Renault 5 Turbo storia del mito che compie 40 anni
Renault 5 Turbo storia del mito che compie 40 anni, la R5 con motore e trazione posteriore famosa nei rally con Jean Ragnotti alla guida.
Ripercorriamo la storia della mitica Renault 5 Turbo che compie 40 anni. Il brand francese ha introdotto il turbo sulla monoposto RS01 al Gran Premio di Gran Bretagna del 1977 in Formula 1. La prima vittoria arrivò il 1° luglio del 1979 Renault con Jabouille al volante di una RS10, che vinse il Gp di Francia. Un fatto storico che portò la casa francese a sviluppare il turbo anche sulle auto stradali.
La prima di una lunga serie fu proprio la mitica Renault 5 Turbo, prefigurando la democratizzazione di questa tecnologia ancora utilizzata sulla gamma attuale. L’introduzione del turbocompressore permette a parità di cilindrata di aumentare la potenza, limitando i consumi, a beneficio di prestazioni ed efficienza.
La genesi della Renault 5 Turbo
L’idea di quest’auto “vetrina” volta a infondere dinamicità nella gamma delle Renault 5, è nata all’inizio del 1976 a bordo di una Renault 16, lungo il percorso Dieppe-Billancourt. Dopo una giornata di lavoro, Jean Terramorsi e il suo vice Henri Lherm stanno tornando a casa e parlano a ruota libera di una R5 molto speciale. Questa potrebbe brillare in gara, completare la gamma e sarebbe anche dotata di turbo. Questo era a quei tempi il credo della Régie Renault. La R5 sarebbe diventata la prima auto francese con motore turbo a benzina, prodotta di serie.
La Renault ha impiegato molte risorse per la Formula 1 e la vittoria di Le Mans, con la tecnologia turbo. Jean Terramorsi lo sa bene, lavora presso la Direzione Prodotto che si occupa delle piccole serie. Decide di proporre l’idea della Renault 5 Turbo ai suoi superiori e, in particolare, a Bernard Hanon, all’epoca CEO della Régie Renault, e a Gérard Larrousse, Direttore di Renault Sport. Purtroppo Jean Terramorsi scompare il 26 agosto 1976 senza vedere realizzata la sua idea ma le basi per la sua piccola bomba ci sono tutte e il progetto prende piede.
1978 il primo prototipo della R5 Turbo
Il primo prototipo della R5 Turbo viene sviluppato tra il 1976 e il Salone di Parigi del 1978. Michel Têtu e gli ingegneri del Berex a Dieppe si danno da fare per elaborare la meccanica e il telaio, fino a far uscire, nella massima segretezza, il primo prototipo. Nel frattempo, Bertone in Italia, il Centro Stile Renault a Rueil-Malmaison, Alpine a Dieppe e Heuliez a Cerizay lavorano tutti instancabilmente: chi allo stile, chi al telaio, chi all’industrializzazione della futura Renault 5 Turbo, il cui nome in codice è 822. Sarà un’auto di color nero, ideata a Dieppe e pilotata da Guy Fréquelin, che sarà svelata al pubblico dalla stampa a novembre 1978.
La rivelazione di questo prototipo che corre sul circuito di Lédenon, praticamente un mese dopo essere stato presentato al Salone di Parigi, lascia tutti a bocca aperta. Seguiranno altri 3 prototipi realizzati a Dieppe: 822-01, 822-02 e 822-03. Sarà proprio quest’ultimo a esordire in gara con Guy Fréquelin al volante al Giro d’Italia del 1979.
La piccola “bomba” della Régie Renault nonostante il ritiro per rottura del motore, riesce a impressionare spettatori e giornalisti. Nonostante la sconfitta il piccolo team capitanato da Alain Serpaggi continua a mettere a punto la macchina sviluppando vari prototipi.
La produzione in serie nel 1980
La produzione in serie della R5 Turbo è necessaria per ottenere l’omologazione per le gare. Nel maggio del 1980 comincia ufficialmente la produzione di Renault 5 Turbo, che si distingue a livello di allestimenti, inizialmente limitati, pochissimi optional e due solo tinte per interni e carrozzeria (Blu Olimpo e Rosso Granata).
