Peugeot 206 GT, nel club delle auto ventennali
La serie speciale Peugeot 206 GT compie 20 anni e si iscrive al club delle auto ventennali. Si tratta di un modello raro e molto ricercato dai collezionisti di youngtimer
Peugeot 206 GT, la sportiva raggiunge il traguardo dei 20 anni e si iscrive al club delle auto ventennali. La 206 alle fine degli anni ’90 è stata uno dei modelli Peugeot di maggior successo e la produzione è durata fino al 2012. Nel 1999 è stata introdotta in gamma la versione più sportiva che, come da tradizione del Leone, si fregiava della sigla GTI.
Peugeot non si limitò solo alla GTI ma realizzò anche la serie speciale 206 GT, una versione che, dotata dello stesso motore 2 litri da 135 CV della sorella sportiva, si caratterizzava per elementi estetici e tecnici specifici, perché serviva per ottenere l’omologazione per correre nel campionato mondiale rally (WRC).
Peugeot 206 base di partenza come auto da corsa
La Peugeot 206 è stato uno dei modelli più apprezzati anche in Italia: anche chi non ha avuto l’opportunità di guidarla, si ricorderà sicuramente lo spot dello scultore indiano, una delle pubblicità più memorabili realizzate nel mondo dell’auto.
La 206 però non era solo un’ottima vettura per tutti i giorni, ma anche un’ottima base di partenza come auto da corsa. Una di queste fu la 206 GT (“Grand Tourisme”), senza la “I”, una versione alquanto rara e particolare, oggi ricercata dai collezionisti di youngtimer.
Peugeot 206 sportive GTI e GT
Pochi mesi prima della fine del millennio Peugeot presentò le 206 GTI e GT, entrambe spinte dallo stesso motore, un 2 litri da 135 CV in grado di farle scattare da 0 a 100 in 8,4 secondi e di arrivare fino alla soglia dei 210 km/h.
La 206 GT era però una vettura ancora più speciale e, sebbene condividesse la stessa meccanica della GTI, era stata realizzata per un fine ben diverso: l’omologazione per il WRC, il campionato mondiale rally.
Peugeot 206 serie speciale GT omologazione WRC
Esternamente la GT si differenziava dalla GTI per il disegno e le maggiori dimensioni dei cerchi in lega (da 16”), per i diversi paraurti anteriore e posteriore, molto più sporgenti rispetto alla GTI normale, e una placca identificativa posizionata sul montante centrale che recava il numero progressivo dell’esemplare. Lo stile dell’auto era più aggressivo, ma la scelta non fu dettata da una ragione estetica, ma solo regolamentare. Per partecipare al campionato Mondiale Rally, i regolamenti dell’epoca imponevano un limite minimo di lunghezza dell’auto di almeno 4 metri.
La 206 standard misurava 3 metri e 82 cm, non sufficienti per rientrare in tale limite regolamentare. Per questo motivo Peugeot decise di adottare dei paraurti molto più prominenti per rientrare in tale parametro omologativo. La 206 GT venne quindi commercializzata con questo fine e ne furono realizzati circa 4.000 esemplari, venduti anche in Italia.
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