DEFENDER 110, test, come va l’ibrida diesel 3.0 B-Turbo con 249 CV (D250 MHEV)
Primo contatto con la Land Rover Defender 110 3.0 MHEV. Tanta potenza per affrontare qualsiasi terreno, in un perfetto equilibrio tra prestazioni, tecnologia e comfort.
Affrontare un test della Land Rover Defender D250 significa spingersi oltre i confini dell’asfalto e mettere le ruote anche in off-road per esplorare le sua versatilità. Questo iconico fuoristrada, evoluzione moderna di un mito, vanta robustezza, tecnologia e prestazioni in un equilibrio perfetto tra tradizione e innovazione. Nel nostro test abbiamo messo alla prova la Defender 110 TDI 3.0 MHEV diesel in condizioni estreme, tra percorsi scivolosi con guadi e fango, senza ovviamente trascurare la guida su strada, per valutare comfort, efficienza e prestazioni del motore D250 Inginium. Il risultato? Scopriamo insieme come si comporta nella nostra prova completa!
Come va la Defender 110 con il motore 3.0 ibrido
→ impressioni di guida
La Defender in prova adotta la tecnologia Mild Hybrid Electric Vehicle (MHEV) a 48V, che ne migliora le prestazioni riducendo consumi ed emissioni. Il modello in prova è il D250. Non è un SUV, ma un 4×4 a tutti gli effetti essendo dotato anche di marce ridotte. Grazie al suo nuovo motore diesel Ingenium 3.0 B-Turbo da 249 CV (183 kW) e 570 Nm di coppia a 2.500 giri/min, questa new Defender ha tutta la potenza necessaria per affrontare qualsiasi terreno e non solo.
Aprendo la portiera, la prima cosa che colpisce è la classe e la cura per i dettagli. Il design della portiera è studiato per proteggere il brancardo, che resta sempre pulito, un dettaglio non da poco per chi utilizza la Defender anche in fuoristrada. Una volta seduti al posto di guida, si apprezza subito il comfort e la posizione alta della seduta, che offre un’eccellente visibilità anteriore, mentre quella posteriore è un po’ limitata dalla ruota di scorta, ma vengono in aiuto le telecamere a 360°.
Avviando il motore, il veicolo si alza automaticamente alla quota standard. Viaggiando si apprezza il grande lavoro delle sospensioni, che filtrano quasi completamente le asperità della strada, e grazie al sistema adattivo il rollio è veramente contenuto, considerando l’altezza e la massa della Defender. Lo sterzo, tarato correttamente per questo tipo di vettura, è preciso e leggero da azionare. L’adozione di sospensioni indipendenti, rispetto a quelle ad assale rigido, offre una guida più fluida, soprattutto su strada, con inserimenti in curva facili e precisi; vantaggio che si apprezza anche in fuoristrada, per via dell’assenza delle bocce dei differenziali.
Il 3 litri da 249 CV, abbinato al cambio automatico a 8 rapporti, garantisce prestazioni di buon livello, con un’erogazione puntuale e rigorosa e accelerazioni importanti, anche quando gli si chiede tutto.
Test Defender 110, come va in fuoristrada
Quando si passa alla guida in fuoristrada, il Terrain Response 2 permette di selezionare diverse tipologie di “fondo”, per impostare le centraline e agevolare i passaggi più ostici. Anche la gestione del blocco del “differenziale” centrale è affidata ad una centralina. Per i passaggi più impegnativi abbiamo disattivato il DSC, per rendere meno “filtrate” le manovre e “sentire” maggiormente il comportamento delle ruote.
Durante la prova si è rivelata utile la possibilità di aumentare l’altezza da terra (+7 cm), impostando le sospensioni in modalità fuoristrada anche senza la necessità di inserire le marce ridotte. In questa configurazione l’altezza minima da terra raggiunge i 29 cm, con una capacità di guado di 90 cm.
