Benzina sintetica Porsche, inizia la produzione di e-fuel

Stiamo assistendo, soprattutto nell’ultimo periodo, a tanti cambiamenti dove il motore elettrico sta diventando protagonista della mobilità. Nonostante ciò c’è l’intento di mantenere in vita il motore termico rendendolo sempre più pulito, green e meno inquinante. Come? Alimentandolo con benzine speciali, le benzine sintetiche anche chiamate “e-fuel” ma anche e-benzina.

Benzina sintetica Porsche e-fuel

Porsche ha inaugurato una fabbrica che produce l’E-fuel, il cosiddetto carburante ecosostenibile. La Casa tedesca ha iniziato questo progetto per salvare dall’estinzione le auto a motore termico e, soprattutto, come dice Michael Steiner, membro del comitato esecutivo per la ricerca e lo sviluppo di Porsche AG, questa benzina ridurrà le emissioni di CO2 fino al 90%. Gli eCombustibili, che nella produzione utilizzano energia eolica, sono a base di acqua e anidride carbonica.

Nello stabilimento di Punta Arenas, in Cile, viene prodotta la “benzina sintetica” di Porsche. Si è raggiunto questo traguardo grazie agli studi e sviluppi di molte aziende petrolchimiche che hanno trovato la soluzione giusta per far sì che lo scoppio del cilindro provochi il minimo di CO2, così da preservare l’inquinamento.

Consorzio High Innovative Fuels

Porsche, in collaborazione con Enel, Siemens e alcune compagnie petrolifere, ha anche fondato il consorzio High Innovative Fuels, che sta realizzando un sito industriale in Cile dedicato alla produzione di idrogeno ed e-fuels, alimentato da energie rinnovabili. Tra i partner internazionali c’è anche un pezzo di Italia con Enel, oltre a Siemens Energy, Porsche e HIF, ExxonMobil, Gasco ed ENAP.

In occasione dell’inaugurazione dell’impianto cileno, i membri del comitato esecutivo di Porsche Barbara Frenkel e Michael Steiner hanno eseguito il rifornimento di una Porsche 911 con il primo carburante sintetico prodotto nel sito.

Ma perché in Cile?

L’impianto di produzione che si trova nel Sud del Cile, zona battuta da venti costanti, sfrutta l’energia eolica per produrre idrogeno dall’elettrolisi dell’acqua. Al contempo speciali aspiratori convoglieranno aria in macchine per l’estrazione di CO2.

Può essere usato in tutto il settore dei trasporti essendo praticamente uguale all’attuale benzina: dagli aerei agli autobus, dai treni alle navi. Attualmente ci sono più di 1,3 miliardi di veicoli con motori a combustione in tutto il mondo. Molti di questi saranno sulle strade per decenni a venire e gli eFuels offrono ai proprietari di auto esistenti un’alternativa quasi a zero emissioni. L’impiego di questi carburanti dovrebbe ridurre l’emissione di CO2 dei motori a combustione di circa il 90%. L’eFuel sintetico può essere trasportato proprio come i carburanti tradizionali in tutto il mondo e distribuito utilizzando l’infrastruttura esistente.

Nella fase pilota è prevista una produzione di eFuel di circa 130.000 litri all’anno. Inizialmente il carburante sarà testato in gara nella Porsche Mobil 1 Supercup e presso i Porsche Experience Center. Dopo la fase iniziale la produzione di benzina sintetica in Cile sarà di 55 milioni di litri all’anno entro il 2025. Circa due anni dopo la capacità dovrebbe aumentare a 550 milioni di litri.

Ma in materia chimica cos’è precisamente il Synfuel?

Il Synfuel è un liquido ricavato da elementi come carbone, gas naturale e anidride carbonica; viene prodotto mediante la conversione da metanolo a benzina o direttamente con la liquefazione del carbone e ha lo scopo di utilizzare nei processi produttivi energia rinnovabile. E’ una grande scoperta e un sollievo per tutti gli amanti del rifornimento a liquido, che sperano di poter continuare a sgasare senza inquinare.

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