Treno a levitazione magnetica, come funziona la tecnologia da 800 km/h
Napoli-Milano in 1 ora a 800 km/h! Come funzionano le tecnologie su rotaia che fanno volare i treni a sospensione magnetica utilizzate in Cina, Giappone e presto anche in Italia
Sembra uscito da una pellicola Sci-Fi eppure è tutto vero: il treno a levitazione magnetica con una tecnologia che presto farà parte delle nostre vite quotidiane. Questa soluzione permetterebbe di viaggiare su rotaia ad oltre 800 km/h! Il treno sarà guidato da remoto e in grado di coprire distanze come Napoli-Milano in un solo giro di orologio (1 ora!).
Treno a levitazione magnetica, come funziona?
Ideato nei primi anni ’10 del ‘900 dall’ingegnere americano di origine francese Emile Bachelet, il treno a levitazione magnetica, cosiddetto MagLev, è in grado di muoversi grazie all’attrito dell’aria sui binari generato dalla presenza di due cuscinetti magnetici dai poli opposti e di bobine elettrificate poste nelle pareti della guida e nel binario. Mantenere il treno sospeso in aria, seppure di pochi centimetri, non è assolutamente facile poiché entrano in gioco diverse forze da tenere in considerazione: gravitazionali, elettriche e magnetiche.
Oltre al raggiungimento di elevate velocità (parliamo di oltre 600 km/h di V/max) il punto forte del MagLev sarà la totale o quasi assenza di guasti meccanici. Questo sarà possibile grazie alla mancanza di attrito e vibrazioni generate dal movimento su rotaie, tipiche nei treni convenzionali, che spesso portano ad avere dei guasti meccanici ed anche a subire dei lunghi ritardi se questi danni subentrano durante una corsa. Con queste premesse il MagLev non solo risulterà un mezzo rapido capace di percorrere una destinazione da punto A a punto B in poco tempo, ma sarà anche un mezzo più sicuro.
Tecnologia del treno a lievitazione magnetica, 2 soluzioni
Tra i treni a levitazione magnetica troviamo i modelli ad alta velocità e a bassa velocità ed entrambi utilizzano tipologie ti movimento differente: EMS ed EDS.
- Sospensione elettromagnetica (EMS): utilizza elettromagneti convenzionali montati sull’estremità di una coppia di strutture poste sotto il treno che avvolgono i fianchi e la parte inferiore della guidovia. I magneti, attirati verso i binari laminati in ferro, sorreggono il treno. Questo sistema però è instabile, perché bisogna controllare costantemente la distanza tra il treno e il binario, che deve essere sempre di 1 cm.
- Sospensione elettrodinamica (EDS): il treno ottiene la levitazione sfruttando le polarità opposte dei magneti del veicolo e gli avvolgimenti siti sul binario, o viceversa. La forza repulsiva si sviluppa in conseguenza del movimento del veicolo e non è attiva a veicolo fermo.
Il treno a levitazione magnetica è già una realtà in Cina
Il MagLev (treno a levitazione magnetica) è già realtà in Cina, progettato dai ricercatori della Southwest Jiaotong University di Chengdu in collaborazione con China Railway Group e Crcc.
È presente sul territorio cinese, dal 2004, una linea lunga 33 chilometri che collega il centro della città di Shanghai col suo rispettivo aeroporto. Questa linea viene percorsa dal treno in 7 minuti e 20 secondi con una velocità massima di 501,5 km/h e una velocità media di 250 km/h.
Si prevede che con le nuove tecnologie ed i giusti sviluppi, si potrà viaggiare a 620 km/h fino ad arrivare ad 800 km/h. Secondo i primi calcoli, il MagLev potrebbe fare il suo debutto sul mercato mondiale entro i prossimi sei anni cambiando radicalmente le nostre vite ponendo a portata di mano distanzhe che, fino adesso, rimangono impensabili.
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