BYD Seal U DM-i, prova del Suv Plug-In hybrid
Come va la BYD Seal U DM-i, il test su strada, con impressioni di guida del SUV Plug-In Hybrid
Abbiamo messo alla prova la nuova BYD Seal U DM-i, ovvero Dual Mode intelligent, un nuovo SUV cinese con motorizzazione Plug-In Hybrid che si affianca al SUV elettrico BYD Atto 3 e alla versione totalmente elettrica BYD Seal U. Questa versione PHEV della Seal U vanta le stesse dimensioni e stesse forme della versione totalmente elettrica che già è presente sul nostro mercato. Si tratta di un primo esempio di SUV Plug-In Hybrid che arriva anche da noi, ma sono anni che BYD produce auto ibride perché addirittura nel 2008 sono stati i primi a lanciare una vettura prodotta in serie Plug-In Hybrid. Per questa prova in anteprima della nuova BYD Seal U DM-i siamo partiti da Roma in direzione di Civitavecchia, valutando il comportamento su strada e i consumi in ambito extraurbano. Tieni presente che BYD è l’acronimo di Build Your Dreams, ovvero “costruisci i tuoi sogni”, mentre Seal in inglese significa “foca”.
Design ed esterni BYD Seal U PHEV
La differenza principale nel design di questa Seal U PHEV (Plug-In Hybrid Electric Vehicle) con la versione full electric di questo SUV è la presenza di una presa d’aria sul paraurti anteriore che ovviamente sull’elettrica non c’è, ma rimane solamente quella inferiore. Abbiamo una telecamera che si integra alle altre per la visione a 360° e più sotto è collegato anche il radar del Cruise Control adattivo che è di serie così come tutto il pacchetto di guida autonoma di secondo livello. I fari anteriori Full Led adattivi ricordano la forma di quelli della Seal e sono ovviamente identici a quello della Seal U elettrica.
Questa BYD Seal U DM-i si colloca a cavallo tra un segmento C e un segmento D con 4,77 metri in lunghezza, 1,89 m in larghezza, 1,67 m in altezza per un passo generoso pari a 2,76 metri. Al posteriore c’è un’unica fascia led coast to coast per i fari mentre le versioni ibride si distinguono dalle elettriche solo per la scritta DM-i ovvero Dual Mode intelligent e per la presenza o meno della dicitura AWD (All Wheel Drive).
I cerchi in lega sono per tutte le versioni da 19 pollici con effetto diamantato e nero lucido, montano pneumatici Michelin e-Primacy nella misura 235/50 r19 e non mancano delle protezioni lungo tutta la fiancata in plastica nera grezza. Poi ci sono le cornici in argento nella parte alta e vetri oscurati al posteriore. Lo sportellino di ricarica è posizionato sul lato destro posteriore della vettura mentre quello per la benzina è sul lato guida.
La nuova Seal U DM-i è offerta in tre allestimenti: Boost, Comfort e Design. Invece per la carrozzeria sono disponibili cinque colori, Delan Black, Time Grey, Snow White, Tian Qing (Blue) e Boundless Cloud mentre gli interni si possono scegliere in nero o marrone. Per questa prova ho scelto il colore Time Grey e l’allestimento Boost a trazione anteriore.
Spazio a bordo e interni Seal U Plug-In
Gli interni di questa Seal U Plug-In traggono ispirazione dalla berlina Seal che è ancora più curata in certi dettagli. La qualità non manca con un’abbondanza di morbida pelle sintetica e il pomello del cambio in effetto cristallo che richiama il tema del design ispirato all’oceano. Il touchscreen rotante da 15,6 pollici è al centro della plancia, rappresenta il cavallo di battaglia di BYD. Il sistema di infotainment, con 10 altoparlanti targati Infinity, si distingue per la sua reattività e facilità d’uso con la navigazione tra i menu che risulta fluida. Tuttavia, come già accaduto sulla berlina Seal, la presenza di numerosi sotto-menu rende macchinosa la ricerca di alcune funzioni specifiche, come la regolazione dei sedili anteriori ventilati e riscaldati.
La strumentazione digitale con display da 12.3″ presenta una grafica nitida e offre maggiori opzioni di personalizzazione rispetto agli schermi presenti su Atto 3 e Dolphin. Non mancano numerosi vani e tasche portaoggetti oltre alla connettività wireless con smartphone Apple e Android, due prese USB-C e due pad di ricarica per i cellulari. Grazie anche alla SIM di bordo la vettura dispone di aggiornamenti OTA quindi Over The Air e del BYD Store da cui scaricare nuove app come ad esempio Spotify o Amazon Music. Tuttavia la navigazione satellitare di serie non si basa su Google Maps ma su Here. Infine c’è l’illuminazione ambientale multicolore e un sistema di telecamere a 360° con ottima risoluzione.
