Prestito FCA, richiesta al Governo di 6,3 miliardi
FCA Italy ha avviato una procedura con il Governo italiano per l’ottenimento di un prestito destinata esclusivamente al sostegno della filiera dell’automotive in Italia.
FCA Italia, che controlla i marchi Fiat, Alfa Romeo, Jeep, Abarth e Lancia ha avviato una procedura con il Governo italiano (il Ministero dell’Economia e Finanze – MEF, e il Ministero dello Sviluppo Economico – MISE) per l’ottenimento di una garanzia da SACE, l’agenzia italiana per il credito all’export (parte del gruppo a partecipazione statale Cassa Depositi e Prestiti S.p.A.), il tutto secondo quanto previsto dal c.d. Decreto Liquidità recentemente emanato. FCA ha avviato un dialogo con Intesa Sanpaolo, la maggiore banca italiana, per il perfezionamento di una linea di credito a tre anni, destinata esclusivamente alle attività italiane del Gruppo FCA e al sostegno della filiera dell’automotive in Italia, composta da circa 10.000 piccole e medie imprese, a seguito alla riapertura degli stabilimenti italiani, avviata a fine aprile.
Prestito a FCA per fronteggiare la crisi economica del Covid-19
A causa della crisi economica generata dall’emergenza da Covid-19 FCA ha chiesto questo prestito al Governo italiano. FCA, in una nota ufficiale spiega che in base ad un innovativo meccanismo, applicato inizialmente alla filiera automotive, tutte le erogazioni derivanti dalla linea di credito sarebbero gestite attraverso conti correnti dedicati, accesi con Intesa San Paolo al solo scopo di supportare la gestione operativa dei pagamenti alla filiera italiana dei fornitori, sostenendone i livelli di liquidità e garantendo al contempo la ripartenza delle produzioni e gli investimenti negli impianti italiani.
In base alle disposizioni del Decreto Liquidità l’ammontare della linea di credito dovrebbe essere pari al 25% del fatturato consolidato delle società industriali del gruppo FCA in Italia e cioè fino a € 6,3 miliardi.
Accordo per fa ripartire un’azienda Italiana
L’accordo riconoscerebbe il ruolo del settore automobilistico nazionale, di cui FCA, insieme ai fornitori e ai partner è il fulcro, nella ripartenza del sistema industriale italiano. Tale posizionamento sarà rafforzato nei prossimi anni dall’ampio piano di investimenti già presentato e confermato come testimoniano i recenti avvii della produzione dei nuovi modelli Fiat 500 elettrica a Torino e Jeep Renegade e Compass PHEV a Melfi.
Nel suo complesso il comparto dell’automotive è un settore chiave dell’industria italiana: e lo è sia per rilevanza che per struttura. Da solo equivale a circa il 6,2% del Pil italiano e da occupazione a circa il 7% dell’intero settore manifatturiero.
L’ecosistema automobilistico italiano rappresenta uno dei punti di forza, riconosciuto a livello mondiale, del Paese, oltre a essere uno dei maggiori bacini di know-how specializzato a livello industriale e commerciale in Europa. Questo comparto determina i maggiori investimenti in ricerca e innovazione del Paese.
Prestito FCA per salvaguardare posti di lavoro
FCA è la più grande società industriale in Italia, che impiega in maniera diretta 55.000 persone in 16 stabilimenti produttivi e 26 poli dedicati alla Ricerca e Sviluppo. Inoltre, più di 200.000 posti di lavoro nelle 5.500 società fornitrici italiane altamente specializzate, sono direttamente legati al successo della continuità operativa della Società.
Altri 120.000 posti di lavoro in 12.000 imprese di tutte le dimensioni sono coinvolti nei concessionari e nell’assistenza ai clienti a supporto dell’industria automobilistica italiana. Inoltre, il 40% del fatturato annuale dal settore italiano della componentistica automotive – pari a 50 miliardi di euro – deriva dalle commesse di FCA.
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