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Guerra fredda delle batterie: CATL nel mirino del Pentagono

L'automotive è il nuovo fronte della guerra commerciale, una vera battaglia politico-economica fra Washington e Pechino.

Asperrimo conflitto automotive fra Stati Uniti e Cina: il Pentagono ha messo nella black list CATL, il gigante orientale delle batterie per auto elettriche. Il motivo? Sarebbe un pericolo per la sicurezza militare. Nella lista nera, con Contemporary Amperex Technology Co. Limited, altre cosiddette “aziende militari cinesi”, che collaborerebbero con l’esercito del Celeste Impero. Il condizionale è d’obbligo, in quanto abbiamo Washington che accusa e Pechino che smentisce. All’interno dell’elenco, ben 134 società del Paese della Grande Muraglia, fra cui colossi come Tencent Holdings, China Commercial Aircraft Corporation, China COSCO Shipping Corporation, CXMT. Le conseguenze: il Congresso USA ha approvato misure che potrebbero impedire contratti federali con aziende designate; in più, esiste un danno d’immagine a livello internazionale.

Strapotere CATL

Di certo, il peso dell’azienda cinese negli USA è gigantesco: per CATL, nel 2023 (dati più recenti), il mercato statunitense ha rappresentato il 4% delle batterie per auto elettriche e il 35% dei sistemi di accumulo elettrico.

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La Cina non ci sta

Stando al Regno di Mezzo, il fatto che il Pentagono abbia messo CATL e altre aziende nella lista nera è solo un tentativo degli Stati Uniti di sopprimere la tecnologia cinese. La sicurezza nazionale sarebbe una giustificazione del tutto campata in aria. Ironizzando non poco, Pechino precisa che pure AMEC era stata inserita nella black list dopo aver ricevuto un premio di produzione dal Ministero dell’Industria cinese.
A dire del Dragone, il report USA per dimostrare la pericolosità dell’azienda era infarcito di strafalcioni: c’era perfino confusione fra droni consumer alimentati a batterie e droni militari a benzina o a gasolio.

Conseguenze per gli States

Comunque sia, ormai nell’ecosistema automotive le connessioni sono così frequenti e complicate che colpire un’azienda cinese può significare danneggiare anche una società USA. Nel caso specifico, se il Pentagono mette nella black list CATL, va ricordato che il primo produttore al mondo di batterie per auto elettriche fornisce accumulatori anche a Tesla. Di Elon Musk, nello staff del presidente eletto Donald Trump.

La stessa società fornirà celle e pacchi batteria allo stabilimento Tesla di Shanghai per Megapack. Un groviglio di interessi economici nel settore hi-tech auto che coinvolge anche Ford: la Casa yankee intende collaborare con CATL per stabilire un impianto di batterie al litio ferro fosfato nel Michigan. Come sempre, alla fine, Pechino auspica una sana cooperazione per il bene di tutti sia fra Dragone e States sia fra Celeste Impero e Unione Europea, senza dazi né barriere di altro genere, in un clima di sana e leale concorrenza.

Considerazioni finali

La decisione del Pentagono di inserire CATL, colosso cinese delle batterie per auto elettriche, nella sua black list rappresenta un ulteriore capitolo nella crescente tensione tecnologica e commerciale tra Stati Uniti e Cina. Questa mossa, motivata da presunti legami con l’esercito cinese, ha profonde implicazioni per diversi settori: mobilità elettrica, geopolitica, economia globale, sicurezza nazionale.






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