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Targhe storiche, Salvini firma il Decreto

Con il nuovo Decreto Attuativo emanato dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti è possibile recuperare la targa originale del periodo storico di costruzione e di prima immatricolazione per i veicoli di interesse storico e collezionistico

Dopo 3 anni di stallo è arrivato il decreto attuativo per le targhe storiche emanato dal Ministero dei Trasporti e relativo alla legge 178 del 20 dicembre 2020, per cui il Senato aveva già dato parere favorevole nell’emendamento 126.26.

Il Governo è intervenuto sui mezzi storici individuati nell’articolo 60 del Codice della Strada con la modifica dell’articolo 93 del Codice della Strada, consentendo così la reimmatricolazione di tutti i veicoli che sono già stati precedentemente iscritti al P.R.A. e cancellati d’ufficio o su richiesta di un precedente proprietario, ad esclusione dei veicoli che risultano demoliti.

Targhe storiche, il decreto attuativo firmato da Salvini

Il Ministro Matteo Salvini ha firmato venerdì 4 agosto il decreto attuativo per le targhe della auto storiche che entra in vigore il 25 novembre del 2023. Il Decreto Ministeriale 468 del 21/11/2023, emanato dalla Direzione Generale per la Motorizzazione, stabilisce le procedure per ottenere la targa storica per veicoli di interesse storico e collezionistico, secondo le disposizioni dell’articolo 93, comma 4, del Codice della Strada.

Matteo Salvini ha firmato il decreto per le targhe delle auto storiche
Matteo Salvini ha firmato il decreto per le targhe delle auto storiche

Siamo felici – dichiara il Ministro Salvini di aver potuto concludere l’iter attuativo di una norma tanto voluta e tanto attesa dagli appassionati, mettendo a sistema i diversi dipartimenti coinvolti”.

Decreto Attuativo modifica art. 93 Codice della Strada

Al comma 4 dell’articolo 93 del Codice della Strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, sono aggiunti, infine, i seguenti periodi: «L’immatricolazione dei veicoli di interesse storico e collezionistico è effettuata su presentazione di un titolo di proprietà e di un certificato attestante le caratteristiche tecniche rilasciato dalla casa costruttrice o da uno degli enti o delle associazioni abilitati indicati dall’articolo 60.

In caso di nuova immatricolazione di veicoli che sono già stati precedentemente iscritti al Pubblico registro automobilistico e cancellati d’ufficio o su richiesta di un precedente proprietario, ad esclusione dei veicoli che risultano demoliti ai sensi della normativa vigente in materia di contributi statali alla rottamazione, il richiedente ha facoltà di ottenere le targhe e il libretto di circolazione della prima iscrizione al Pubblico registro automobilistico, ovvero di ottenere una targa del periodo storico di costruzione o di circolazione del veicolo, in entrambi i casi conformi alla grafica originale, purché la sigla alfa-numerica prescelta non sia già presente nel sistema meccanografico del Centro elaborazione dati della Motorizzazione civile e riferita a un altro veicolo ancora circolante, indipendentemente dalla difformità di grafica e di formato di tali documenti rispetto a quelli attuali rispondenti allo standard europeo.

Tale facoltà è concessa anche retroattivamente per i veicoli che sono stati negli anni reimmatricolati o ritargati, purché in regola con il pagamento degli oneri dovuti. Il rilascio della targa e del libretto di circolazione della prima iscrizione al Pubblico registro automobilistico, nonché il rilascio di una targa del periodo storico di costruzione o di circolazione del veicolo sono soggetti al pagamento di un contributo, il cui importo e i cui criteri e modalità di versamento sono stabiliti con decreto dirigenziale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. I proventi derivanti dal contributo di cui al periodo precedente concorrono al raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica».

Targhe per auto storiche, come ottenerle

Ora si può richiedere la targa originale storica originale presso gli Uffici della Motorizzazione Civile e lo Sportello Telematico dell’Automobilista. Dall’27 novembre 2023 al 5 gennaio 2024 si parte con una fase sperimentale coinvolgendo un numero limitato di operatori professionisti selezionati dalle associazioni del settore automobilistico. Dal 8 gennaio 2024, le procedure per ottenere la targa storica sono accessibili presso tutti gli Sportelli Telematici dell’Automobilista privati e gli uffici della Motorizzazione Civile per l’immatricolazione e la reimmatricolazione dei veicoli di interesse storico e collezionistico non soggetti all’obbligo di registrazione presso il Pubblico Registro Automobilistico (PRA).

Il Decreto Attuativo sulle targhe delle auto storiche

A proposito del Decreto Attuativo sulle targhe delle auto storiche, così ha commentato l’Onorevole Riccardo Augusto Marchetti, membro della Commissione Trasporti della Camera. “Altra nostra battaglia vinta grazie al Ministro Salvini: con l’adozione del decreto attuativo sulle targhe storiche si rende operativa una norma molto attesa dal mondo del motorismo, che per volontà della Lega era già stata approvata nella finanziaria 2021. Questo provvedimento permette ai proprietari di auto storiche di avere la targa di prima iscrizione al PRA o del periodo storico di costruzione con grafiche conformi all’originale. Un’altra battaglia vinta grazie alla determinazione della Lega e al lavoro del Ministero di Matteo Salvini.

I collezionisti sono autentici custodi del tempo e della storia motoristica del nostro Paese, che è uno tra quelli che ha dato più prestigio al settore dell’automotive in termini di modelli prodotti e design. Avere la targa del periodo storico di costruzione o di circolazione per i veicoli di interesse storico e collezionistico significa riportare indietro nel tempo il pezzo da collezione in ogni suo dettaglio, sancendo di fatto il riconoscimento di quel valore definitivo che i grandi amanti perseguono al massimo in ogni sua forma. Finalmente verrà valorizzato un importante patrimonio storico e culturale tramandato da collezionisti e appassionati che genera anche un importante gettito nelle casse dello Stato”.

ASI soddisfatta del decreto attuativo

“Un decreto – sottolinea anche Alberto Scuro, Presidente ASI – che arriva dopo aver svolto una importante mole di lavoro per sottolineare al Ministero, alla Motorizzazione e al Poligrafico dello Stato l’importanza che ha per gli appassionati la possibilità di ristabilire l’originalità più completa dei propri veicoli storici. Inseguire l’originalità fa parte della nostra mission e la targa di nascita è parte integrante del veicolo stesso: per questo ringraziamo la sensibilità dimostrata dalla politica in generale e dal Ministro Salvini in particolare che, dopo essere stato sensibilizzato sull’importanza dell’iniziativa che non comportava alcun onere per lo Stato, è riuscito a dare il via alla sua applicazione in tempi brevissimi”.

Alberto Scuro, presidente ASI
Alberto Scuro, presidente ASI

Leggi anche:

Come richiedere la targa originale per l’auto storica
Decreto Attuativo e Gazzetta Ufficiale targhe storiche

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