Abitabilità posteriore e bagagliaio Seal U DM-i
Molto buona l’abitabilità posteriore della Seal U DM-i: c’è tanto spazio per le gambe e per la testa con un bel tetto panoramico apribile. Il sedile centrale è leggermente più rigido nella seduta e presenta un bracciolo con due portabibite. In compenso, è assente il tunnel centrale e sono posti bene in evidenza gli attacchi Isofix. Gradita la presenza delle bocchette per l’aria e ulteriori due prese USB type-C.
Dietro i sedili anteriori, con poggiatesta integrato, ci sono capienti tasche. Il bagagliaio misura 425 litri che possono diventare 1440 andando ad abbattere i sedili che hanno anche lo schienale regolabile per favorire il comfort a bordo. C’è un pozzetto da un lato mentre dall’altro trova posto il subwoofer. Sotto il doppio fondo c’è invece il kit di riparazione per gli pneumatici e non c’è la ruota di scorta.
Motore Plug-In Hybrid con 2 potenze anche 4×4
A seconda delle versioni cambiano anche le potenze in gioco. Si parte dalla “Boost” e la “Comfort” entrambe a trazione anteriore che hanno un motore termico 1.5 aspirato con ciclo Atkinson che produce 72 kW ovvero 98 cavalli abbinato a un motore elettrico anteriore da 145 kW quindi 198 cavalli per una potenza complessiva di 218 cavalli. La versione “Design” invece è più potente, ha un propulsore 1.5 Turbo da 96 kW quindi 128 cavalli abbinato a un motore all’anteriore da 150 kW e uno al posteriore da 120, che garantisce la trazione integrale, per una potenza combinata di 324 cavalli e coppia totale di 550 Nm. Questo si traduce in uno scatto 0-100 km/h in 5,9 secondi contro gli 8,9 delle altre versioni.
Tutte montano una batteria al litio-ferro-fosfato del tipo Blade, che è tipica di BYD, posta al centro della vettura. Si tratta quindi di batterie lamellari che sono anche più resistenti al calore non prendono fuoco fino a 500°, come dimostrato nel Nail Penetration Test, e resistono meglio anche agli impatti a differenza delle altre batterie agli ioni di litio.
Batteria LFP anche su Seal U DM-i
Come detto in precedenza la batteria della Seal U DM-i è del tipo blade, cioè lamellare, costruita da BYD e basata sulla chimica Litio-Ferro-Fosfato con capacità di 18,3 kWh per le versioni “Boost” e “Design”, questa l’unica a quattro ruote motrici, mentre sulla “Comfort”, a trazione anteriore, la capacità aumenta a 26,6 kWh.
La ricarica in corrente alternata (AC) arriva fino a 11 kW oppure in opzione 18 kW anche in corrente continua (DC). Grazie appunto alla ricarica in DC si può passare dal 30 all’80% in 35 minuti. Inoltre si può anche attivare la funzione Vehicle To Load che è di serie su tutti gli allestimenti con una potenza in uscita di 3,3 kW. Possiamo impostare anche un livello minimo della carica della batteria quando siamo in viaggio, per esempio per non scendere sotto il 25% o sotto il 70%.
Il Test, la prova della BYD Seal U DM-i
Passiamo adesso alla prova con la BYD Seal a Roma, partendo dallo Sheraton Hotel di Magliana e andando fuori città. Partiamo subito col dire che si può accedere in auto anche tramite una tessera con protocollo NFC e successivamente anche direttamente con il proprio smartphone poggiandolo all’altezza dello specchio laterale. Come sulla Seal, appena in moto, l’abitacolo risulta molto ben insonorizzato.
Frenata rigenerativa su due livelli
La BYD Seal U DM-i, pur offrendo una frenata rigenerativa, potrebbe essere più efficace nella gestione. La regolazione avviene solamente su due livelli preimpostati, limitando il controllo da parte del guidatore. Un sistema a palette al volante, avrebbe permesso una modulazione più fine del recupero energetico, soprattutto in contesti di guida sportiva. Nonostante questa mancanza, il pedale del freno rimane comunque ben modulabile e garantisce una frenata sicura e progressiva.
Prova su strada della BYD Seal U DM-i, come va la Boost
Per quanto riguarda la prova su strada della BYD Seal U DM-i partiamo col dire che a basse velocità si avverte solo un flebile ronzio del motore elettrico. Anche durante la marcia si può scegliere se partire in Hybrid o solamente in elettrico, autonomia dichiarata di 80 km, oppure lasciar fare alla vettura in automatico, inoltre ci sono delle modalità di guida: Eco, Normal, Sport e Neve. Si può anche impostare il peso dello sterzo su due livelli ma la differenza è minima.