Inoltre la tecnologia delle sospensioni prevede un piccolo aiuto (momentaneo) con un ulteriore rialzo di 3 cm nel momento in cui “spancia”, ovvero quando la parte inferiore del veicolo interferisce con il terreno. Nella modalità off road gli angoli caratteristici (attacco, dosso ed uscita) migliorano sensibilmente, agevolando i passaggi con il minor rischio di toccare gli ostacoli con i paraurti.
Defender 110, dimensioni, com’è fuori
La new Defender mantiene il design iconico della gamma, con linee squadrate e muscolose che trasmettono un senso di potenza e solidità, enfatizzato dalle dimensioni imponenti, con oltre 5 metri di lunghezza per 2 di larghezza e oltre 1 metro e 90 di altezza. Sul cofano troneggia la scritta Defender e due inserti in mandorlato in materiale plastico di colore nero sono inseriti sui parafanghi.
Ma i veri protagonisti sono i gruppi ottici a LED dal design veramente accattivante, che offrono un’illuminazione ottimale. Tra di loro si trova una presa d’aria frontale perfettamente integrata nell’armonia della carrozzeria. Nella sezione inferiore del muso della Defender è inserita un’altra presa d’aria per il raffreddamento del motore, al centro della quale, nella parte superiore, è “mimetizzato” il piccolissimo obbiettivo della telecamera anteriore, mentre le sue estremità degradano dolcemente verso due feritoie per scaricare i flussi e migliorare l’aerodinamica.
In basso, nascosto dal fascione centrale e facilmente amovibile, è presente il gancio di traino anteriore. La linea delle fiancate è pulita ed essenziale e le differenze cromatiche la rendono snella e filante.
Lateralmente, davanti ai cardini delle portiere è presente una griglia nera, dov’è possibile installare lo snorkel, mentre subito dietro i finestrini posteriori è presente un inserto in tinta con la carrozzeria dov’è possibile applicare vari accessori Land Rover (scaletta portapacchi, cassetta pronto soccorso in tinta, ecc) pensati per adattare la Defender alle proprie esigenze, dall’offroad più estremo all’utilizzo quotidiano. L’allestimento del mezzo in prova ha i vetri posteriori oscurati ed il tetto panoramico apribile. La parte superiore della carrozzeria è di colore nero, come i passaruota pronunciati che enfatizzano il look aggressivo del veicolo. Sull’ampio portellone del bagagliaio, con la classica apertura laterale, è collocata la ruota di scorta.
Gli accattivanti gruppi ottici posteriori con effetto 3D sono posizionati in verticale ai lati del portellone e costituiscono un richiamo al passato. I cerchi sono in lega da 20 pollici, con pneumatici Pirelli Scorpion Zero All Seson da 255/60. I freni sono tutti a disco ventilato, da 349 mm davanti e da 325 mm dietro.
Caratteristiche telaio e sospensioni
La piattaforma su cui è assemblata questa nuova Land Rover è la D7x, un telaio monoscocca in alluminio che fornisce una rigidità torsionale tre volte superiore rispetto ai tradizionali telai a longheroni, rendendo il new Defender uno dei fuoristrada più robusti e resistenti.
La ciclistica è altamente sofisticata: all’anteriore troviamo una sospensione a quadrilatero articolato che consente il recupero del camber in curva, garantendo così una tenuta praticamente perfetta, mentre al posteriore c’è un multilink a 4 punti. Le sospensioni sono pneumatiche a gestione elettronica e permettono di livellare l’assetto, mentre l’altezza da terra può essere variata fino a 7 cm dalla configurazione standard agendo sul pulsante presente nella consolle centrale, passando da 22 a 29 cm nella modalità offroad. Ma in caso di necessità, ovvero quando il fondo del veicolo tocca il terreno, il sistema attraverso dei sensori si accorge dell’interferenza e temporaneamente alza la Defender di altri 3 cm, arrivando a +10 cm.
