Ricorso contro multa da autovelox autorizzato ma non omologato

La Cassazione ha emesso una sentenza (10505/2024) che accoglie un ricorso contro una multa per eccesso di velocità in quanto l’autovelox non era “omologato” ma solo “approvato“. Spesso nei verbali di accertamenti di violazione al Codice della Strada per superamento dei limiti di velocità viene riportato che l’apparecchio è “approvato” o meglio “provvisto del certificato di taratura e sottoposto a verifica di funzionalità” o semplicemente “sottoposto a taratura” e non si fa riferimento alla “omologazione” e relativo certificato di omologazione.

Come per esempio recita uno dei tanti verbali elevato al sottoscritto uscendo da Firenze direzione Siena: Verbale n. 2426865, Registro n. 282968/2022 del 02/04/2022, rilevato che il giorno 13/03/2022 alle ore 12:22 su strada con limite 70 km/h, rilevata velocità di 99 km/h, riduzione 5 km/h, velocità netta 94 km/h, differenza di 24 km/h, località Via Giovanni Agnelli, direzione di marcia metri 2.400 da immissione su Marco Polo da Viale Europa direzione uscita città di Firenze, apparecchio di rilevamento SODI SCIENTIFICA AUTOVELOX 106 matr. CPU 948189, barra laser 947756, provvisto del certificato di taratura Autovelox 106_29-09-21_947756 del 29/09/2021 e sottoposto a verifica di funzionalità come da documentazione disponibile agli atti dell’ufficio.

Grazie alla sentenza della Cassazione questo è uno dei tanti verbali impugnabili e per il quale è possibile presentare ricorso per chiedere l’annullamento del verbale.

Ricorso contro multa da autovelox non omologato, quando si può fare

Quando è possibile fare ricorso ad una multa per eccesso di velocità con verbale elevato utilizzando un autovelox? Verifica attentamente cosa c’è scritto sul verbale ricevuto per eccesso di velocità rilevata da un autovelox, esempio: “VERBALE DI ACCERTAMENTO DI VIOLAZIONE AL CODICE DELLA STRADA di cui all’art. 142 comma 8 perché veniva superato il limite di velocità“; fai attenzione nella parte dove parla del misuratore utilizzato, ovvero l”Apparecchio di Rilevamento“.

Puoi vincere il ricorso contro una multa da autovelox quando sul verbale relativamente all’apparecchio utilizzato è solo riportato:
– “Provvisto del certificato di taratura e sottoposto a verifica di funzionalità“
– “Autovelox certificato”

senza alcun riferimento all’effettiva omologazione del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti con relativo decreto.

NON è possibile sperare di vincere il ricorso contro un verbale su cui viene riportato “Omologato per il funzionamento…. dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti con Decreto n°XX del YYY, sottoposto a taratura, la cui perfetta funzionalità è stata verificata prima dell’uso….“.

Ricorso vinto contro una multa da autovelox non omologato

Ma veniamo al ricorso vinto per una multa elevata da un altro autovelox non omologato. Nel caso specifico, il Comune di Treviso ha perso la causa, poiché la Cassazione ha accolto l’impugnazione di un avvocato, che da automobilista aveva ricevuto una multa per eccesso di velocità per aver viaggiato a 97 km/h dove il limite è di 90 km/h.

Nel caso in questione, un automobilista è stato sorpreso da un autovelox fisso Red&Speed-Evo-L2 mentre viaggiava su una tangenziale del Nord Italia a 97 km/h anziché a 90 km/h prescritti. Durante il procedimento giudiziario, sono emersi accertamenti secondo i quali l’apparecchiatura risultava “approvata” ma non “omologata”. Questo fatto ha portato all’accoglimento del ricorso presentato dall’automobilista, che contestava la sostanziale differenza tra “approvato” ed “omologato”.

La Cassazione infatti fa riferimento all’articolo 45, comma 6, del Codice della Strada, affermando che esistono due procedure distinte: l’omologazione ministeriale e l’approvazione del prototipo.

L‘omologazione autorizza la produzione in serie di uno strumento testato in laboratorio, garantendone la perfetta funzionalità e precisione. L’approvazione del prototipo, invece, non richiede una comparazione con caratteristiche specifiche dello strumento. Le circolari ministeriali citate dal Comune, che parlano di equivalenza tra omologazione e approvazione, non sono rilevanti, poiché i due termini sono diversi sia formalmente che sostanzialmente.

Ricorso multa autovelox approvato non omologato

La sentenza della Cassazione potrebbe annullare molte multe per eccesso di velocità in caso di ricorso. Il direttore dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani (Anci) del Veneto, Carlo Rapicavoli, ha infatti ammesso che la maggior parte dei rilevatori di velocità sono solo “approvati” e non omologati. Gli automobilisti possono richiedere l’annullamento dei verbali se l’autovelox non è omologato, secondo quanto affermato nel ricorso.

La legge prevede la possibilità di fare ricorso entro 60 giorni dalla data di contestazione o notifica della violazione, davanti al Prefetto, senza alcun costo. Se l’istanza viene respinta, si deve pagare il doppio della sanzione. In alternativa, è possibile presentare ricorso entro 30 giorni dinanzi al giudice di pace, ma sarà necessario pagare il contributo unificato. Per verificare se un autovelox è omologato, si può fare riferimento al verbale, dove possono essere indicate le specifiche dell’apparecchio.

Chi ha già pagato le multe?

Per le multe già pagate o per le quali sono scaduti i termini, non è possibile fare ricorso. Ma, secondo l’avvocato Luca Procaccini, coloro che hanno già pagato le multe potrebbero avviare una causa contro i Comuni per indebito arricchimento. Questo perché, gli Enti Locali hanno incassato multe per violazioni rilevate da autovelox irregolari e la sentenza della Cassazione potrebbe invalidare tali multe.

Mario Conte, sindaco di Treviso e presidente dell’Anci Veneto, ha proposto una soluzione per risolvere il contezioso legato agli autovelox: chiedere una legge che renda retroattivamente “omologati” tutti gli autovelox. Per questo, organizzerà una videoconferenza con il Ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini.

Questa richiesta, però, probabilmente non troverà l’appoggio dello stesso Salvini. Nel recente decreto autovelox, infatti, il Ministro punta proprio il dito contro i rilevatori non omologati, stabilendo che comuni e province dovranno rimuovere gli autovelox non conformi alle nuove regole entro 12 mesi.

Autovelox spenti a Pordenone

Dopo la sentenza della Cassazione, il Comune di Pordenone ha deciso di disattivare tutti gli autovelox sul proprio territorio per evitare una possibile ondata di ricorsi. La sentenza ha sottolineato che l’autovelox era stato solo approvato e non omologato; il che, come abbiamo visto, ha portato alla cancellazione della multa.

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