Audi Rs3 2016 La Prova
L’ Audi, quando si parla di giardinette ad alte prestazioni, ne sa una più del diavolo e questa nuova RS3 Fastback proclama la dichiarazione di guerra al mondo intero: questo è il nostro segmento e guai a chi si avvicina!
Effettivamente, di avversarie in grado di battersi ad armi pari sul suo terreno, non ne ha. Ma qual è il campo di battaglia della RS3? La pista? La strada? Cerchiamo di scoprirlo insieme.
Il 5 cilindri turbo TFSI è il punto di forza della vettura, con i suoi 367 CV e 465 Nm di coppia. Ha una curva di erogazione eccezionale, con potenza disponibile sin dai 1.600 g/m fino al limitatore. Un motore con un grande carattere, che si fa apprezzare per il sound inimitabile di questo particolare frazionamento, gestito da una coppia di flap all’interno del sistema di scarico.
Le caratteristiche di questa unità vengono poi esaltate dall’abbinamento col cambio S-Tronic 7 velocità, col sistema di trazione Quattro e gestione Audi Drive Select, che permette di scegliere diverse tipologie di set up a seconda delle proprie esigenze e dello stile di guida. Le sospensioni McPherson delle ruote anteriori impiegano bracci in alluminio ad alta resistenza. Il servosterzo progressivo varia il proprio rapporto di trasmissione, a seconda dell’angolo di sterzata, tra 15,3:1 e 10,9:1. L’assale posteriore è del tipo multilink con quattro bracci in acciaio ad alta resistenza, che assorbono le forze longitudinali e laterali separatamente. Anche qui, come nel caso dell’assale anteriore, i bracci sono fissati mediante articolazioni a un telaio ausiliario. È più bassa di 25 mm rispetto ad una A3 standard. L’esemplare in prova era dotato di cerchi da 19” con pneumatici differenziati (255/30 all’avantreno e 235/35 al retrotreno) e di ammortizzatori a controllo elettronico Magnetic Ride con gestione collegata al sistema di dinamica di marcia Audi Drive Select, che mette a disposizione le modalità Comfort, Auto, Dynamic e Individual. I dischi freno autoventilanti componibili hanno un diametro di 370 millimetri all’anteriore, con profilo Wave e pinze ad 8 pompanti, e di 310 millimetri sull’assale posteriore. A richiesta sono disponibili i dischi freno carboceramici. Il controllo elettronico della stabilità (ESC) offre una modalità sportiva e può essere disattivato del tutto premendo a lungo il relativo pulsante. Con 27 CV in più, 55 kg in meno e tanti gadget elettronici da richiedere una buona settimana di studio del libretto d’uso, la RS3 2016 è un netto passo avanti rispetto al precedente modello.
IN PISTA E SU STRADA
Ho avuto modo di provare a fondo e di scoprire la RS3, sia su strada sia in pista. Devo ammettere che ho faticato non poco a relazionarmi con tutti i comandi e set up elettronici, soprattutto per via della mia pigrizia nel leggere le istruzioni di qualsiasi cosa. Però, con la RS3, vale la pena perdere un po’ di tempo.
La vettura ha prestazioni devastanti. Accelera da 0 a 100 in 4,3 secondi, verificati con il nostro sistema di acquisizione dati, con estrema facilità grazie al launch control e alla proverbiale velocità del cambio 7 marce S-Tronic in configurazione Sport. Lo scarico sportivo, montato come optional, le dona un sound pazzesco, anche quando la si mette in moto. Su strada è perfetta, considerando la tipologia di auto, salvo quell’antipatica assenza del neutral automatico nel programma del cambio doppia frizione: in sostanza, quando sei fermo o selezioni P o N, l’auto continua a spostarsi in avanti anche al minimo. In pista, invece, il cambio manifesta sempre la solita avversione per le doppie scalate: un quinta-terza o un quarta-seconda in staccata è un’operazione non contemplata nella sua discutibile logica.
In compenso il sistema Haldex, che ora riesce a trasferire fino al 100% della trazione sulle ruote posteriori, è molto veloce ed efficace. Quando si esclude completamente il controllo ESC, gestire il sovrasterzo di potenza è divertentissimo e piuttosto facile. La vettura, nonostante un peso non contenutissimo, è molto pronta in inserimento, ha una trazione eccezionale ed è stabile sul veloce. Chi volesse utilizzare la RS3 in pista, però, non dimentichi di ottimizzare le geometrie delle ruote (leggi camber), abbassare un po’ la pressione degli ottimi Continental e di fare il pieno, visto che quando si va forte i consumi crescono in modo esponenziale. Sono di rigore i freni carboceramici, costoso ma irrinunciabile optional per i piedi pesanti.