Inoltre per facilitare l’uscita e l’accesso all’abitacolo è possibile abbassare il 4×4 di 7 cm. La capacità di guado è di 90 cm, con sensori collocati sotto i retrovisori esterni che avvisano in prossimità di tale limite. Nella configurazione standard gli angoli caratteristici sono: 30,1° quello di attacco, 22° quello di dosso e 37,7° quello di uscita. Mentre nella configurazione offroad salgono rispettivamente a 37,5°, 27,8° e 40°.
Caratteristiche motore Land Rover 3.0 ibrido diesel
L’Ingenium da 3 litri è un 6 cilindri in linea diesel con 24 valvole ed è dotato di un B-Turbo con intercooler aria/acqua che garantisce la migliore efficienza di raffreddamento anche a basse velocità: è sovralimentato con due turbine, con la prima che garantisce un’erogazione sempre pronta ai bassi regimi, mentre la seconda tutta la potenza agli alti. Il cuore della tecnologia Mild Hybrid è un Belt-Integrated Starter Generator (BISG), un dispositivo che sostituisce l’alternatore tradizionale e consente di recuperare energia durante la decelerazione e la frenata.
Questa energia viene immagazzinata in una batteria, da 0,23 kWh, agli ioni di litio a 48V, pronta per essere riutilizzata in fase di accelerazione o nelle ripartenze da fermo, migliorando così l’efficienza nei consumi e riducendo altresì le emissioni.
Inoltre il sistema Start & Stop spegne il motore quando il veicolo è fermo per uno stop momentaneo, per poi riavviarlo istantaneamente quando si alza il piede dal freno, contribuendo ad una riduzione dei consumi e delle emissioni di CO₂. Il cambio è un automatico ZF a 8 rapporti. La trazione è integrale AWD, che possiamo definire, impropriamente, “on demand” con una gestione elettronica del differenziale centrale, che permette di modulare o bloccare (da 0 a 100%) la differente velocità di rotazione tra gli assi anteriore e posteriore, fino a renderli solidali.
La centralina gestisce la trazione in base allo stile di guida, alle pendenze e soprattutto allo slittamento delle ruote: normalmente il differenziale centrale trasmette il 100% della coppia all’assale posteriore, fino a scollegare fisicamente quello anteriore, ma nel caso di una guida sportiva o con poco grip e conseguenti differenze elevate di velocità tra assali anteriore e posteriore andrà a bloccare gradualmente il centrale fino al 100%, rendendo solidali gli assi. Ovviamente la coppia motrice si sposterà tra l’anteriore ed il posteriore, preferendo l’assale con più grip.
Tutto questo è automatico e non richiede alcun intervento del conducente. Nel gruppo del differenziale centrale è collocato il riduttore epicicloidale con rapporto di 2,93:1 delle marce ridotte. Il differenziale posteriore è dotato di un blocco a frizioni gestite elettronicamente, mentre all’anteriore non è presente un blocco ma l’elettronica attiva una simulazione di bloccaggio frenando la ruota che slitta.
Come si sta a bordo, l’abitacolo
L’abitacolo è stato progettato per combinare robustezza e lusso, con materiali resistenti e finiture di alta qualità. I rivestimenti sono in tessuto tecnico e con dettagli in metallo spazzolato che garantiscono un look decisamente elegante e funzionale. I tappetini in gomma sono facilmente lavabili con un getto d’acqua. La plancia è dominata dallo schermo touch da 11,4 pollici del sistema di infotainment Pivi Pro, compatibile con Apple Car Play e Android Auto con connessione wireless.
Qui è possibile gestire tutte le impostazioni per la navigazione, i vari settaggi del veicolo, dell’impianto audio Meridian, utilizzare il telefono, ecc. Di grande aiuto sono le telecamere a 360° ad altissima risoluzione. Sotto il touchscreen troviamo i comandi manuali per la climatizzazione bizona, la gestione del Terrain Response 2 (il sistema di assistenza alla guida sviluppato da Land Rover), il tasto per inserire le marce ridotte e quello per disattivare, o per meglio ritardare l’intervento del DSC. Il quadro strumenti digitale da 12,3 pollici offre una visualizzazione chiara e personalizzabile delle informazioni di guida, gestito tramite i comandi posizionati sulla razza destra del volante.
