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Esplosione pneumatici degli aerei in fase di atterraggio, cause, perché può succedere

Al velivolo Ryanair in arrivo sull'aeroporto di Oro al Serio a Bergamo sono esplosi i pneumatici al momento del touchdown con grossi danni provocati all'asfalto della pista. Le cause che possono portare all'esplosione di un pneumatico.

Martedì 1° ottobre 2024 alle 7:55 ora locale a Bergamo, un Boeing 737 MAX 8-200 di Ryanair ha avuto un problema durante l’atterraggio nell’aeroporto di Orio al Serio a causa dell’esplosione di un pneumatico, per fortuna senza conseguenze per i 161 passeggeri e l’equipaggio. È stata avviata un’indagine, con il sequestro delle scatole nere per analizzare i dati di volo e le comunicazioni tra i piloti. L’incidente ha causato danni a 450 metri di asfalto della pista, che è stata chiusa fino alle 19:30.

L’esplosione di un pneumatico di un aereo, specialmente ad alta velocità, può comportare gravi rischi per il controllo del velivolo, mettendo in pericolo sia i piloti sia i passeggeri.

Esplosione pneumatici dell’aereo Ryanair, dinamica

L’esplosione del pneumatico ha interessato l’aereo del volo Ryanair FR846, in arrivo da Barcellona. L’incidente, avvenuto intorno alle 8 mentre l’aereo era nella fase di atterraggio, non ha causato danni significativi al velivolo.

Esplosione pneumatici aereo Ryanair aeroporto di Bergamo
I quattro pneumatici esplosi mentre l’aereo stava atterrando sulla pista nel momento del touchdown.

L’esplosione ha costretto a chiudere temporaneamente l’aeroporto con la sospensione di tutte le operazioni di atterraggio e partenza, causando ritardi e cancellazioni. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco con diversi mezzi per gestire la situazione.

Cronaca dell’esplosione dei pneumatici dell’aereo Ryanair nell’aeroporto di Bergamo

La pista ha subito danni superficiali su 450 metri, con una scalfittura profonda di qualche centimetro. Sacbo, la società di gestione dello scalo, ha annunciato la necessità di un intervento urgente per il ripristino della pavimentazione che è stato affidato ad una ditta specializzata.

Perché esplode un pneumatico di un aereo e quando

Le cause principali dell’esplosione di un pneumatico possono essere: usura, eccessiva pressione, sovraccarico del mezzo o difetti di fabbrica. Nel caso di un aereo la massima sollecitazione dei pneumatici avviene nella fase di atterraggio quando l’aereo tocca sulla pista.

Quando esplode un pneumatico
Il pneumatico del volo Ryanair dopo l’esplosione

La fase di atterraggio ed il lavoro a cui sono chiamati i pneumatici

La fase di atterraggio di un aereo, in particolare il momento in cui tocca la pista (conosciuto come touchdown), è una tra le più critiche del volo e soprattutto per i pneumatici. L’aereo si avvicina alla pista con il carrello di atterraggio esteso e il pilota allinea l’aereo con la pista.

La fase critica per i pneumatici, il touchdown e l’impatto con il terreno

Quando arriva il momento del touchdown le ruote del carrello di atterraggio principale (di solito le ruote posteriori) toccano per prime la pista. A questo punto, le ruote sono ancora ferme, mentre l’aereo sta viaggiando ad alta velocità (circa 240-280 km/h o più, a seconda dell’aereo). Ciò causa un rapido aumento della velocità di rotazione dei pneumatici, che passano da 0 alla velocità di avanzamento dell’aereo quasi istantaneamente. L’aereo, che fino a quel momento era sostenuto dall’aria, subisce un brusco trasferimento di peso sulle ruote.

Quando le ruote toccano la pista, l’attrito tra il pneumatico e la superficie stradale fa sì che inizino a girare rapidamente. Questo improvviso attrito genera un’enorme quantità di calore ed abrasione del battistrada. Al primo contatto, la parte esterna del pneumatico può scivolare leggermente prima di ottenere una presa completa, causando un’usura minima e talvolta lasciando brevi segni di gomma sulla pista.

Questo attrito genera talvolta fumo visibile, soprattutto se l’umidità o altre condizioni favoriscono la sua formazione. Dopo il touchdown, gli spoiler (alette sull’ala) si sollevano per ridurre la portanza, migliorare l’aderenza delle ruote alla pista e consentire una frenata più efficace. Dopo che il carrello principale ha toccato terra, il carrello anteriore si abbassa gradualmente sulla pista.

