Come risparmiare sull’assicurazione auto, proposte per pagare meno
Con il Covid per automobilisti denunciano il Codacons e Assoutenti c’è stato un danno da 3,9 miliardi di euro nel 2020. Assoutenti chiede la riforma della vigilanza delle assicurazioni, con una serie di proposte per permettere di risparmiare sulla RC Auto.
Con la pandemia da Covid-19 e le conseguenti restrizioni sugli spostamenti c’è stata una riduzione del 40% degli incidenti auto nei primi 6 mesi del 2020. Nonostante i minori sinistri le tariffe assicurative rc auto sono calate lo scorso anno solo del 5/6%.
Le associazioni di categoria Codacons e Assoutenti denunciano un danno economico agli automobilisti sul fronte dell’Rc auto pari a complessivi 3,9 miliardi di euro a causa dei divieti agli spostamenti previsti dalle misure legate all’emergenza Covid, per un totale di circa 100,8 euro ad assicurato.
Assicurazione auto automobilisti danneggiati
Per risparmiare sull’assicurazione auto Assoutenti propone di disboscare il mercato da clausole contro la legge che limitano il diritto di scelta del danneggiato, di superare l’indennizzo diretto. Un altro modo per risparmiare è quello della portabilità del certificato assicurativo come è stata adottata in Francia, come è successo per i telefonini.
Con dieci miliardi di utili nel settore RC Auto negli ultimi otto anni, un tasso di concentrazione elevatissimo delle compagnie si possono liberare le forze del mercato per consentire agli automobilisti di poter risparmiare quando sottoscrive un contratto di assicurazione auto.
Come risparmiare sull’assicurazione auto
Assoutenti ha individuato una serie di proposte per consentire agli automobilisti di poter risparmiare sull’assicurazione auto:
- Portabilità del certificato assicurativo (sul modello di quanto già accade nella telefonia), per ridurre i premi, visto l’ampio utile di cui godono le compagnie.
- Arbitro assicurativo: d’accordo con l’Istituto se gestito dall’Antitrust
- Credito di imposta o supervalutazione delle riserve per chiusura di posizioni radicate in giudizio: concedere al debitore, in questo caso le assicurazioni, un credito di imposta direttamente proporzionale all’importo da risarcire e inversamente proporzionale al livello di radicamento in giudizio con lo scopo di liberare i tribunali da centinaia di migliaia di cause civili pendenti.
- Accorciamento termini di legge e sanzioni: per le pratiche già istruite e mature per la liquidazione non vi devono essere dilazioni termini di pagamento o mancate sanzioni da parte dell’Organismo di Vigilanza.
- Eliminazione delle clausole limitative del risarcimento integrale, per evitare che la vittima di un incidente subisca indebite decurtazioni del danno.
- Misure atte ad incentivare l’introduzione di operatori esteri così da incentivare la concorrenza.
- Rottamazione del risarcimento diretto e ritorno ad un sistema di responsabilità civile pura, dove “chi rompe paga” e chi paga possa accertare con scrupolo il danno.
- Riparazioni a regola d’arte ripartendo dalla norma della Legge sulla Concorrenza che prevedeva la costituzione di un tavolo tra ANIA, Riparatori e Consumatori.
- Scatola nera: è necessario mettere mano a tutto l’impianto normativo che ne regola l’utilizzo per evitare che lo strumento, nato con finalità antifrode, venga utilizzato con finalità di pricing
- Riforma Autorità di Vigilanza: è anomalo aver passato le competenze in materia di assicurazioni alla Banca d’Italia. Occorre ripristinare il controllo del Parlamento, con rigorose procedure di selezione, nella nomina dei quadri apicali.
- Riforma del Fondo Vittime della Strada: riforma dei criteri di assegnazione delle concessioni, obbligo di rotazione, premialità nella velocità di accertamento e liquidazione.
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