Mazda CX-80 come va la 7 posti diesel con il 6 cilindri in linea
Prova su strada della nuova Mazda CX-80 con motore diesel da 3.3 litri e 249 CV, abbinato alla trazione AWD e supportato dalla tecnologia mild-hybrid e-Skyactiv D. Ci mettiamo al volante per testarla, e vi dirò cosa mi piace e cosa no.
Da quando Mazda ha tirato fuori la CX-60 ha dato effettivamente il via ad una elaborazione di segmento estremamente interessante. Studiare un pianale da zero, basato sulla trazione posteriore, e addirittura con motori studiati ad hoc sembra oggigiorno in completa controtendenza. Ma in Mazda non hanno mai amato omologarsi con tutti, preferendo piuttosto puntare ad essere fuori dal coro. In questo contesto arriva dunque la nuova Mazda CX-80 2024, che prende prepotentemente il titolo di ammiraglia ed è di fatto diventata la più grande Mazda in commercio. Non potevamo assolutamente lasciarci scappare l’occasione di prendere le misure nel corso di una prova in anteprima.
Come va la CX-80 impressioni di guida
La versione che stiamo provando della Mazda CX-80 è quella con motore 3.3 diesel di recente progettazione di Mazda, un 6 cilindri in linea capace di toccare una potenza di 249 CV e 550 Nm di coppia massima.
Dei valori che permettono alla CX-80 di muoversi con una piacevole ripresa, merito anche della natura stessa del motore diesel, che anche a 1.200 giri si fa apprezzare. Che sia un mangiachilometri lo si avverte fin da subito, non tanto per il bel sound che tira fuori quando si schiaccia sul gas, quanto per la capacità di reazione agli stimoli.
A supporto di questo e-Skyactiv D c’è una parte elettrica che lo rende ibrido a tutti gli effetti, mentre la trasmissione automatica conta 8 marce. Il cambio tende a tiracchiare un po’ le prime marce a dirla tutta, nonostante con il motore diesel non ci sia bisogno di arrivare per forza ad alti regimi.
Test Mazda CX-80, come va su strada
La Mazda CX-80 su strada colpisce subito per la stabilità ma soprattutto per il raggio di sterzata, che in alcuni casi può diventare fondamentale su auto di questo segmento. Gira tanto, in relazione alle dimensioni, e con un carico volante giusto anche nella guida. Non è infatti troppo rigido da creare una scomodità, ma nemmeno troppo morbido da essere insensibile. Riesce invece a filtrare le vibrazioni non necessarie e far percepire lo stesso bene dove stanno puntando le ruote anteriori.
La domanda topica su un’auto del genere è però riguardante il peso, poiché c’è il concreto rischio che questo possa essere elevato e mal distribuito. Non è il caso della CX-80, che ha sì un peso non propriamente piuma, ma al contempo è ben distribuito e – seppur si senta durante la guida – non mette in crisi né tantomeno destabilizza l’auto in curva. Le sospensioni infatti reggono bene i movimenti di rollio e beccheggio, concedendo qualcosa in più sul rollio nei cambi di direzione veloci ma guadagnando sull’assorbimento delle asperità.
In ogni caso il piacere di guida tipico di Mazda è comunque assicurato anche su un’auto di questo genere e di questa mole, tanto che al volante ci si riesce a rilassare senza troppi problemi e godersi il viaggio. D’altronde è l’auto giusta per chi vuole viaggiare per ore ed ore ed arrivare a destinazione fresco come una rosa.
Come si sta a bordo, l’abitacolo
Concettualmente è quasi impossibile non avere spazio a sufficienza su un’auto del genere, ed infatti la mancanza di spazio è esattamente l’ultima cosa che potremmo dire in merito. A bordo trova spazio chiunque, merito di un buon volume e sedili larghi. Largo d’altronde è anche il tunnel, che diventa poi un tratto caratteristico.
