Max Mosley, la causa della morte dell’ex Presidente FIA
Max Mosley, presidente FIA dal 1993 al 2009, è morto suicida nel 2021 nella sua casa londinese, dopo che gli era stato diagnosticato un tumore allo stadio terminale.
Max Mosley, presidente FIA dal 1993 al 2009, è morto suicida il 23 maggio del 2021, con un colpo di fucile alla testa. Secondo le indagini ha messo parola fine alla sua esistenza all’età di 81 anni nella sua casa londinese, dopo che aveva scoperto di essere affetto da un male incurabile.
È stato manager in F1 duranti gli eventi tragici di Imola che hanno portato alla morte dell’indimenticato Ayrton Senna e Roland Ratzenberger.
Max Mosley causa morte
La data della morte di Max Mosley risale al 23 maggio 2021, mentre è stato trovato cadavere il 24 maggio nella sua casa di Kensington (Londra), chiuso nella sua stanza da letto. Durante il ritrovamento gli agenti della Polizia avevano trovato sulla porta un biglietto su cui era scritto “Non aprite, chiamate la polizia”, un messaggio che fin dall’inizio ha indirizzato le indagini verso l’ipotesi del suicidio.
Successivamente sul comodino al suo fianco era stato rinvenuto un altro biglietto di addio: “Non avevo altra scelta”. L’ex presidente della FIA ha deciso così di mettere fine alla sua vita dopo che gli era stato diagnosticato un tumore allo stadio terminale.
Max Mosley chi era il manager F1?
Forte di un passato da pilota e di una carriera nel mondo delle corse, Max Mosley è stato eletto presidente FIA per la prima volta nel 1993, poi nel 1997, 2001 e 2005.
Mosley durante la presidenza FIA si è battuto molto sul tema della sicurezza in F1, soprattutto a seguito degli incidenti mortali di Imola occorsi a Senna e Ratzenberger. Ha gestito anche con severità la spy story della McLaren ai danni della Ferrari del 2007 (100 milioni di dollari di multa per il team inglese), l’incidente tra Schumacher e Villeneuve a Jerez 1997 e il caso Singapore nel 2008, che ha portato alla radiazione dalla F1 di Flavio Briatore (poi riabilitato da un tribunale civile parigino).
Il suo mandato è terminato nel 2009 quando, a seguito dello scandalo sessuale causato da un video sadomaso con alcune prostitute, ha deciso di non ricandidarsi. Al suo posto fu eletto l’ex ferrarista Jean Todt, il quale nel 2021 alla guida della FIA è stato sostituito da Mohammed Bin Sulayem.
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