Tuttavia le scocche di Renault 5 sono realizzate a Flins e partono per Cerisay, dove vengono trasformate dal famoso allestitore Heuliez. La scocca viene allungata di 5 centimetri, e vengono sostituiti il padiglione e le porte con elementi in alluminio, ecc.
Una volta completate prendono la strada presso gli stabilimenti Alpine a Dieppe, dove avviene l’assemblaggio finale con parafanghi anteriori e posteriori, cofano in plastica, propulsore dotato di turbina Garrett T3, trasmissione a 5 rapporti, rivestimenti interni, verniciatura. Ovviamente il processo si conclude con il collaudo su strada e un altro controllo qualità.
Per partecipare al Campionato Rally la FIA richiede 400 unità necessarie per l’omologazione, quindi bisogna fare in fretta. Per questo ogni spazio intorno allo stabilimento Alpine di Avenue de Bréauté è occupato da Renault 5 Turbo in attesa di essere consegnate ai concessionari.
Caratteristiche prime unità
Nel 1980 vengono realizzate 802 unità della Renault 5 Turbo, che recano il marchio di fabbrica 1981. Diventerà molto ricercata dagli appassionati di auto francesi che ora hanno una alternativa alla Alpine A 310 V6.
Nel 1982 vengono proposti alcuni cambiamenti tra cui scambiatori più performanti, porte in lamiera e non più in alluminio e nuovi colori più sobri per la carrozzeria. Così la Renault 5 Turbo, viene rinominata Turbo 1 per differenziarla dalla Turbo 2, di questa prima versione sono state prodotte 536 unità nel 1981 e 352 auto l’anno successivo.
Motore Renault 5 Turbo
Il propulsore battezzato Cléon-Fonte è montato in posizione posteriore centrale longitudinale. Si tratta di 4 cilindri in linea con alesaggio e corsa di 76 mm x 77 mm per 1.397 cc di cilindrata, eroga una potenza di 160 CV a 6.000 giri al minuto e una coppia di 210 Nm a 3.250 giri/min. Il basamento è in ghisa e la testata in lega leggera, con distribuzione ad albero a camme laterale con azionamento aste e bilancieri per le valvole.
L’alimentazione avviene con iniezione meccanica Bosch K-Jetronic mentre la sovralimentazione è affidata al turbocompressore Garrett T3 con pressione di 0,86 bar abbinato a un intercooler aria-aria. La trazione è posteriore, e il motore è abbinato a una frizione bidisco a secco e un cambio meccanico a 5 rapporti. Prestazioni notevoli con una velocità massima di 200 km/h e scatto da 0 a 100 km/h in 6,9 secondi.
La produzione in serie: Renault 5 Turbo 2
Al Salone di Parigi del 1982, Renault presenta la R5 Turbo 2 con degli interni rivisti. Ma il cambiamento più grande in abitacolo avviene nel 1983 abbandonando i sedili firmati Bertone in favore degli elementi interni della Renault 5 Alpine Turbo.
Rispetto alla prima Turbo le caratteristiche tecniche rimangono praticamente invariate, mantenendo lo stesso numero di telaio R8220. Tuttavia a discapito della seconda c’è il peso, infatti la Turbo 2 pesa 30 kg in più. Ma si risparmia sul costo di acquisto, nel 1983 si passa dagli iniziali 115.000 franchi ai 102.000 del nuovo modello.
Alla fine del 1983, viene realizzata una serie speciale di 200 Renault 5 Turbo con motore di cilindrata portata a 1432 cc e componenti in alluminio per la carrozzeria. Viene contraddistinta dal telaio 8221 realizzato per ottenere l’omologazione sportiva nel Gruppo B del Campionato Mondiale Rally. In soli quattro anni tra il 1982 e il 1986 sono state prodotte 3.167 Renault 5 Turbo.
R5 Turbo piccola bomba dei rally
Nella stagione 1980-1981, il programma rally di Renault Sport è relativamente limitato. Si prevede di far partecipare un’unica Renault 5 Turbo ufficiale ai vari campionati nazionali e internazionali. Un anno dopo il Giro d’Italia del 1979 e il suo parziale fallimento, ritroviamo una Renault 5 Turbo conforme agli standard del Gruppo 4 pronta per il Tour de France Automobile del 1980. Al volante questa volta c’è Jean Ragnotti, con Jean-Marc Andrié sul sedile del passeggero. I due amici sfiorano il successo.
