Renault 16 la prima auto familiare della losanga
La Renault 16 è stata la prima auto familiare presentata nel 1965 e votata auto dell’anno nel 1966, premiata per le numerose innovazioni proposte volte alla praticità.
La Renault 16 nel 1965 è stata la prima berlina con il portellone, ovvero un’auto familiare. Si è distinta anche per i suoi tre finestrini per lato, e i sedili configurabili in numerose posizioni, così da fornire un’inedita polivalenza d’uso tale da rendere la mitica R16 “la prima auto da vivere” ovvero adatta a una società̀ in piena trasformazione.
Grazie al portellone posteriore, offriva una versatilità inedita per l’epoca. La silhouette originale di questa berlina ha conquistato le famiglie in cerca di un’affermazione sociale in pieno boom delle nascite e affermazione economica. La R16 ha anche lasciato un segno nel tempo per la modernità e l’avanguardia che ha sempre contraddistinto le proposte tecnologiche di Renault.
La nascita dell’auto familiare Renault
La storia dell’auto familiare di Renault inizia oltre cinquantanni fa in Francia durante il boom del dopoguerra. Nel 1958 era necessario rinnovare la Frégate che non aveva ottenuto i risultati sperati. Pierre Dreyfus, Presidente della Régie, era convinto che fosse necessario proporre anche un’ammiraglia in gamma ma capace di differenziarsi dalla concorrenza.
“Dobbiamo noi stessi interpretarci diversamente. Un’auto non deve più essere quattro sedili e un bagagliaio, essa deve essere piuttosto un unico volume” queste furono le parole pronunciate dal Presidente della Renault. Così l’ingegnere e designer Gaston Juchet, si mise all’opera sul progetto 115 che diede vita alla Renault 16.
Il design venne approvato da Pierre Dreyfus assicurando che la vettura sarebbe diventata “l’auto delle famiglie attratte dalla modernità della società del consumismo”. Progettazione e fabbricazione procederanno di paro passo, adottando il metodo giapponese dell’ingegneria simultanea.
Renault 16 una familiare auto dell’anno 1966
La Renault 16 fu mostrata al Salone di Ginevra del 1965 presentandosi come un prodotto completamente nuovo e innovativo, una auto familiare. Infatti, il design era inedito: due volumi con un portellone posteriore per accedere al portabagagli. La Renault 16 coniugava la praticità a una linea elegante da limousine, riprendendo il principio che determinò il successo della pratica Renault 4, ovvero essere un’auto da vivere.
In linea con le aspettative del pubblico, incontra anche il favore dei giornalisti che la premiano come auto dell’Auto dell’Anno 1966, risultato notevole perché si posizionò con 98 punti, davanti alla Rolls-Royce Silver Shadow ed alla Oldsmobile Toronado.
Auto familiare che unisce eleganza e praticità
Adottando soluzioni proposte sui veicoli commerciali, Renault 16 è molto versatile, si tratta di un’auto familiare che unisce eleganza e praticità. Inizialmente per il progetto 115 si era partiti da una motore 6 cilindri 2.2 litri, ma per ridurre i costi si optò di sacrificare due cilindri così da ottenere il noto propulsore 1.500 cc Renault capostipite della cosiddetta serie Axx.
Il volume di carico del bagagliaio va da 346 a 1.200 litri, grazie al sedile posteriore scorrevole, ribaltabile e amovibile consentendo una mobilità dei sedili in ben 7 posizioni.
Questi si possono posizionare ad esempio in “posizione mamma” si può bloccare un seggiolino tra il sedile anteriore destro e il divano posteriore, anticipando il tema della sicurezza per i bambini, oppure si ha la possibilità di abbattere completamente gli anteriori al fine di avere due letti. Soluzioni pratiche e inedite che la differenziavano dalla concorrenza delle 1.500 cc dell’epoca.
