Pneumatici auto, cosa controlla la Polizia Stradale
Pneumatici auto non a norma e sicurezza stradale. Nell'ambito del progetto Vacanze Sicure di Assogomma, la Polstrada ha controllato circa 10.000 auto tra maggio e giugno.
Attenzione allo stato dei pneumatici auto, in vista dell’esodo estivo perché a maggio sono ripresi i controlli della Polstrada focalizzati proprio sullo stato delle gomme. Si tratta delle verifiche di routine sui pneumatici che rientrano nella campagna “Vacanze Sicure 2024” promossa da Assogomma e Polizia Stradale. I controlli delle Forze dell’Ordine si sono svolti nel mese di maggio e giugno, sulle strade di Basilicata, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Lombardia, Umbria, Sardegna e Veneto.
Controlli Polizia Stradale sui pneumatici
La Polizia Stradale nel periodo tra maggio e giugno 2024 ha controllato circa 10.000 auto. Durante i controlli previsti nell’iniziativa “Vacanze Sicure”, la Polizia Stradale ha verificato soprattutto lo stato delle gomme delle automobili e le loro possibili avarie ed irregolarità ovverosia la corretta omologazione, la corrispondenza dei parametri dimensionali e prestazionali riportati nella carta di circolazione, l’eventuale presenza di tagli e/o danneggiamenti visibili ad occhio nudo, ecc.
I controlli della Polstrada si sono concentrati anche sulla profondità del battistrada che sulle automobili deve essere come minimo di 1,6 mm, nonché su eventuali danni apparenti oltre ad un controllo documentale per accertare che i pneumatici montati corrispondano a quelli indicati ed ammessi nella carta di circolazione.
Richiamo all’attenzione sullo stato del pneumatico
Lo scopo di questa campagna è stato quello di richiamare l’attenzione sui pneumatici auto, il più importante punto di contatto fra un veicolo e la strada. Il loro ruolo è fondamentale soprattutto per quanto riguarda la sicurezza stradale, perché un pneumatico in cattive condizioni o non adatto al veicolo che si guida può diventare pericoloso.
Spesso si tende a sottovalutare l’importanza delle gomme in relazione alla stagione in cui si utilizzano (gomme estive d‘inverno e invernali durante la bella stagione). O ancora peggio alcuni automobilisti guidano auto che hanno un equipaggiamento disomogeneo, cioè gomme diverse sugli assi: invernali davanti ed estive dietro o viceversa.
Quali sono i rischi a viaggiare con pneumatici lisci, vecchi e non omologati
In Italia, uno dei fattori di rischio per la guida è rappresentato da pneumatici lisci, vecchi e non omologati. La crisi economica aggrava la situazione, con molte auto datate sulle strade. Nel 2023, ci sono state circa 41 milioni di vetture immatricolate con un’età media di 12 anni e 8 mesi. Il 59% ha oltre 10 anni e quasi il 10% supera i 30 anni.
Le rilevazioni del 2024 hanno mostrato che i veicoli più vecchi sono spesso non conformi al Codice della Strada, con problemi visibili come pneumatici danneggiati o assenza di revisione. Circa il 21,81% delle vetture con meno di 10 anni ha problemi di pneumatici o revisione, mentre questa percentuale sale al 28,95% per i veicoli con oltre 10 anni.
Le non conformità includono pneumatici danneggiati visibilmente (5,42%), pneumatici non omologati (3,85%), pneumatici lisci (oltre 8%), e pneumatici non omogenei (oltre 5%). Circa la metà delle vetture usa pneumatici invernali anche in estate. Complessivamente, circa 27 vetture su 100 hanno pneumatici non conformi e mancano di revisione.
Vacanze Sicure 2024 Assogomma e Polstrada
I controlli della Polstrada all’interno della campagna Vacanze Sicure sono stati finalizzati proprio a sensibilizzare gli automobilisti ad un’attenzione maggiore sullo stato dei pneumatici delle loro auto. Nata 21 anni fa con 5.000 controlli sui pneumatici effettuati dalla Polizia Stradale della Lombardia, rivelò che il 10% dei pneumatici era liscio, evidenziando una scarsa sensibilità alla sicurezza stradale dell’epoca. Nel 2018, un’indagine di Assogomma mostrò un cambiamento significativo: gli automobilisti collocavano i pneumatici al secondo posto tra i dispositivi di sicurezza, dopo i freni e prima delle cinture di sicurezza.
Questo cambiamento è stato il risultato di numerose iniziative e progetti con la Polizia di Stato, e del legislatore che, con la legge 120 del 2010, introdusse sanzioni quintuplicate per la vendita e il montaggio di dispositivi di sicurezza non conformi e rese obbligatorie le gomme invernali o dispositivi di aderenza durante la stagione fredda.
