione digitale delle pratiche automobilistiche, illustrato dal Direttore Generale di ACI Informatica, Mauro Minenna
Umberto Boccioni: Le Automobili e il Futurismo: A cento anni dalla morte del grande artista un’analisi dell’incontro auto ed arte nel momento nel quale nasceva il secolo della velocità.
L’Automobile, Storica Rivista dell’ACI: Il ritorno, in triplice formato (edicola, web e pdf) della più antica e prestigiosa testata automobilistica italiana. “Un mensile – ha dichiarato Alessandro Marchetti Tricamo – figlio di 118 anni di storia, una eredità che fa tremare i polsi, ma che guarda al futuro consapevole che da grandi radici possono nascere piante in grado di dare grandi frutti”.