Poiché il motore anteriore deve poi portare la trasmissione sull’asse posteriore, il tunnel centrale è stato pensato largo ed alto, che da un lato fa piacere per permettere un buon appoggio del braccio ma dall’altro occupa parecchio spazio e non ha dei vani portaoggetti molto profondi. In più lo si avverte anche dietro, dato che il posto centrale ha il classico scalino in mezzo che costringe un passeggero a mantenere le gambe sui due lati.
Mazda ha da tempo votato parte della propria progettazione poi alla qualità degli interni, che hanno raggiunto livelli percettivi davvero notevoli. Inserti belli da vedere e pellami morbidi permeano tutto l’abitacolo, anche in zone normalmente bistrattate come l’interno degli sportelli. Un piacere poter poggiare il braccio sinistro direttamente su uno strato morbido.
La stessa attenzione è poi stata mantenuta verso i comandi del climatizzatore, che ad oggi mi sembra sia una delle console con più tasti in circolazione. Tutto ha un pulsante, niente passa dall’infotainment: riscaldamento volante, riscaldamento sedili, refrigerazione sedili, attivazione della climatizzazione per i sedili posteriori (che per giunta hanno riscaldamento sedili autonomo ed una console di tasti dedicata). Insomma, tutto è molto chiaro e raggiungibile senza problemi con le dita, senza dover scavare nei menù del software di bordo.
Che dire poi della terza fila? L’accesso è chiaramente dal passaruota posteriore, a meno di scegliere l’opzione a sei posti piuttosto che sette, che quindi apre un varco per un accesso più agevole. Buono lo spazio e si percepisce che anche i passeggeri più arretrati non sono considerati di serie B, anzi gli vengono offerti comfort come le prese di ricarica. Poi il divanetto posteriore ha una slitta che permette di avanzare ed arretrare, quindi si può personalizzare lo spazio offerto.
Ovviamente avere l’auto piena comporta un compromesso sul bagagliaio, che offre 258 litri quando tutti i posti sono attivi. 687 i litri con la configurazione a 5 posti, per poi schizzare quasi a 2.000 litri anche con la seconda fila abbattuta.
Prova infotainment, strumentazione di bordo
L’elettronica di bordo della nuova Mazda CX-80 2024 è al passo con l’ultima produzione, per ovvi motivi. Trova infatti spazio dietro al (sottile) volante un display da 12.3 pollici per la strumentazione, che nonostante il pannello possa garantire interessanti variazioni, non ha un tema vero e proprio da selezionare. Cambia colore in base alla modalità di guida selezionata, ma la personalizzazione non è sicuramente una delle sue caratteristiche.
Stessa diagonale da 12.3 pollici ma formato differente per il display infotainment. Si trova al centro della plancia ed è molto largo e basso, così da avere una visione panoramica spinta ed allo stesso tempo non occupare parte della visuale mentre si guida. Ad oggi noi siamo abituati a dei pannelli che si comandano con il tocco e questo crea un dualismo piuttosto curioso. Il display in sé ha la capacità di essere comandato con le dita, ma il software nativo di Mazda non lo permette e chiede i comandi solo con l’utilizzo del rotellone al centro del tunnel.
Avendo però la possibilità di collegare lo smartphone con i protocolli Android Auto e Apple CarPlay il discorso cambia, poiché sarebbe complicato gestirli con un comando del genere. Così il display inizia ad accettare il tocco delle dita e quindi diventa un touchscreen a tutti gli effetti.
La connessione con il telefono non è però l’unica possibilità di sfruttare il sistema della nuova CX-80, perché integrato nel sistema c’è anche l’assistenza Amazon Alexa. Una volta effettuati accesso e registrazioni di rito, Alexa permette di gestire praticamente tutto dell’auto, non solo delle funzioni “superficiali”. Il grande vantaggio di questa integrazione è che l’hanno progettata per arrivare in profondità nei sistemi stessi dell’auto, così da poter comandare qualsiasi cosa con la voce e dei comandi naturali.
Si può regolare il riscaldamento dei sedili, lo sbrinamento dei vetri, il flusso d’aria del climatizzatore, la temperatura e chi più ne ha più ne metta. Questa integrazione con i sistemi dell’auto è la vera e propria rivoluzione che dovrebbe figurare su un’auto con un assistente vocale, così da permettere davvero di non staccare in modo assoluto le mani dal volante.