Gli automobilisti hanno accolto favorevolmente queste prescrizioni, con il 30% che adottò il doppio treno di gomme, contribuendo a una significativa riduzione degli incidenti e dei morti su strada, oltre a benefici ambientali grazie all’ottimizzazione della durata dei pneumatici e alla riduzione del consumo di carburante.
Pericolo pneumatici lisci
Oltre vent’anni fa, i controlli della Polizia Stradale rivelarono che il 10% dei veicoli circolava con pneumatici lisci. Questa percentuale diminuì progressivamente fino a raggiungere il minimo storico del 2,7% nel 2013. Ma negli ultimi quattro anni, la percentuale è risalita al 9%, tornando ai livelli di vent’anni fa.
Questo aumento dei pneumatici lisci coincide con un trend stagnante o in aumento degli incidenti stradali e delle vittime. Le cause includono una diminuita attenzione alla sicurezza stradale e la mancanza di interventi legislativi per promuovere la manutenzione periodica dei veicoli, aggravate dalla perdita di potere d’acquisto dei consumatori.
Il 9% di pneumatici lisci è preoccupante perché aumenta il rischio di aquaplaning, una situazione pericolosa in cui il veicolo perde aderenza su strade bagnate, allungando lo spazio di frenata e alterando il controllo del veicolo, potenzialmente causando incidenti.
Pneumatici auto non a norma, cosa dice la legge?
Lo stato delle gomme è regolato dall’articolo 79 del Codice della Strada, che si riferisce all’efficienza dei veicoli a motore e loro rimorchi in circolazione. Le prescrizioni tecniche sono contenute nel regolamento (D.P.R. 495/92): la legge dice che il limite legale di profondità degli intagli principali del battistrada deve essere di almeno 1,60 mm per autoveicoli, di 1,00 mm per i motoveicoli e di 0,50 mm per i ciclomotori. Inoltre il battistrada con disegno a rilievo deve essere ben visibile su tutta la sua larghezza e su tutta la circonferenza della gomma.
Guidare con pneumatici non a norma, oltre ad essere pericoloso, comporta anche una sanzione amministrativa che va da 85 a 338 euro più la perdita di due punti della patente. In caso di controlli della Polstrada, anche in base alle condizioni atmosferiche o della strada, l’agente che rileva l’irregolarità può anche obbligare il conducente ad interrompere la marcia.
La legge dice anche che si devono montare solo pneumatici la cui misura sia indicata nella carta di circolazione. In questo caso i trasgressori rischiano una multa salata che va da 422 a 1.695 €, il ritiro della carta di circolazione e l’obbligo di revisione dell’auto.
Inoltre dal 16 maggio al 14 ottobre sulle nostre strade è vietata la circolazione con pneumatici invernali di tipo M+S, che hanno un codice di velocità più basso rispetto a quello riportato sulla carta di circolazione. Questo tipo di infrazione può essere sanzionata con una multa e con il fermo dell’auto.
Pneumatici auto, come comportarsi
- Acquistare pneumatici omologati, adatti al periodo stagionale e possibilmente di marche note. Evitare l’acquisto di gomme usate e soprattutto riscolpite (intagliate ulteriormente per aumentarne la durata), la cui vendita è vietata.
- Controllare sempre se i pneumatici corrispondono alla carta di circolazione, verificando che quelli montati abbiano le giuste dimensioni e prestazioni previste dal veicolo.
- Rivolgersi per la manutenzione a gommisti professionali specializzati che dispongano di insegne ben visibili, possibilmente verificando che siano iscritti alla Camera di Commercio nella specifica categoria che identifica la professione di gommista (ATECOFIN codice 45 20 40).
- Dopo l’acquisto è bene sempre verificare che sullo scontrino fiscale siano riportati separatamente l’importo riferito ai beni acquistati dalla prestazione di servizio (montaggio, equilibratura, ecc.). Verificare anche che sullo scontrino sia indicato, sempre separatamente, il contributo ambientale per ogni pneumatico da smaltire.
- Accertarsi, all’atto del ritiro della vettura che il sensore di pressione, se esistente, sia funzionante.
- Ricordarsi che il montaggio “fai da te” è vietato per legge.
- Il controllo sul gonfiaggio delle gomme andrebbe eseguito una volta al mese e a freddo. Per effettuare quest’operazione conviene rivolgersi sempre ad un gommista che dispone di manometri tarati.
- Disporre dello scontrino fiscale che certifica l’acquisto è importante per far valere la garanzia legale di 24 mesi dalla data di acquisto, che deve essere fatta valere nei confronti del venditore, cioè il gommista e non del produttore. Chi non dispone dello scontrino, non è in grado di dimostrare quando e da chi ha acquistato il bene e quindi non può vantare alcuna garanzia.
- Gli acquisti on line seguono la stessa regola.
- Prezzi bassi: per quanto riguarda il prodotto e il servizio, spesso nascondono gomme e prestazioni di scarsa qualità, in termini di durata e di sicurezza stradale.
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