Soluzioni tecniche all’avanguardia
La Renault 16 era una vettura all’avanguardia per le sue soluzioni tecniche. Innanzitutto il sistema di riscaldamento e ventilazione era stato completamente riprogettato, ispirato direttamente agli impianti tecnologici installati negli appartamenti dell’epoca.
Per la prima volta in Europa, la R16 è equipaggiata con un alternatore, al posto della dinamo, che consente di stare fermi nel traffico con proiettori e tergicristalli accesi senza che si scarichi la batteria. L’auto era facile e sicura da guidare, grazie alle sospensioni indipendenti e la trazione anteriore, prima Renault di fascia medio-alta a proporla con l’installazione del motore in posizione centrale anteriore.
Il monoblocco di quest’ultimo, così come la testata e il cambio, erano fabbricati in alluminio pressofuso. Con la presentazione alla kermesse ginevrina del 1968 della versione più potente TS (Turismo Sportivo) con motore di 1.565 cc da 83 CV di potenza massima, arrivarono equipaggiamenti innovativi di serie. Lo sbrina lunotto posteriore, i fari fendinebbia con lampadine allo iodio, i tergicristalli a due velocità con quattro getti, nuova plancia strumenti con contagiri, il retrovisore interno regolabile sulla posizione giorno o notte, gli alzacristalli elettrici anteriori, il tetto apribile e i rivestimenti in pelle oltre a un impianto frenante potenziato con il servofreno.
Al Salone di Ginevra del 1969 debuttò la Renault 16 TA dotata di un cambio automatico a 3 marce con convertitore di coppia, il primo montato su una vettura francese di serie. Nel settembre di quell’anno furono introdotte le luci di retromarcia. Ricche e generose, le dotazioni della Renault 16 erano valorizzanti. Un nuovo modo di vivere l’auto stava entrando prepotentemente nella società del consumo di massa.
Renault 16 TX l’ultima evoluzione
Prodotta tra il 1973 e il gennaio 1980 la R16 TX sancì anche la fine della produzione del modello. L’ultima evoluzione della Renault 16 era equipaggiata con motore 1.647 cc da 93 CV con cambio a 5 marce, in grado di raggiungere la velocità massima di 175 km/h.
La Renault 16 in allestimento TX offriva oltre ai cerchi in lega e l’alettoncino sopra il lunotto, anche la chiusura centralizzata, parabrezza stratificato e le cinture di sicurezza avvolgibili di serie, caratteristiche innovative per l’epoca, particolarmente apprezzate dai proprietari della Renault 16.
A fine carriera furono prodotte in totale 1.851.502 R16, costruite principalmente nello stabilimento di Sandouville, realizzato appositamente in Normandia.
Scheda tecnica Renault 16
Motore: anteriore, trasversale, 4 cilindri in linea, alesaggio x corsa 76 x 81 mm, cilindrata 1.470 cc, potenza massima 55 cv a 5.000 g/m, coppia massima 106 Nm a 2.800 g/m, rapporto di compressione 8,6:1, un albero a camme laterale, distribuzione con 2 valvole per cilindro; alimentazione con carburatore Solex C35 DISA.
Trasmissione: Ruote motrici anteriori; frizione monodisco a secco, comando meccanico, cambio meccanico a 4 rapporti: I) 3.61:1; II) 2.25:1; III) 1.48:1; IV) 1.03:1; rapporto finale al ponte 3.778:1.
Sospensioni: Anteriori indipendenti a triangoli sovrapposti, molle elicoidali, ammortizzatori idraulici, barra antirollio; Posteriori indipendenti con bracci longitudinali, barre di torsione, ammortizzatori idraulici.
Freni: ant. a disco 249 mm e post. a tamburo 228.6 mm
Ruote: cerchi in lega 4,5X14”, pneumatici 145/90 R14
Dimensioni e pesi: lungh. 4.230 mm, largh. 1.650 mm, alt. 1.450 mm; peso in ordine di marcia 980 kg
Prestazioni: velocità max 142 km/h, accelerazione 0-100 km/h
18 s, rapp. peso/potenza 17,81 Kg/Cv
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