Fusione Honda-Nissan: Tesla potrebbe entrare in gioco
I negoziati tra le due case giapponesi potrebbero riprendere, ma solo a condizione dell'uscita di Uchida (CEO di Nissan), richiesta dall’amministratore delegato di Honda.
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Ennesima puntata della telenovela Honda-Nissan: la partita della fusione resta aperta. Secondo le indiscrezioni del Financial Times, la Casa di Tokyo potrebbe riprendere le trattative se Makoto Uchida si dimettesse dal ruolo di amministratore delegato della società di Yokohama. Questo sarebbe il desiderio dell’omologo Honda, Toshihiro Mibe, irritatosi per due ragioni: la lentezza della ristrutturazione di Nissan, e il fatto che questa non accetti il ruolo subalterno nell’alleanza. In parallelo, Honda avrebbe avviato con Tesla: un team che include l’ex premier Yoshihide Suga e l’ex membro del CDA Tesla Hiro Mizuno mirerebbe a un investimento della Casa di Musk per rilanciare Nissan. Tesla acquisirebbe gli stabilimenti di Yokohama negli Stati Uniti, per incrementare la produzione nazionale, in linea con le politiche di Trump.
No di Musk
Musk replica su X: nessuna aspirazione verso gli impianti Nissan negli USA. Ma la Casa nipponica il 21 febbraio in Borsa a Tokyo è volata a +9,47% alla fine delle contrattazioni sui massimi da inizio anno: 458,8 yen. Secondo il Financial Times, alcuni membri del consiglio d’amministrazione Nissan avrebbero anche fatto il nome di Apple tra gli investitori: da Cupertino nessun commento.
Interesse per Nissan
Intanto Foxconn, il gigante taiwanese della tecnologia, ha ribadito il proprio interesse a una collaborazione con Yokohama, una cooperazione fra due entità distinte e separate. Ma le istituzioni giapponesi non gradiscono i legami con la Cina.
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Attratto da Nissan anche il fondo di private equity KKR, da cui ha già rilevato il controllo della Calsonic Kansei per fonderla con la Magneti Marelli. Sembra che pure alcune Case statunitensi stiano valutando l’affare.
Soldi freschi cercasi
Resta il problema finanziario di Nissan, ragion per cui Honda insisteva per la leadership nella fusione: Yokohama cerca un partner con risorse economiche importanti. Mizuho Financial Group, la banca principale della Casa e suo creditore, spinge affinché Yokohama trovi un alleato e sia in grado di onorare i debiti negli anni a venire. Che si annunciano durissimi per l’avanzata del Dragone. In alternativa, si valutano finanziamenti che coinvolgano private equity. Infine, Renault ha confermato il proprio impegno nei confronti dell’alleato Nissan, ma vuole ridurre i suoi legami azionari.
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