Produzione di ventilatori polmonari e mascherine dalle fabbriche auto
Il mondo dell’auto si è mobilitato per contribuire alla cura dei malati e prevenire il contagio da Coronavirus Covid-19: si producono respiratori e dispositivi di protezione individuali sanitari dalle fabbriche del Gruppo PSA, Peugeot, Citroen, DS, Opel, Ford, Tesla, Seat, Mercedes, Renault, Skoda e DR
Arrivano ventilatori polmonari per curare i malati da Coronavirus Covid-19 colpiti dalla polmonite di Whan ed i dispositivi di protezione individuale, le tanto ricercate mascherine, per arginare il contagio. Il mondo dell’auto entra in campo per combattere la pandemia globale e molti brand hanno deciso di mettere in produzione ventilatori polmonari da donare gratuitamente alle strutture sanitarie impegnate nella lotta al virus e mascherine per tutti.
Produzione ventilatori polmonari dalle fabbriche auto
Con le fabbriche auto ferme in quasi tutto il mondo alcuni costruttori di auto hanno deciso così di iniziare a produrre ventilatori polmonari sfruttando la tecnologia impiegata nelle fabbriche auto con la quale anche dispositivi di protezione individuale sanitari: FCA (Fiat, Alfa Romeo, Abarth, Jeep e Lancia) e Ferrari in Italia, Groupe PSA in Francia, DR in Italia ad Isernia, Seat in Spagna a Martorell, Ford e Tesla negli Stati Uniti e Mercedes-Benz con l’aiuto della sua tecnologia di stampaggio 3D.
Respiratori e mascherine Renault prodotte con la stampa 3D
In Spagna, 120 dipendenti del Gruppo Renault hanno creato il movimento “Renault al rescate” (Renault alla riscossa). È stata, così, realizzata una catena di solidarietà per produrre mascherine con l’uso di stampanti 3D. In soli quattro giorni, sono più di 4.000 le mascherine distribuite agli ospedali e alle case di riposo per anziani a Valladolid, Palencia, Malaga e Jerez. Da allora, un’iniziativa simile è stata lanciata anche dai team Renault in Brasile.
Il Creative LAB del reparto ingegneria in Brasile produce le mascherine per i servizi sanitari usando stampanti 3D. In Algeria, grazie alle stampanti 3D sono state prodotte valvole respiratorie per l’ospedale di Oran ed è stato donato un kit di 400 mascherine FFP3 /guanti/occhiali.
Le stampanti 3D danno un valido contributo anche in Francia: l’Ospedale Mignot di Versailles ha ricevuto una ventina di prototipi di visiere di protezione prodotte con questi strumenti professionali. Con il supporto dei suoi collaboratori, il Gruppo Renault ha prodotto 30.000 visiere di protezione nel giro di una settimana per lottare contro la pandemia nel mondo.
Lo stabilimento Alpine di Dieppe (Francia), la cui produzione è stata sospesa dal 16 marzo, ha donato 300 mascherine e 1.000 paia di guanti a vari servizi ospedalieri della regione: l’ospedale di Dieppe, il centro ospedaliero Henri Becquerel di Rouen, il personale infermieristico di Offranville e la Croce Rossa locale. Alpine ha ulteriormente incrementato il suo sostegno anche con la progettazione di visiere di protezione con stampanti 3D.
Ventilatori polmonari Siare, prodotti da FCA (Fiat, Alfa Romeo, Abarth, Jeep e Lancia) e Ferrari
FCA (Fiat, Alfa Romeo, Abarth, Jeep e Lancia), con il supporto della holding Exor della famiglia Agnelli e Ferrari, ha unito le forze con il gruppo internazionale Siare Engineering situato vicino a Bologna, per fornire risorse aggiuntive e know-how per contribuire ad aumentare la sua produzione di ventilatori polmonari.
Il team di FCA Manufacturing Engineering, che lavora nello stabilimento del Gruppo a Cento, dove vengono prodotti motori ad alte prestazioni, ha prodotto il primo gruppo di elettrovalvole, ovvero il “cuore” pulsante dei ventilatori necessari per curare i malati di Coronavirus.
Parallelamente, è stata analizzata la gestione dell’ampliamento produttivo nei laboratori della Siare Engineering con l’inserimento delle elettrovalvole provenienti da Cento.
Ventilatori polmonari Ferrari prodotti a Maranello
Ferrari, fra le sue iniziative a sostegno dell’assistenza sanitaria per il Coronavirus, ha avviato all’interno dello stabilimento di Maranello la produzione di valvole per respiratori polmonari e raccordi per maschere di protezione. La produzione di questi componenti termoplastici si avvale della tecnologia di manifattura additiva all’interno del reparto dove abitualmente si costruiscono i prototipi delle vetture.
Alcune valvole sono state sviluppate dalla Mares, azienda produttrice di attrezzatura subacquea, su misura delle loro maschere per creare così dispositivi d’emergenza utili per i pazienti affetti da crisi respiratorie.
La logistica del progetto è stata curata da Nuovamacut Gruppo TeamSystem, che ha facilitato inoltre la ricerca delle diverse aziende che hanno contribuito al successo del progetto. Altri raccordi sono destinati a Solid Energy, che li impiega per trasformare le maschere da snorkeling Decathlon in ausili a protezione del personale sanitario esposto al contagio.
