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L’auto di Matteo Messina Denaro: un’Alfa Romeo Giulietta

L'auto di proprietà di Matteo Messina Denaro era un’Alfa Romeo Giulietta. Il boss per non attirare l'attenzione viaggiava su utilitarie, come la Fiat Bravo di Giovanni Luppino utilizzata nel giorno del suo arresto.

L’auto con la quale si muoveva Matteo Messina Denaro il giorno dell’arresto era una Fiat Bravo, ma durante la sua latitanza ha utilizzato anche una Alfa Romeo Giulietta. Il boss, descritto come una persona amante del lusso e della bella vita, non usava a quanto pare auto costose per i propri spostamenti. Matteo Messina Denaro, noto anche col soprannome di Diabolik, al momento dell’arresto non viaggiava sulla iconica Jaguar E-Type del 1961, l’auto utilizzata dal personaggio dei fumetti da cui deriva questo soprannome, o su altre vetture di lusso.

Auto Matteo Messina Denaro

Il boss Matteo Messina Denaro in fatto di auto preferiva mantenere un basso profilo e non attirare troppa attenzione su di sé, tanto che per i suoi spostamenti quotidiani ha utilizzato una vettura economica e semplice, senza troppi fronzoli o accessori appariscenti e datata, come la Fiat Bravo.

a Campobello di Mazara
La vera auto di Matteo Messina Denaro era una Alfa Romeo Giulietta

Durante la perquisizione nel suo terzo covo di vicolo San Vito a Campobello di Mazara è stata ritrovata anche un’Alfa Romeo Giulietta, acquistata personalmente da Matteo Messina Denaro ed intestata alla mamma di Andrea Bonafede, con i documenti in regola e anche assicurata fino a maggio 2023.

Fiat Bravo bianca perquisita dopo l’arresto di Matteo Messina Denaro

La Fiat Bravo, di colore bianco, sulla quale viaggiava Matteo Messina Denaro il giorno del suo arresto probabilmente era l’auto dell’autista Giovanni Luppino, l’incensurato che ha accompagnato il boss per non dare troppo nell’occhio.

Alfa Romeo Giulietta Matteo Messina Denaro

La vera auto di Matteo Messina Denaro era un’Alfa Romeo Giulietta. Il boss durante il suo arresto aveva in tasca le chiavi di quest’auto, grazie alle quali i Carabinieri sono riusciti a rintracciare l’auto che era parcheggiata in un garage, cioè vicina al terzo covoCampobello di Mazara.

Probabilmente nella mattina dell’arresto Messina Denaro con la sua auto si è recato nell’abitazione dell’autista di fiducia Giovanni Luppino, il quale poi l’ha accompagnato alla clinica Maddalena di Palermo a bordo della Fiat Bravo bianca.

Alfa Romeo Giulietta Matteo Messina Denaro
La Giulietta è stata ritrovata vicino al terzo covo di vicolo San Vito a Campobello di Mazara

La Giulietta è stata acquistata dal boss a Palermo ed intestata al suo prestanome Andrea Bonafede. Si tratta di un veicolo ex noleggio Avis Budget Italia spa Fleet co., immatricolata il 18 febbraio 2020 a Bolzano. La Giulietta è poi passata nelle mani di Fca Italy (sede di Torino), che l’ha acquistata e poi registrata il 15 dicembre 2020, rivendendola il giorno dopo al titolare di un autosalone di Palermo.

Chi è Matteo Messina Denaro

Matteo Messina Denaro è un criminale italiano, noto come il boss della mafia siciliana. È stato un membro della famiglia mafiosa di Trapani, e si ritiene che sia il capo della famiglia mafiosa dopo la morte di Salvatore Riina.

Nato a Castelvetrano in provincia di Trapani, nel 1962, Messina Denaro ha iniziato la sua carriera criminale come affiliato della famiglia mafiosa di Trapani. Ha rapidamente salito i ranghi, diventando uno dei leader della famiglia. Nel 1993, dopo l’arresto di Salvatore Riina, è stato indicato come uno dei suoi possibili successori come capo di Cosa Nostra. Messina Denaro è stato condannato all’ergastolo per numerosi delitti, tra cui l’omicidio di magistrati, funzionari pubblici e rivali mafiosi. E’ stato anche accusato di attività estorsive, traffico di droga e altri reati associati alla mafia.

Il boss Matteo Messina Denaro

A partire dall’inizio degli anni ’90 è stato ricercato dalle Forze dell’Ordine italiane e internazionali, e dichiarato latitante dal 1993. Era considerato uno dei latitanti più pericolosi d’Italia e tra i più ricercati al mondo. Nonostante sia stato in fuga per decenni, Messina Denaro è riuscito a mantenere il controllo sulla sua organizzazione criminale, e si ritiene che abbia continuato ad essere attivo nell’attività mafiosa anche durante la latitanza.

E’ importante sottolineare che la criminalità organizzata rappresenta una minaccia per la società e le istituzioni, e le attività delle organizzazioni mafiose come quella di cui Messina Denaro è un membro devono essere contrastate con ogni mezzo legale disponibile.

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