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Con Domenico Chianese sull’ecologia Ford

Con Domenico Chianese Presidente e Amministratore Delegato Ford Italia

La gamma Ford ha subìto una bella scossa: nelle prospettive del colosso americano, infatti, l’opzione elettrica sta assumendo un’importanza sempre maggiore, come testimonia l’inedita soluzione presentata a inizio gennaio al CES di Las Vegas. Parliamo della C-Max Solar Energi Concept, dotata di una batteria di pannelli solari che ne ricopre interamente la superficie del tetto, permettendo di accumulare in una sola giornata circa 8 kW, la stessa quantità di elettricità ottenuta in circa 4 ore con una ricarica tradizionale. E anche nel nostro paese, come spiega Domenico Chianese, Presidente e Ad di Ford Italia, la proposta a zero emissioni si è già arricchita di modelli decisamente interessanti, a iniziare dalla Focus Electric.

Perché tanta enfasi su questo modello?
“L’arrivo della Focus Electric in Italia è il primo passo verso una vera mobilità alternativa eco-sostenibile. Un passo importante, visto che questa versione ha il vantaggio di essere elettrica, ma è anche una Focus al cento per cento. Insomma, per il cliente non c’é nessun compromesso in termini di prodotto”.

È noto che le vetture a zero emissioni impongono certe limitazioni in termini di fruibilità…
“Nel caso della Electric non direi: è una vettura con un’autonomia di 160 km, un motore di 145 CV con 250 Nm di coppia massima, le batterie al litio si possono ricaricare in sole 3 ore e lo spazio a disposizione è quello di una normale Focus. Insomma, è una vettura estremamente utilizzabile”.

Non temete che, alla luce della situazione attuale del mercato italiano, il listino della Electric ne limiti un po’ le potenzialità commerciali?
“Credo che si debbano fare bene i conti: il prezzo della Focus Electric è di 39.900 euro, ma nel nostro caso le batterie non sono a noleggio. E poi il risparmio offerto da questo modello è tangibile: percorrendo 10 mila km l’anno, in 5 anni si spendono circa 5 mila euro in carburante, mentre la spesa con la nostra elettrica è di circa mille euro. Senza contare i vantaggi legati all’accesso in centro in alcune grandi città, oppure alla possibilità di non pagare i parcheggi in città come Roma”.

Quali obiettivi vi date?
“Guardiamo agli Stati Uniti, dove  la crescita delle motorizzazioni Ford elettriche è stata davvero positiva: in quel segmento i nostri modelli rappresentano circa il 15% dei volumi. Negli USA l’opzione elettrica non è una motorizzazione di nicchia e Ford oggi è per vendite il secondo marchio di vetture elettrificate: continuiamo a investire e a credere in questa soluzione. In Europa siamo partiti direttamente da una versione totalmente elettrica come la Focus, è già arrivata la Mondeo Hybrid, arriverà anche la C-Max Energi plug-in. Presto capiremo qual è l’atteggiamento del mercato”.

Ciò significa che alla fine, a conti fatti, potreste anche scegliere di abbandonare la soluzione “full electric”?
“L’elettrico “puro” è una soluzione estrema, ma in mezzo ci sono altre opzioni. Come ogni gruppo anche in casa Ford offriamo numerose alternative ai nostri clienti: abbiamo i premiatissimi motori Ecoboost, i diesel “puliti” e c’è l’ibrido. Il vero nodo è un altro…”.

E quale?
“Ford, come altri grandi gruppi, ha fatto un forte investimento, ma se si vuole che questo tipo di mobilità raggiunga percentuali interessanti serve anche un intervento del Governo in termini di incentivi all’acquisto e infrastrutture, come le colonnine di ricarica. Le Case da sole non possono raggiungere questo obiettivo”.






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