Prezzo medio carburante, cosa cambia da agosto
Nei distributori deve essere esposto il prezzo medio dei carburanti su base regionale sulle strade extraurbane e nazionale in autostrada.
Dal 1° agosto 2023, i distributori italiani situati sulle strade e autostrade sono tenuti a esporre un cartellone che riporta il prezzo medio del carburanti, di benzina, diesel, GPL e metano, disponibili presso il punto vendita, insieme ai prezzi effettivamente praticati. Questa disposizione è stabilita dal decreto attuativo previsto dalla legge di conversione (legge n. 23/2023) del Decreto Carburanti. L’esposizione deve essere giornaliera ed ha come obiettivo quello di fornire maggiore trasparenza e informazioni sui prezzi di benzina, diesel, GPL e metano.
Prezzo medio benzina, diesel, GPL e metano
Il prezzo medio della benzina, diesel, GPL (Gas di Petrolio Liquefatto) e metano si riferisce al costo medio di tali carburanti per un determinato periodo. Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) elabora i dati ricevuti dai distributori riguardanti i prezzi dei carburanti.
Calcola la media aritmetica dei prezzi comunicati dagli esercenti che vendono carburante per autotrazione fuori dalla rete autostradale, sia a livello regionale e provinciale, sia a livello nazionale per quelli operanti lungo la rete autostradale. Questi dati vengono pubblicati in formato aperto sul sito Portale Osservaprezzi Carburanti. Il costo medio di benzina, diesel, GPL e metano può essere controllato anche tramite smartphone dall’App OsservaPrezzi Carburanti.
Cartellone carburante, esposizione prezzo medio
Il cartellone dei prezzi medi dei carburanti deve essere esposto all’interno dell’area di rifornimento, garantendo adeguata visibilità e sicurezza. Deve riportare chiaramente l’indicazione che i valori sono relativi ai prezzi medi. La dimensione dei caratteri utilizzati deve essere di almeno 12 cm di altezza per assicurare la leggibilità.
I prezzi medi sono esposti nell’ordine seguente, dall’alto verso il basso: gasolio, benzina, GPL e metano. I prezzi sono espressi in euro per litro o in euro per chilogrammo per il metano, con le cifre decimali indicate fino alla terza cifra con la stessa dimensione dei caratteri.
Per quanto riguarda gli orari, gli esercenti devono esporre i prezzi medi dei carburanti entro le ore 10:30 del giorno se aprono prima o alle 8:30. Se aprono dopo le 8:30, devono esporre i prezzi medi entro due ore dall’apertura. Le stazioni aperte 24 ore su 24 devono esporre i prezzi medi entro le ore 10:30. I distributori che non rispettano la norma rischiano una multa tra i 200 e i 2.000 euro.
Prezzo medio regionale
Nelle stazioni di rifornimento fuori dalle autostrade, oltre al prezzo di vendita praticato, è obbligatorio esporre il prezzo medio regionale (o provinciale per le province autonome di Trento e Bolzano) fornito dal MIMIT. Questo prezzo medio è calcolato sulla base delle comunicazioni dei prezzi inviate dai distributori al Ministero.
Ciò permette agli automobilisti di confrontare il prezzo praticato da quel distributore con la media regionale o provinciale. Nelle stazioni di rifornimento lungo le autostrade, invece, il prezzo medio è calcolato su base nazionale.
Prezzo medio differenza con quello praticato
Il “prezzo medio” dei carburanti rappresenta la media dei prezzi praticati da tutti gli impianti stradali nella stessa Regione o da tutti gli impianti autostradali in Italia. Questo prezzo medio è calcolato tenendo conto dei dati forniti da tutti i distributori nella zona specifica.
Al contrario, il prezzo praticato da un singolo impianto di rifornimento dipende da una serie di fattori diversi, come l’efficienza nella gestione e nell’approvvigionamento, le modalità di servizio offerte, e le politiche commerciali sia del gestore dell’impianto che dell’azienda che fornisce il carburante. Questi fattori possono influenzare il prezzo finale dei carburanti offerti dal distributore e portare a differenze rispetto al prezzo medio.
Nella creazione del prezzo di benzina, diesel, GPL e metano le compagnie ne forniscono uno consigliato per i carburanti, ma i gestori dei distributori sono liberi di decidere i propri prezzi. Ciò dipende dalla politica commerciale del distributore. I prezzi possono variare a causa di diverse condizioni oggettive, come i costi delle concessioni più elevati per i distributori autostradali.
La modalità servita è più costosa poiché richiede personale addizionale. Anche i costi operativi, come il trasporto in base alla vicinanza a infrastrutture logistiche, influenzano i prezzi finali dei carburanti. Questi fattori contribuiscono a differenziare i prezzi dei carburanti tra i distributori.
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