La corona di quest’ultimo è rivestita in pelle nera, mentre le razze sono di colore chiaro. L’ergonomia degli interni è studiata per offrire il massimo comfort anche nei lunghi viaggi e nelle situazioni offroad più impegnative, con numerosi vani portaoggetti e dettagli pratici, come la console centrale modulabile. I sedili anteriori, regolabili elettricamente, offrono il supporto lombare, garantendo una posizione del corpo sempre ottimale. Anche i passeggeri che si accomodano dietro godono di sedute confortevoli e di un’ottima abitabilità, grazie anche all’altezza dell’abitacolo.
Il bagagliaio ha una capacità di carico di 786 litri, che con i sedili posteriori abbattuti supera i 2.300, garantendo ampio spazio per ogni esigenza; inoltre il fondo rivestito in gomma, quindi facilmente lavabile, consente il trasporto di qualsiasi tipo di materiale. Infine l’altezza del piano di carico può essere abbassata attraverso un interruttore posto sul lato destro del vano bagagli, agevolando così l’inserimento degli oggetti più pesanti.
Conclusioni, come va la Defender 110 MHEV
La Land Rover Defender MHEV è un veicolo che mantiene la leggendaria capacità offroad del marchio, ma introduce soluzioni tecnologiche all’avanguardia per migliorare efficienza, comfort e sicurezza. È facile da guidare in ogni situazione e permette anche ai neofiti di cavarsela bene in condizioni impegnative.
Con il suo design iconico, gli interni raffinati e un sistema propulsivo innovativo, rappresenta la scelta ideale per chi cerca un fuoristrada inarrestabile su qualsiasi terreno, senza rinunciare a lusso e modernità.
Prezzo, quanto costa la Defender 110
Il prezzo della Land Rover Defender 110 con motore motore diesel Ingenium 3.0 B-Turbo da 249 CV è di 76.700 euro. E’ un ottimo investimento. La riprova è data anche dalla sua elevata quotazione nel mercato dell’usato, dove è difficile trovare un 3.000 sotto i 50.000 euro.
→ Listino prezzi DEFENDER
Fotografia di Igor Gentili copyright NEWSAUTO
Caratteristiche tecniche Defender 110 in prova
| Caratteristiche | Valori |
|---|---|
| Motore | Turbodiesel a 6 cilindri in linea |
| Potenza Max | 249 CV (183 kW) a 4.000 giri/min |
| Coppia Max | 570 Nm a 1.250-2.500 giri/min |
| Cilindrata | 2.997 cc |
| Alesaggio x Corsa | 83 x 92,31 mm |
| Rapporto di Compressione | 15,5:1 |
| Alimentazione | Mild hybrid |
| Distribuzione | DOHC 24 valvole |
| Trasmissione | Trazione: All Wheel Drive; Cambio: automatico a 8 marce |
| Freni | Ant.: dischi ventilati 349×34 mm, pinza a doppio pistoncino; Post.: dischi ventilati 325×25 mm, pinza a singolo pistoncino |
| Sospensioni | Ant.: doppio braccio oscillante; Post.: multi-link indipendenti |
| Lunghezza | 4.758 mm (senza ruota di scorta) |
| Larghezza | 2.105 mm |
| Altezza | 1.967 mm |
| Altezza da terra | 220/290 mm |
| Carreggiata ant./post. | 1.706 / 1.702 mm |
| Diametro di sterzata | 13,1 m |
| Peso a vuoto | 2.436 kg |
| Peso a pieno carico | 3.200 kg |
| Capacità di traino | 3.500 kg |
| Capacità di guado | 850/900 mm |
| Capacità serbatoio | 89 l |
| Consumi | Combinato: 8,4-9,1 l/100 km |
| Prestazioni | Velocità max: 188 km/h; Accelerazione 0-100 km/h: 8,3 sec |
Foto test Land Rover Defender 110 3.0 MHEV
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