Targa prova sui veicoli immatricolati, via libera dal Governo
Nel decreto Infrastrutture approvato nel Consiglio dei Ministri il Governo Draghi chiarisce l’uso della targa prova, che può essere utilizzata anche sui veicoli immatricolati.
Il Consiglio dei Ministri presieduto dal Premier Mario Draghi ha approvato il cosiddetto decreto Infrastrutture che introduce una serie di modifiche al Codice della Strada. Fra le misure più importanti c’è quella che riguarda la targa prova che va definitamente a chiarire l’uso sui veicoli già immatricolati.
Nel testo del decreto viene specificata l’autorizzazione alla circolazione di prova. La modifica chiarisce definitamente una questione che aveva generato molto confusione soprattutto, dopo la sentenza della Cassazione che aveva stabilito che non poteva essere apposta sui veicoli già immatricolati.
Targa prova sui veicoli immatricolati
La targa prova si può utilizzare sui veicoli immatricolati. La norma introdotta nel decreto Infrastrutture legittima una prassi comune nelle officine e negli autosaloni ma messa in discussione recentemente dalla Polizia stradale e dalla Cassazione.
La norma dunque ora specifica che: “può essere utilizzata per la circolazione su strada dei veicoli non immatricolati e di quelli già muniti della carta di circolazione o del certificato di circolazione qualora detti veicoli circolino su strada per esigenze connesse a prove tecniche, sperimentali o costruttive, dimostrazioni o trasferimenti, anche per ragioni di vendita o di allestimento”.
Risarcimento danni con targa prova
In caso di danni con la targa prova per il risarcimento ne risponde l’assicuratore. Infatti la norma introdotta dal Governo specifica che resta l’obbligo di copertura assicurativa da parte del titolare dell’autorizzazione alla circolazione di prova.
Inoltre dei danni causati dal veicolo in circolazione di prova, anche se munito della carta o del certificato di circolazione ne risponde l’assicuratore dell’autorizzazione alla circolazione di prova.
Decreto Infrastrutture, le altre modifiche al Codice della Strada
Il decreto Infrastrutture entrerà in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale ed entro i successivi 90 giorni. Oltre alla norma sulla targa prova tale provvedimento introduce nel Codice della Strada gli “stalli rosa”, cioè i parcheggi riservati per le donne in gravidanza e per le famiglie con bambini sotto i 2 anni. Aumentano anche le multe per chi sosta nei posti riservati senza autorizzazione
Saranno i Comuni a riservare i posti di sosta, a carattere permanente o temporaneo, oltre che ai veicoli adibiti al trasporto delle persone con disabilità, anche ai veicoli elettrici, quelli per il carico e lo scarico delle merci nelle ore stabilite e al trasporto scolastico. Il decreto prevede poi un rafforzamento delle sanzioni per chi occupa gli stalli rosa e altri parcheggi riservati senza essere autorizzato: ad esempio, vengono raddoppiate le multe per chi parcheggia negli spazi riservati alle persone con disabilità e la nuova sanzione sarà compresa tra 168 e 672 euro.
Nel provvedimento sono anche previsti incentivi ai Comuni per consentire la sosta gratuita alle persone con disabilità all’interno delle strisce blu nel caso lo stallo riservato risulti occupato. Multe più care sono previste infine anche per chi sosta nelle aree perdonali urbane.
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