La stessa cosa accade qualche mese dopo al Tour de Corse, quando una foratura pregiudica la vittoria. Bisognerà aspettare la quarta partecipazione a un rally per conseguire il primo successo. Al Rally di Monte Carlo del 1981, l’equipaggio Ragnotti-Andrié si aggiudica la vittoria ampiamente meritata. Condivisa da tutto il team Renault Sport con a capo Patrick Landon, per non dimenticare i meccanici, l’ingegnere François Bernard, che si è molto adoperato per lo sviluppo di quest’auto, nonché i fratelli Bozian, motoristi che hanno partecipato a questa avventura di alto spessore sportivo.
Rally di Montecarlo 1981
Nel 1981, la Renault 5 Turbo “Cévennes”, è la versione da competizione del Gruppo 4, praticamente pronta per correre a un prezzo di 217.700 franchi. È stata ideata in base alle specifiche e agli insegnamenti tratti dall’auto di Jean Ragnotti: una vera referenza!
Nel 1983, il Gruppo 4 è sostituito dal Gruppo B con lo sviluppo delle auto più potenti e pericolose mai costruite per i rally. Esce la Renault 5 turbo modello “Tour de Corse” che risponde ai criteri del Gruppo B e che viene omologata a gennaio 1983. La sua potenza è pari a 240 cv a 7.000 giri/min. Il suo difetto, rispetto alle concorrenti, è che ha pneumatici troppo stretti, senza possibilità di utilizzarne altri, con conseguenze disastrose per la tenuta di strada.
Ecco perché, nel 1984, Renault 5 Turbo 822 si evolve nel modello 8221, soprattutto per avere la possibilità di montare sulla futura Renault 5 Turbo Maxi pneumatici più larghi durante le gare. Questa evoluzione “maxi” per la stagione 1985 è resa possibile dall’aumento della cilindrata che passa a 1.526 cm3 e 350 cv. Più potenza, più coppia, un grosso lavoro sul peso che scende a 905 kg, un impianto frenante potente, uno sterzo più diretto, nuovi ammortizzatori. La R5 Maxi è l’evoluzione per eccellenza di Renault 5 Turbo.
Nata sotto buoni auspici, Renault 5 Turbo Maxi comincia la stagione 1985 ma dopo alcuni incidenti, a fine 1986, la Federazione rinuncia a far correre le Gruppo B. A un certo punto era stata prevista una super Renault 5 Turbo Maxi nella versione a quattro ruote motrici.
Renault 5 Turbo torna in pista con la Coppa
La coppa organizzata dal Dipartimento Promozione di Renault è la primissima formula monomarca turbo e ha fin da subito un enorme successo. Dotata di un ricco sostegno finanziario, spesso si disputa in apertura dei Gran Premi di Formula 1 o della 24 ore di Le Mans.
Inoltre, attrae piloti rinomati, come Jean Ragnotti, che vanta successi sui circuiti e nei rally, e Jan Lammers, ex pilota di Formula 1, nel 1983-1984. Il semaforo verde della prima Coppa d’Europa Renault 5 Turbo Elf è scattato nel 1981, a Hockenheim.
Le auto sono Renault 5 Turbo originali R8220 su cui sono adattati roll-bar, cinture racing, estintore, interruttori di protezione motore, ecc. Nel corso degli anni, la normativa tecnica prevede il dispositivo di chiusura del sistema di regolazione della pressione del turbo, previsto per evitare le frodi.
La stagione 1983 è caratterizzata dal fatto che si affrontano contemporaneamente le Turbo 1 e le Turbo 2. L’ultima gara della Coppa d’Europa Renault 5 Turbo, che si svolge nel 1984 a Castellet e sarà dominata da Jan Lammers.
Storia versioni rally Renault 5 Turbo
RENAULT 5 TURBO “CEVENNES” – Al Rally des Cévennes del 1980 l’equipaggio Ragnotti-Andrié si aggiudica la vittoria, portando Renault Sport ad offrire una prima evoluzione della R5 Turbo.
