INCIDENTE MORTALE TROFEO LAMBORGHINI, I RESPONSABILI
L’incidente in partenza avvenuto il 30 giugno del 2013 nel Super Trofeo Blancpain Lamborghini sulla pista francese di Paul Ricard di Le Castellet, dove morì il pilota italiano Andrea Mamè al volante di una Lamborghini Gallardo Super Trofeo, ora ha un responsabile: il direttore di gara. Questa è la conclusione del Gip di Bologna Rossella Materia, che oltre al direttore di gara (che non provvedeva a dare correttamente il segnale di partenza) ha citato nella causa civile anche “Automobili Lamborghini spa”, in qualità di organizzatore dell’evento.
DINAMICA – L’incidente mortale è accaduto al primo giro di Gara 1 del Super Trofeo Blancpain Lamborghini, corsa riservata ai modelli Gallardo. Dopo la partenza ci fu un tamponamento a catena, dove rimasero coinvolte 5 auto tra cui quella dello sfortunato Andrea Mamè. La Gallardo del pilota milanese andò a sbattere frontalmente contro le barriere di protezione, per lui non ci fu nulla da fare per le gravi ferite riportate, nonostante il tempestivo intervento dei soccorsi in pista.
INDAGINI – Secondo il Gip vista l’alta velocità delle macchine, la partenza di quella gara non doveva essere lanciata perché in quella situazione mancavano tutte le norme di sicurezza necessarie. Il Commissario di gara dunque doveva dare l’ordine di ritardare la partenza in modo da consentire il riallineamento delle vetture stesse. Proprio l’alta velocità in partenza fu la causa principale del tamponamento a catena che causò l’uscita di pista della Gallardo di Andrea Mamè e la sua successiva morte.