Semaforo, guida completa al segnale luminoso
Ecco una guida completa alla conoscenza del semaforo. Cos'è, e ciò non è banale come sembra, come funziona, quali sono le sue tipologie e le regole che ogni utente della strada deve seguire.
“Pronti, partenza e via!”, in fin dei conti sembra essere questo il messaggio che vuole trasmetterci il semaforo con quei suoi simpatici cerchi luminosi in rosso – giallo – verde. E, se proprio vogliamo banalizzare l’intera questione, in effetti è proprio ciò che questo segnale luminoso ha intenzione di esprimere a tutti gli utenti della strada. Perché per ogni utente è presente un semaforo apposito, e bisogna iniziare a conoscere alla perfezione questo strumento essenziale per la viabilità e la sicurezza. Ecco dunque una guida completa alla conoscenza del semaforo…
Semaforo, cos’è e quali sono le sue caratteristiche principali
Alla domanda “ma cos’è un semaforo?” tutti noi, persino coloro che non possiedono alcuna patente, si sentono pronti a rispondere offrendo una spiegazione a dir poco impeccabile. Poi però, quando le parole cominciano ad uscire dalla bocca, ci si accorge di non essere così impeccabili come si pensava.
In fin dei conti cosa vuol dire e cosa vuol dirci quel segnale luminoso presente in molte strade che percorriamo quotidianamente e assimilato dalle nostre menti in modo del tutto naturale. Ma forse è arrivato il momento di comprendere in modo molto più specifico e preciso cos’è davvero questo strumento e quali sono le sue caratteristiche principali.
Dunque, cominciamo a chiamare le cose con il proprio nome. Già, perché il nostro Codice della Strada invece della parola “semafori” utilizza il termine “lanterne luminose“. Delle lanterne luminose, quindi, che vengono utilizzate per regolamentare il traffico in modo automatico, anche se a volte può succedere che esse vengano azionate manualmente.
Queste lanterne vengono utilizzate per un disciplinamento del flusso in un’intersezione o lungo un tratto di strada. Esse, a parte i semafori specifici per i mezzi urbani, comunicano con i vari utenti della strada attraverso i tre segnali luminosi circolari caratterizzati da una luce rossa, gialla e verde. Ognuno esprime un comando ben preciso agli automobilisti.
Rosso – giallo – verde, i colori che ogni automobilista deve conoscere
La triade luminescente dunque è chiara: rosso, giallo, verde. Sono queste le “parole” con le quali il semaforo, perlomeno il classico presente sul lato della strada, o posto in alto, in concomitanza di uno stop, cerca di parlare ad ogni automobilista. Dunque sarebbe meglio imparare a comprendere alla perfezione come interpretare queste tre parole; un diktat al quale non si scampa.
Nel periodo in cui è acceso il segnale circolare in rosso ogni veicolo è obbligato a non oltrepassare il segnale di stop segnalato sia dal cartello che dalla striscia bianca sull’asfalto. In caso di assenza dello stop, l’automobilista non deve andare oltre il semaforo, rischiando così di peggiorare la propria visuale dello stesso e dei cambiamenti dei segnali luminosi.
Durante l’accensione del giallo invece i veicoli non devono oltrepassare il segnale di stop a meno che non siano prossimi ad esso. Nota bene: in questo caso la vicinanza al semaforo deve essere così minima da non garantire un arresto sicuro del veicolo.
Il segnale verde, come già anticipato in precedenza, a differenza dei precedenti due vuol dire “via libera”. Durante la sua accensione, infatti, le vetture presenti in quel tratto di strada possono avanzare nelle direzioni consentite dalla segnaletica verticale e orizzontale.
In questo caso valgono le regole generali della precedenza e l’attenzione verso i vari pedoni e ciclisti deve essere massima. Inoltre, nel caso in cui non si ha la certezza di riuscire a sgomberare l’aria interessata dalla lanterna luminosa durante l’accensione del segnale verde è buona regola rimanere comunque fermi allo stop.
Lanterne luminose, ecco dove vengono posizionate lungo la strada
E’ necessario conoscere anche le varie posizioni in cui si trovano queste famigerate lanterne luminose lungo una strada. Dunque, i semafori possono essere installati su pali posti sul lato destro della carreggiata, sul marciapiede, su isole di canalizzazione o spartitraffico. Infine, in caso di viali alberati o strade a tre o più corsie, i semafori possono essere posizionati in alto, sopra la carreggiata, appesi su apposite impalcature di fili o, ancora una volta, su pali.
Inoltre la loro presenza deve essere anticipata dal segnale semaforo. Esso rientra nella categoria dei segnali di pericolo, dunque ha forma triangolare e presenta dei bordi in rosso e fondo bianco e al centro tre dischi luminosi della lanterna. La sua presenza è obbligatoria nelle strade extraurbane.
Ecco come funziona un semaforo
Il funzionamento di un semaforo dipende essenzialmente dalla tipologia di lanterna presa in esame. Esistono infatti semafori a ciclo fisso e semafori “a comando“; due diverse categorie con due diversi funzionamenti.
I primi solitamente sono in funzione dalle 7 alle 23, mentre dalle 23 alle 7 del giorno successivo vengono tenuti spenti ad eccezione di alcuni casi speciali. Durante il loro spegnimento viene attivato il funzionamento della luce gialla lampeggiante che suggerisce agli automobilisti di prestare particolare attenzione in corrispondenza di un punto pericoloso.
Cambia tutto, invece, quando si parla di semafori “a comando”. Essi infatti vengono comandati dagli stessi veicoli e dai pedoni, in questo caso si parla di semafori a richiesta; oppure possono essere dei semafori coordinati a più programmi. In questo caso è previsto anche il funzionamento notturno, con una durata ridotta del ciclo semaforico .