Riservata clienti nel Gruppo 4 la versione “Cévennes” era venduta “chiavi in mano” oppure in apposito kit da competizione per trasformare le Renault 5 Turbo di serie (300 ore di lavoro). Renault 5 Turbo “Cévennes” era la base di partenza su cui lavorare per incrementare le prestazioni.
Tra febbraio e marzo 1982, Renault Sport ottimizza la versione ormai nota come “Cévennes 2”, sempre omologata per il Gruppo 4, per partecipare al Campionato francese che si svolge su terra e asfalto.
RENAULT 5 TURBO “TOUR DE CORSE” – Dopo la vittoria al Tour de Corse del 1982, Renault Sport vuole mettere a disposizione dei suoi clienti una ulteriore evoluzione da installare sulle auto di fabbrica, sulla scia di quanto accaduto con la versione “Cévennes”.
La Renault 5 Turbo “Tour de Corse” è in linea con i regolamenti FISA per il Gruppo B. Come in precedenza per le vetture clienti Renault Sport vendeva l’auto “chiavi in mano” oppure il kit di adattamento per le auto di serie. La “Tour de Corse” per i clienti potrà ulteriormente essere modificata ed evolversi nella Maxi del Gruppo B come l’auto ufficiale.
RENAULT MAXI 5 TURBO – Con le auto a quattro ruote motrici che la fanno da padrone, la Régie vuole fare della Renault Maxi 5 Turbo l’auto più performante tra le due ruote motrici su asfalto cambiando classe di cilindrata. Le rinnovate regolamentazioni del Gruppo B rally avevano fortemente penalizzato la Renault 5 Turbo rimasta a due ruote motrici. Questa sarà la sua ultima versione della Renault 5 Turbo con notevoli step in avanti su motore portato a 350 cv, sospensioni ed aerodinamica.
RENAULT 5 TURBO 2 “PRODUCTION”
Grazie all’esperienza maturata nei rally e alla grande libertà concessa dai regolamenti tecnici, la R5 “Production” è stata creata per essere un’auto da pista spettacolare. Tuttavia doveva sempre derivare dal modello di serie. Per questo Patrick Landon, responsabile del progetto da fine 1984, ha realizzato in breve tempo un’auto più simile a Renault 5 Turbo 2 che alla Maxi 5 Turbo.
A partire dal 1985, Renault 5 Turbo “Production” prende parte al Campionato con Jean-Louis Bousquet, che anche l’anno successivo conclude quarto in classifica, con due vittorie, consentendo a Renault di aggiudicarsi il secondo posto nella Classifica Costruttori complice l’aiuto di Jean Ragnotti.
Nel 1987 vengono riviste le vetture per migliorare la stabilità e le tre auto vengono affidate a Bousquet, Ragnotti e Comas. Grazie a queste migliorie la Renault vince il Campionato Superproduzione con Erik Comas, primo al Paul Ricard, a Croix-en-Ternois, a Magny Cours, a Pau-Arno e Bousquet vincitore a Montecarlo e Lédenon.
SCHEDA TECNICA RENAULT 5 TURBO
- Motore: 4 cilindri in linea
- Posizione: centrale longitudinale
- Cilindrata: 1397 cm3
- Alesaggio x corsa: 76 x 77 mm
- Rapporto volumetrico: 7:1
- Coppia massima: 21,4 mkg a 3.250 giri/min
- Distribuzione: albero a camme laterale
- Raffreddamento: liquido
- Alimentazione: iniezione elettronica Bosch K Jetronic
- Sovralimentazione: turbo Garrett T3
- Cavalli fiscali: 6 cv
- Trasmissione: su ruote posteriori
- Frizione: bidisco
- Trasmissione: 5 rapporti
- Tipo di carrozzeria: monoscocca in acciaio, biposto
- Sospensioni: a triangoli sovrapposti anteriori e posteriori, barre di torsione, barre antirollio, ammortizzatori
telescopici - Impianto frenante: dischi ventilati anteriori e posteriori
- Sterzo: a cremagliera
- Pneumatici: anteriori 190/55 HR 340 e posteriori 220/55 VR 365
- Peso: 970 kg
- Velocità massima: 200 km/h
- 400 m. con partenza da fermo: 15,15 secondi
- 1000 m. con partenza da fermo: 28,4 secondi
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