L’assetto è tarato sul morbido, il rollio è evidente ma si comporta bene sulle asperità; ovviamente in caso di forti accelerazioni la vettura tende a sedersi sul posteriore. Si percepisce quindi che è impostata per una guida confortevole e non troppo dinamica, più pensata per i viaggi. Ottimo il controllo di trazione che tiene a bada la potenza di quest’auto che risulta subito reattiva, lo stesso si può dire per il controllo di stabilità ben tarato.
BYD Seal U ibrida, sterzo, visibilità e ADAS
Lo sterzo della BYD Seal U ibrida è abbastanza comunicativo, non è male il carico sul volante in modalità “Eco” ma lo preferisco tarato in “Sport. Visibilità ottima all’anteriore, mi piace il grande parabrezza poi però c’è uno specchio laterale abbastanza importante così come anche il montante laterale. Per quanto riguarda il lunotto posteriore invece c’è poca visibilità perché è molto piccolo ma in manovra ci vengono aiuto le telecamere a 360 gradi di serie.
La BYD Seal U DM-i non scende a compromessi sulla sicurezza: tutti gli allestimenti offrono di serie un pacchetto ADAS completo che permette una guida autonoma di secondo livello. Tra le funzioni principali troviamo: il Cruise Control Adattivo con mantenimento della corsia, la Frenata automatica di emergenza con riconoscimento di pedoni e ciclisti, il Riconoscimento dei segnali stradali, il Blind Spot, mentre opzionale è l’Head-Up Display.
Prestazioni BYD Seal U DM-i e consumi
Interessanti i consumi di questa BYD Seal U DM-i con un powertrain che risulta molto efficiente. In prova, guidando in città con qualche accelerata, ho ottenuto un consumo medio riesce a fare anche punte di circa 11 kWh/100 km per quanto riguarda la parte elettrica, calcolando che è omologata per 14,5 kWh/100 km. Poi si sale intorno ai 21 kWh/100 km quando siamo invece nel ciclo combinato dove la vettura praticamente viaggia per il 70% in elettrico se non addirittura oltre perché questo powertrain è in grado di funzionare sia in serie, dove il motore termico funge sostanzialmente da generatore va a ricaricare la batteria, sia in parallelo dove invece contribuisce a dare il moto alle ruote.
La media in ibrido è stata di 5,9 l/100 km (circa 18 km/l) su un tratto di prova prettamente extraurbano ma in generale si oscilla tra i 5 e i 7 l/100 km a seconda del percorso. La velocità massima dichiarata è pari a 170 km/h, mentre la versione AWD “Design” accelera da 0 a 100 km/h in 5,9 secondi. Si sale a 8,9 secondi per la versione a trazione anteriore “Boost” oggetto della prova.
Prezzo BYD Seal U DM-i
A partire da giugno 2024, puoi metterti al volante di questi innovativi SUV ibridi plug-in. I modelli della Seal U DM-i tra cui scegliere sono 3: la Boost: a partire da 39.800 euro, offre un’autonomia in elettrico fino a 80 km e prestazioni interessanti. La “Design” invece è il top di gamma, vanta un’autonomia elettrica di 125 km e trazione integrale, il tutto a partire da 47.800 euro. Se preferisci la versione “Comfort“, dovrai attendere un po’ di più: il suo arrivo sul mercato è previsto per dopo l’estate.
Scheda Tecnica BYD Seal U DM-i Boost
Dimensioni e peso
- Lunghezza: 477 cm
- Larghezza: 189 cm
- Altezza: 163 cm
- Passo: 276 cm
- Bagaglio: 425/1440 L
- Batteria: 18,3 kWh
- Serbatoio: 60 L
- Peso: 1.940 kg
Motore
- Alimentazione: plug-in hybrid
- Trazione: anteriore
- Cambio: automatico
- Cilindrata: 1,5 L / 1498 cm3
- Potenza combinata: 218 CV / 160 kW
- Coppia massima: 300 Nm
Prestazioni
- Velocità massima: 170 km/h
- Accelerazione: 8,9s (0-100 km/h)
- Emissioni CO2: 21 g/km
- Autonomia in elettrico: 80 km
- Autonomia combinata: 1080 km
- Consumo combinato: 0,9 l/100 km (WLTP)
- Classe ambientale: EU6.4
FOTO BYD Seal U DM-i
VIDEO test e prova BYD Seal U DM-i
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POSITIVO
– Piacevole da guidare
– Assetto confortevole
– Ricarica e collegamenti wireless smartphone
– ADAS e V2L di serie
– Abitacolo bene insonorizzato
– Possibilità di ricarica in DC
NEGATIVO
– Mancano fari led Matrix
– Frenata rigenerativa priva di palette al volante
– Fruscii in autostrada