Prezzo, quanto costa la nuova CX-80
L’allestimento di ingresso in gamma della Mazda CX-80 è Exclusive Line, che parte da un prezzo di 62.870 euro con la motorizzazione diesel così come l’abbiamo provata.
La top di gamma invece è la Takumi Plus che segna a listino 73.870 euro. Nel mezzo altri tre allestimenti che prendono il nome di Homura (69.070 euro), Homura Plus (72.820 euro) e Takumi (70.120 euro).
Mazda CX-80, dimensioni, com’è
Com’è giusto che sia, le dimensioni tra Mazda CX-60 e nuova Mazda CX-80 differiscono tra loro. Basti pensare che la prima è lunga 4.74 metri, mentre la nuova “ottanta” si spinge fino a 4.995 metri.
Per cinque millimetri non tocca la soglia psicologica dei cinque metri, ma in ogni caso le dimensioni sono importanti ed a tratti impegnative, giuste per una tipologia di cliente che ha bisogno di spazio ed ha abitudini di guida proiettate su viaggi e strade a scorrimento veloce.
Nonostante le dimensioni, comunque, il tipico stile di Mazda e le proporzioni sono rispettate in toto. Con Mazda siamo abituati ai cofani lunghi, a prescindere dal fatto che qui ci possa essere finanche un 6 cilindri in linea. Sono una parte importante delle proporzioni di queste auto giapponesi, che spostano così visivamente l’abitacolo leggermente più dietro.
Al contempo un design anteriore come sulla CX-60 trova spazio anche su questa sorella più grande. La calandra anteriore infatti è di notevoli dimensioni, con i proiettori ai lati ed il tutto con una certa verticalità. Quello che cambia è tutto al posteriore, com’è giusto che sia.
La Mazda CX-80 è pensata per alloggiare fino a 7 persone in base all’allestimento, quindi è giusto che il quarto posteriore sia allungato per dare agio alla terza fila di esistere. L’allungamento dal montante C è dovuto esattamente a questo, con un portellone posteriore che ha dovuto quindi subire delle modifiche per buona pace dei designer, che hanno potuto dare spazio a qualche idea differente.
Un’elaborazione comunque riuscita, perché nonostante le dimensioni dell’auto siano effettivamente importanti ed il colpo d’occhio sia monolitico, resta un tratto fluido che non diventa poi un cazzotto nell’occhio. E poi, per fortuna, non ci sono i finti scarichi nel paraurti posteriore, una moda ormai dilagante.
→ Mazda CX-80 PREZZO
Caratteristiche tecniche Mazda CX-80 diesel provata
| CARATTERISTICHE | VALORI |
|---|---|
| Carrozzeria | |
| Tipo | SUV |
| Porte | 5 |
| Posti | 7 |
| Alimentazione | diesel mild hybrid |
| Trazione | 4×4 |
| Cambio | automatico |
| Dimensioni e Peso | |
| Lunghezza | 499 cm |
| Larghezza | 189 cm |
| Altezza | 171 cm |
| Passo | 312 cm |
| Bagaglio | 258 L |
| Serbatoio | 74 L |
| Peso | 2.061 kg |
| Motore | |
| Cilindrata | 3,3 L / 3.283 cm³ |
| Potenza | 249 CV / 183 kW |
| Coppia massima | 550 Nm a 1.500 giri/min |
| Prestazioni | |
| Velocità massima | 219.0 km/h |
| Accelerazione (0-100 km/h) | 8,4 s |
| Classe ambientale | EU6.4 |
| Emissioni CO2 | 148 g/km |
| Autonomia | 1.300 km |
| Consumi | |
| Combinato | 5,7 L/100 km |
Foto Mazda CX-80
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POSITIVO
– Integrazione Alexa per comandare tutto
– Raggio di sterzata
– Sound motore piacevole
NEGATIVO
– Soglia di accesso in terza fila per modello a 7 posti
– Zona cambio con inserto “plasticoso” vuoto all’interno