I dispositivi prodotti dalla Ferrari, vengono distribuiti con il coordinamento della Protezione Civile, a diversi ospedali italiani fra cui quelli di Bergamo, Genova, Modena e Sassuolo, oltre che agli operatori sanitari della città di Medicina.
Respiratori polmonari Air Liquide prodotti da Groupe PSA (Peugeot, Citroën, DS, Opel)
Groupe PSA in Francia, insieme ad gruppo di società industriali francesi guidate da Air Liquide, ha convertito la sua produzione in modo da fornire 10.000 respiratori in 50 giorni, tra l’inizio di aprile e metà maggio. Air Liquide, Groupe PSA, Schneider Electric e Valeo infatti hanno istituito una Task Force composta da circa 30 esperti di acquisto e industrializzazione, con lo scopo di definire un piano d’azione per aumentare la produzione di respiratori Air Liquide Medical Systems, referenziati già da un gran numero di ospedali in Francia e all’estero.
Groupe PSA in particolare sta contribuendo direttamente ad aumentare il potenziale di produzione con la creazione di un laboratorio specifico nella sua fabbrica di Poissy con oltre cinquanta dipendenti volontari.
Ventilatori polmonari in produzione nella fabbrica dove nasce la Seat Leon
La Seat, sulla linea dove viene prodotta solitamente la Leon, ha deciso di produrre ventilatori polmonari sfruttando componenti utilizzati solitamente per la produzione dei tergicristalli come i motorini ed altri componenti nello stabilimento di Martorell in Spagna.
Ventilatori polmonari prodotti da Ford e Teska in Americo
In America la Ford ha intrapreso un progetto simile, in collaborazione con la GE Healthcare. L’Ovale Blu costruisce ventilatori polmonari sulla base di un progetto della piccola società biomedicale Airon, con l’obiettivo di realizzare 50 mila esemplari entro 100 giorni.
Il ventilatore polmonare costruito da Ford per curare i pazienti affetti da Coronavirus Covid -19 sfrutta la pressione dell’aria senza la necessità di un collegamento elettrico e presenta caratteristiche che ne consentono un assemblaggio estremamente rapido.
Negli Stati Uniti è scesa in campo anche la Tesla che per voce di Elon Musk ha annunciato l’avvio delle consegne gratuite di 1.255 dispositivi acquistati in Cina, destinati agli ospedali di New York.
Tesla ha anche in programma di distribuire 250 mila mascherine e di produrre ventilatori polmonari grazie a una collaborazione con la multinazionale irlandese Medtronic, nella Gigafactory 2 di Buffalo, alle porte di New York.
Mercedes-Benz e la stampa 3D per la cura del Coronavirus
Anche Mercedes-Benz è scesa in campo per combattere l’emergenza Covid-19 producendo apparecchiature mediche attraverso l’aiuto di stampanti 3D, che sono in grado di produrre prodotti singoli componenti necessari per la cura del Coronavirus.
Mercedes-Benz utilizza già le macchine da stampa 3D per produrre ogni anno fino a 150.000 componenti in plastica e metallo. Questa capacità può ora essere pienamente utilizzata per scopi medici, rendendo disponibili tutti i processi di stampa 3D comuni: stereolitografia (SLA), Selective Laser Sintering (SLS) e Fused Deposition Modelling (FDM) a Selective Laser Melting (SLM).
Produzione mascherine da Skoda per l’Italia
Sul fronte dei dispositivi di protezione individuale Skoda nel suo centro di sviluppo di Česana, solitamente impegnato nella modellazione e sviluppo di prototipi, ha messo a punto un processo di stampa in 3D di respiratori di categoria FFP3, che identifica il più alto livello di protezione. Grazie al filtro sostituibile, queste mascherine possono essere riutilizzate più volte.
Dopo lo sviluppo e la successiva certificazione, la produzione di questi dispositivi sta procedendo a pieno ritmo, con una produzione attuale di circa 60 respiratori al giorno. Alcuni esemplari di respiratori in stampa 3D insieme a oltre 10.000 tute protettive sono stati inviati dal Governo della Repubblica Ceca all’Italia.
Mascherine e visiere protettive da Lamborghini per l’Ospedale di Bologna
In Italia Lamborghini sta convertendo i reparti del suo impianto di produzione di auto super sportive a Sant’Agata Bolognese per produrre maschere chirurgiche e scudi protettivi in plexiglass. Le maschere saranno donate all’ospedale Sant’Orsola-Malpighi di Bologna.
La produzione delle mascherina è affidata al personale della selleria che produce interni e personalizzazioni speciali per le auto Lamborghini, producendo 1.000 maschere al giorno. Gli schermi medici sono realizzati in 200 unità al giorno, utilizzando stampanti 3D all’interno dell’impianto di produzione in fibra di carbonio e del dipartimento di Ricerca e Sviluppo.
Oltre al Gruppo PSA, Peugeot, Citroen, DS, Opel, Ford, Tesla, Seat e Mercedes che si stanno dando da fare con aiuti concreti anche altri costruttori si sono attivati come la DR di Isernia in Italia
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