Semplificazione rifiuti auto, la direttiva europea per autodemolitori
Semplificazioni in arrivo per autodemolitori e consorzi con il recepimento della direttiva Europea 2018/849 sulla gestione dei rifiuti come parti di auto, batterie, componenti elettronici. Ma ci sarà anche un maggiore coinvolgimento di responsabilità del costruttore automobilistico
Quando il Consiglio dei Ministri si è riunito a Palazzo Chigi il 7 agosto 2020 sotto la presidenza del Presidente Giuseppe Conte ha approvato il DL AGOSTO all’interno del quale si fa riferimento anche alla direttiva europea 849/2018 riguardante la semplificazione dei rifiuti auto provenienti dalle demolizioni auto nelle attività degli autodemolitori e dai Consorzi che gestiscono rifiuti di parti di automobili.
Direttiva (UE) 2018/849 semplificazioni su veicoli fuori uso e rifiuti auto
Si tratta di una direttiva sui rifiuti auto (n°2018/849) del Parlamento e del Consiglio dove vengono apportate modifiche alle direttive 2000/53/ce (veicoli fuori uso), 2006/66/CE (pile, accumulatori e rifiuti di pile e accumulatori) e 2012/19/UE (apparecchiature elettriche ed elettroniche). Entrata in vigore il 4 luglio 2018, questa direttiva sarebbe dovuta essere recepita dagli Stati membri entro il 5 luglio 2020: è questo il motivo dell’inserimento nel DL Agosto.
Con l’applicazione della Direttiva 2018/849 dovrebbero essere ridotti gli obblighi regolamentari di enti o imprese di demolizione di piccole dimensioni con una semplificazione degli obblighi di autorizzazione e di registrazione a loro imposti.
Semplificazioni per la gestione dei rifiuti, riguarda autodemolitori e Consorzi
Fra le semplificazioni previste per autodemolitori auto e Consorzi ci sarà la soppressione degli obblighi di presentare (ogni tre anni) le relazioni sullo stato di attuazione ed altre che si possono intuire da quanto riportato.
Partendo dal fatto che l’intento della direttiva 2018/849 è di:
- prevenire e ridurre la produzione di rifiuti da veicoli fuori uso;
- garantire il reimpiego e il riciclaggio ed altre forme di recupero dei veicoli e dei veicoli fuori uso;
- assicurare una più efficiente operatività, da un punto di vista ambientale, di tutti i soggetti economici coinvolti nel ciclo di utilizzo e di trattamento degli stessi veicoli.
Con l’attuazione dell’articolo 1 saranno rese operative anche in Italia una serie di attività per raggiungere gli scopi previsti.
In linea di massima ecco le azioni che riguarderanno la gestione di rifiuti auto prodotto da autodemolitori e Consorzi:
- coordinare le disposizioni nazionali con quelle della direttiva, con particolare riferimento allo schema di responsabilità estesa del produttore;
- individuare forme di promozione e di semplificazione per il riutilizzo delle parti dei veicoli fuori uso utilizzabili come ricambio;
- rafforzare l’efficacia e l’efficienza dei sistemi di tracciabilità e di contabilità dei veicoli, dei veicoli fuori uso e dei rifiuti derivanti dal trattamento degli stessi, con particolare riferimento all’obbligo della pesatura dei veicoli fuori uso nei centri di raccolta;
- individuare misure per sviluppare o incentivare il riciclo dei rifiuti provenienti da impianti di frantumazione dotati delle migliori tecniche disponibili, finalizzando lo smaltimento o il recupero energetico ai soli rifiuti non riciclabili.
Questo processo di semplificazione rientra anche nelle strategie del governo pentastellato (Decreto Semplificazioni) con nuovi adempimenti e meno burocrazia nella gestione dei rifiuti provenienti da veicoli fuori uso, pile, accumulatori, apparecchiature elettriche ed elettroniche ma che vede anche un coinvolgimento di responsabilità per il produttore dell’auto.
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