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Guida sotto effetto di droghe, cosa cambierà con il nuovo CDS

Non si parlerà più di "guida sotto l’effetto di droghe", ma di "guida dopo aver assunto droghe": una differenza enorme. Rivoluzione per la guida alterata da sostanze stupefacenti: sta tutto scritto nella riforma del Codice della strada, fortemente voluta dal ministero delle Infrastrutture Matteo Salvini, e ora in discussione al Senato per l’ok finale.

La guida sotto l’effetto di droghe è uno dei punti chiave della riforma del Codice della strada, promessa dal ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini e che deve ancora ricevere il via libera definitivo dal Senato. Per consentirci di spiegare di cosa si tratti, occorre iniziare dalle regole attuali. Non si parlerà più di guida sotto l’effetto di droghe, ma di guida dopo aver assunto droghe: una differenza enorme.

Guida sotto effetto di droghe OGGI (art. 187 Codice della Strada)

Chiunque guida in stato di alterazione psicofisica dopo aver assunto sostanze stupefacenti o psicotrope è punito con una multa articolata (articolo 187 del Codice della strada): 1.500 euro, arresto da sei mesi a un anno, sospensione della patente da uno a due anni, taglio di 10 punti della stessa, confisca dell’auto (lo Stato ne diviene proprietario). Se il guidatore era al volante di una vettura altrui, lo stop alla patente raddoppia.

Guida sotto effetto di droghe, saranno inaspriti i controlli e le sanzioni
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Affinché la multa scatti, però, è necessario dimostrare che il guidatore abbia fatto uso di droghe immediatamente prima di mettersi in auto, o poco prima. Per integrare il reato si deve realizzare una condizione fondamentale: la guida in stato di alterazione psicofisica, correlato con l’uso di sostanze psicoattive. Occorre la prova circa l’assunzione di sostanze psicoattive: come ottenerla? Con l’analisi di una matrice biologica (sangue o saliva) in un laboratorio di un ospedale (non su strada) in grado di evidenziare effetti attuali sul soggetto, e non pregressi. È necessario il collegamento causale tra l’assunzione di stupefacenti e lo stato di alterazione psicofisica. Lo conferma la Circolare del ministero dell’Interno del 16 marzo 2012.

Guida sotto effetto di droghe con il nuovo Codice della Strada cosa cambia

Col nuovo futuro Codice della strada, sarà sufficiente il collegamento temporale tra assunzione di stupefacenti e guida per far scattare lo stato di alterazione psicofisica. Non sarà più necessario il collegamento causale tra l’assunzione di stupefacenti e lo stato di alterazione psicofisica. Basterà che l’assunzione sia precedente al mettersi in auto. Si potrà prelevare liquido salivare del conducente nell’immediatezza del fermo del veicolo.

Serviranno linee guida emanate dal ministero dell’Interno e dal ministro della Salute per avere le indicazioni delle modalità con cui effettuare il prelievo. Gli esami dovranno essere effettuati da laboratori certificati e secondo le regole tecniche previste per gli accertamenti di tossicologia forense. Il prelievo salivare dovrà essere effettuato nel rispetto della riservatezza e dell’integrità fisica dei conducenti: consentirà di verificare con certezza la recente assunzione della sostanza. Infatti, il liquido salivare costituisce microfiltrato del sangue, che è matrice elettiva per l’accertamento tossicologico.

Addio alla previsione di un decreto ministeriale (previsto da una legge del 2010) per la definizione delle caratteristiche degli strumenti portatili, idonei ad accertare il reato di guida in stato di alterazione psicofisica per uso di sostanze stupefacenti: drogometro. Irrealizzabile, sulla base delle attuali conoscenze scientifiche.

Controlli e sanzioni

Il conducente non potrà proseguire il viaggio sulla base dei controlli preliminari e nemmeno nel caso in cui non siano disponibili o non sia stato possibile avere l’esito dei controlli successivi.

Il Prefetto disporrà la visita medica del guidatore per accertamento dei requisiti psicofisici entro 60 giorni, con sospensione della patente nel caso che questi non si sottoponga a visita, fino all’esame di revisione. Se il soggetto si mette al volante durante la sospensione, è prevista la revoca della patente.

Chi ha meno di 21 anni, anche con Foglio Rosa, se punito con l’articolo 187 del Codice della strada, non potrà conseguire una patente prima del compimento dei 24 anni d’età.

Oggi le sanzioni amministrative e penali prevedono:

  • Ammenda da 1.500 a 6.000 euro.
  • Arresto da 6 mesi a un anno.
  • Sospensione della patente da 6 mesi a 2 anni.
  • Confisca del veicolo, se di proprietà del conducente.
  • L’ammenda prevista è aumentata da un terzo alla metà quando il reato è commesso dopo le ore 22 e prima delle ore 7. Si applicano le disposizioni di cui all’articolo 186, commi 2-septies e 2-octies.

Perché non bisogna assumere droghe prima di guidare

Rischi e pericoli della guida sotto l’effetto di droghe che possono provocare effetti imprevedibili a seconda del tipo di sostanza, della dose assunta e della sensibilità individuale, rendendo il comportamento al volante estremamente imprevedibile. Tieni ben in mente questi due punti:

  • Alterazione delle capacità cognitive: le droghe alterano la percezione, la concentrazione, i tempi di reazione e il giudizio, rendendo estremamente pericoloso guidare.
  • Rischio di incidenti: la guida sotto l’effetto di droghe aumenta significativamente il rischio di incidenti stradali, con gravi conseguenze per il conducente, i passeggeri e gli altri utenti della strada.

Leggi anche, riforma del Codice della Strada 2024






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