Poi ci sono diverse scuole sulla tipologia di atterraggio più o meno violento sulla pista. Un atterraggio “morbido” è quello in cui i passeggeri neanche percepiscono il momento del contatto del suolo. Ma con questa modalità i pneumatici vengono maggiormente usurati in quanto fanno fatica ad accelerarsi e strisciano sull’asfalto per diversi metri, abrasivandosi. Per assurdo con un atterraggio più violento (spesso come quello che praticano proprio i piloti Ryanair), quando i passeggeri accusano maggiormente la “botta”, i pneumatici si accelerano più rapidamente e, strisciando meno sull’asfalto, si usurano di meno.

La fase di frenata, altra sollecitazione dei pneumatici

Successivamente vengono attivati i freni meccanici delle ruote azionati idraulicamente ed il reverse thrust sui motori che invertono il flusso dell’aria per generare resistenza e rallentare ulteriormente l’aereo.
Tutto questo avviene in pochi secondi e richiede un controllo accurato del pilota, assistito dai sistemi automatici dell’aereo per garantire un atterraggio sicuro e controllato.

La causa dell’esplosione dei pneumatici

Le cause dello scoppio dei pneumatici del volo Ryanair sono riconducibili ad una combinazione di fattori. Tra questi, si ipotizza una possibile usura dei pneumatici, con potenziali compromissioni alla struttura interna. A ciò si potrebbe aggiungere una fase di atterraggio più brusca del normale, che avrebbe sottoposto i pneumatici a sollecitazioni eccessive. L’impatto più violento avrebbe determinato un carico e una deformazione maggiori, costringendo i pneumatici ad assorbire un’energia cinetica superiore rispetto al solito.

Pneumatico di aereo, caratteristiche

I pneumatici moderni per aeromobili sono strutture tecnologicamente avanzate, progettate per operare ad alte velocità e per supportare carichi massimi. Questi pneumatici sono composti principalmente da tre materiali: gomma (50%), corda (45%) e metallo (5%). La gomma e la corda sono formulate in vari mix per ottimizzare le prestazioni.

I pneumatici per aerei si dividono in due categorie: basso tasso, per velocità fino a 192 km/h e alta velocità, per velocità superiori a 192 km/h. In termini di dimensioni hanno una larghezza di 0,5 m e un diametro di 1,5 m e devono sopportare carichi enormi. Durante l’atterraggio, l’aereo può raggiungere una velocità di 300 km/h, mentre la temperatura dei pneumatici sul battistrada arriva a 260 °C. Nonostante queste condizioni estreme, i pneumatici non esplodono grazie al fatto che sono riempiti con azoto anziché con aria compressa. Questo evita l’umidità all’interno, riducendo il rischio di congelamento e infiammabilità.

Pneumatico di aereo, caratteristiche
I pneumatici di un aereo hanno una larghezza di 0,5 m e un diametro di 1,5 m

Prima dell’installazione, i pneumatici degli aerei subiscono test statici e dinamici per garantire la sicurezza, che simulano condizioni operative reali come velocità e carico. I test statici includono:

  1. Verifica della resistenza alla pressione idraulica.
  2. Misurazione della pressione di montaggio del pneumatico.
  3. Controllo della tenuta dei pneumatici tubeless.
  4. Determinazione delle dimensioni del pneumatico.

Sostituzione pneumatici di aereo

La sostituzione dei pneumatici di un aereo è un processo cruciale per la sicurezza degli aeromobili, considerando che possono percorrere circa 8.000 chilometri all’anno. Il processo di cambio pneumatici richiede un team di specialisti e può durare circa 30 minuti. Durante la sostituzione vengono utilizzati carrelli e jack per sollevare l’aereo, e i pneumatici sono riempiti di azoto per evitare congelamenti e incendi.

La sostituzione dei pneumatici su un aereo VIDEO

I meccanici devono controllare attentamente i pneumatici per verificarne l’usura, osservando indicatori di diagnostica nel battistrada. La gestione dei pneumatici è essenziale per garantire la sicurezza aerea e richiede competenze specifiche per evitare incidenti.

In conclusione, una settimana nera per Ryanair perché a Brindisi, giovedì 3 ottobre, il volo FR8826 da Brindisi a Torino è stato evacuato in pista a causa di un incendio ad uno dei motori durante il decollo. Il Boeing 737, mentre rullava, ha subito un’esplosione del motore che ha generato una fiammata, facendo sbandare l’aereo. Il pilota ha prontamente attivato i freni e allertato la torre di controllo. Le fiamme, visibili dai passeggeri attraverso i finestrini, hanno suscitato il panico a bordo.

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