Fleximan è stato preso, identificato in Piemonte [video]
Identificato dalle telecamere, è stato denunciato per danneggiamento un uomo di 50 anni a seguito dell'abbattimento di due autovelox in Piemonte. Il VIDEO
Fleximan è stato arrestato, o no? I Carabinieri della Stazione di Santa Maria Maggiore in Piemonte hanno fermato un uomo di 50 anni che potrebbe essere il vendicatore degli autovelox. Probabilmente si tratta del Fleximan che ha messo a terra i due autovelox a Druogno (Dravégn in dialetto ossolano) in Val Vigezzo, provincia del Verbano-Cusio-Ossola. I Carabinieri lo hanno identificato attraverso l’analisi dei sistemi di videosorveglianza cittadina, denunciandolo per danneggiamento aggravato.
Fleximan identificato
I Carabinieri della Stazione di Santa Maria Maggiore hanno denunciato alle autorità un cittadino ossolano di 50 anni. Le indagini sono state avviate lo scorso novembre, quando i Carabinieri sono intervenuti nel Comune di Druogno a seguito del danneggiamento, nella notte tra l’11 ed il 12 novembre, di due colonnine per il controllo della velocità lungo la SS 337, posizionate in via Giovanni XXIII e in Piazza Ferrari.
Tali strutture, acquisite dal Comune con l’intento di ridurre gli incidenti stradali e monitorare la velocità nel centro abitato, sono state notate divelte ed abbattute a terra dallo stesso primo cittadino la mattina del 12 novembre. Le successive indagini si sono concentrate sulle immagini catturate dalle telecamere di videosorveglianza cittadina e di abitazioni private. Nella stessa notte, è stato ripreso un individuo a piedi che percorreva i tratti di strada vicini agli autovelox; un’inquadratura specifica ha immortalato i momenti in cui la struttura è stata divelta e gettata a terra.
L’analisi delle immagini ha permesso di identificare con certezza l’autore dei danneggiamenti, riconosciuto dagli stessi operanti. Di conseguenza, l’uomo, residente nello stesso paese, è stato denunciato per danneggiamento aggravato: il danno provocato è stimato in oltre 2.000 euro.
Cosa rischia Fleximan denunciato
L’uomo è stato denunciato per danneggiamento aggravato e gli è stata contestata la responsabilità del danneggiamento di due colonnine destinate al rilevamento della velocità. Come previsto dall’art. 635 del Codice Penale, il danneggiamento aggravato – a differenza di quello semplice, che è stato depenalizzato e quindi oggi è solo un illecito civile – è considerato un reato vero e proprio.
La pena edittale prevista per questa condotta criminosa è la reclusione da un minimo di sei mesi a un massimo di tre anni. Un esempio classico di danneggiamento aggravato è rappresentato dal danneggiamento della vetrina di un negozio che si affaccia sul marciapiede di una via; in questo caso, infatti, sussiste l’aggravante della fede pubblica. Tuttavia, questo può verificarsi anche quando si distruggono beni mobili o immobili di altri con violenza alla persona o mediante minaccia. La denuncia, che sembrerebbe non aver comportato l’arresto del presunto Fleximan, per ora dunque lo lascia a piede libero. Ci dovrà essere un rinvio a giudizio ed un processo che dovrà dimostrare che l’imputato sia il colpevole e qualora il soggetto imputato fosse incensurato sarà molto difficile che venga privato della libertà, anche in caso di condanna.
VIDEO FLEXIMAN fermato
I carabinieri hanno identificato l’individuo grazie all’analisi dei sistemi di videosorveglianza cittadina e di alcuni privati, che lo hanno immortalato mentre compiva l’atto vandalico.
Fleximan o un emulatore?
L’uomo che è stato fermato in Piemonte non è probabilmente l’unico Fleximan. L’originale, infatti, non impiega esplosivi o armi, ma utilizza il cosiddetto flessibile, agisce a volto coperto e mantiene l’anonimato nonostante sia stato ripreso da molte telecamere nel Nord Italia. Dunque è possibile che ci siano degli emuli che compiono le azioni con le stesse modalità.
Al momento, l’unico video del Fleximan “originale” mostra due persone incappucciate armate di flessibile, con la targa dell’auto coperta, senza la possibilità di essere riconosciuta.
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