Coronavirus, continua la chiusura di fabbriche auto in Europa e America
Emergenza Coronavirus, si ferma la produzione di auto non solo in Italia ma in tutta Europa e America. Ferme le attività in Francia, Germania, Regno Unito, Spagna, Portogallo, Slovacchia, Repubblica Ceca, Polonia e Turchia. Donald Trump promette aiuti alle case automobilistiche in America.
Chiusura fabbriche non solo in Italia. L’emergenza Coronavirus Covid-19 sta costringendo i costruttori di auto e la filiera produttrice di componenti a decisioni drastiche come la chiusura totale degli impianti di produzione per i disagi e soprattutto le difficoltà a garantire adeguate misure di prevenzione a tutto il personale non solo in Italia ma in tutta Europa e America.
Coronavirus, chiusura e aiuti alle fabbriche auto in America da Trump
In America la Motor & Equipment Manufacturers Association, l’associazione dei produttori di componenti auto al Congresso di attivare un programma di sovvenzioni per preservare i lavori di produzione.
Pronta la risposta del Presidente Donald Trump che si è dimostrato vicino ed attendo all’industria automobilistica con l’impegno a ridurre l’impatto del Coronavirus: “Mi prenderò cura dell’industria automobilistica“.
Dal giorno 20 marzo sono diversi gli impianti automobilistici a causa di COVID-19. Toyota, Tesla, Ford VW, Bentley e JRL chiuderanno gli impianti a partire da oggi e rimarranno chiusi fino al 5 aprile.
La Pennsylvania ha ordinato di chiudere per tutto lo stato gli showroom delle concessionarie: Governer Tom Wolf ha dichiarato che dovrebbero essere chiuse tutte le attività dove non è possibile garantire un giusto isolamento tra le persone, mentre i reparti di assistenza, riparazione e parti possono rimanere aperti.
Dalla BMW è arrivato sostegno ed assistenza alla propria rete di concessionari con un piano di incentivi finanziari, obiettivi ribassati e sgravio sui pagamenti. In America anche altre case automobilistiche, come Mercedes-Benz e Nissan, hanno rilasciato piani di aiuto e sostegno simili per le proprie retti di vendita.
Coronavirus chiusura fabbriche Mazda in Giappone, Messico e Thailandia
Dal 28 marzo al 30 aprile, Mazda ha sospeso la produzione per 13 giorni e attiva solo i turni diurni per otto giorni negli stabilimenti di Hiroshima e di Hofu in Giappone. Per quanto riguarda gli impianti non asiatici, Mazda de Mexico Vehicle Operation, il sito produttivo in Messico, ha chiuso per circa dieci giorni a partire dal 25 marzo e AutoAlliance Co. Ltd., lo stabilimento in Thailandia, ha sospeso la produzione per un periodo analogo a partire dal 30 marzo.
Chiusura fabbriche e siti produttivi FCA e Maserati in Italia ed Europa
Fiat, Alfa Romeo, Jeep e Maserati non sono le uniche aziende italiane ad aver interrotto la propria produzione a causa del Coronavirus. Anche Ferrari e Lamborghini hanno chiuso i propri impianti di Maranello e Sant’Agata Bolognese.
In Italia gli impianti FCA chiusi per Coronavirus sono quelli di Melfi, G. Vico (Pomigliano), Cassino, Carrozzerie Mirafiori, Grugliasco e Modena. Nel resto d’Europa FCA ha chiuso i siti in Serbia di Kragujevac e in Polonia di Tychy.
Ferrari e Lamborghini sospendono la produzione e chiudono le linee
FCA Italy e Maserati hanno chiuso gli impianti in Italia ed in Europa. Le attività dovrebbero riprendere gradualmente dopo il 3 maggio.
Per il lavoro d’ufficio è stato avviato il lavoro in remoto (“Smart Working”), che limitando gli spostamenti permette di lavorare a casa con una sicurezza maggiore. E durante questo stop dei siti produttivi in FCA colgono l’occasione per le revisioni dei processi di produzione e controllo qualità.
Coronavirus europa, chiudono le fabbriche PSA
In europa tante altre chiusure: anche Groupe PSA ha annunciato la chiusura dei 15 stabilimenti.
Scania chiude ma sposta gli operai in Francia, Paesi Bassi e Svezia
Scania ha fermato la produzione nella maggior parte dei propri impianti produttivi d’Europa a partire da mercoledì 25 marzo per la mancanza di componenti: la previsione è di riprendere la produzione entro due settimane. Nel frattempo il personale degli stabilimenti chiusi è impiegato negli stabilimenti del gruppo in Svezia, nei Paesi Bassi e in Francia. Continuano le attività industriali in America Latina che rappresenta circa un quinto del volume di produzione dell’azienda
Chiusura fabbriche in Francia, Germania, Regno Unito, Spagna, Portogallo, Slovacchia, Repubblica Ceca, Polonia e Turchia
Anche Volkswagen ha optato per la chiusura dell’impianto di Pamplona che produce T-Cross e la Polo mentre Seat ha chiuso il sito di Martorell vicino Barcellona. In Portogallo VW ha ridotto la produzione giornaliera, nel sito dove sono stati messi in quarantena 7 lavoratori, la stessa sorte di altri 5 dipendenti della fabbrica di Kassel in Germania.
La riapertura degli impianti produttivi Volkswagen in Germania, Portogallo, Spagna, Russia, Sudafrica, Nord e Sud America è in programma il 27 aprile. Nel corso del mese di maggio, la produzione riprende in Sudafrica, Argentina, Brasile e Messico.
Si è fermata anche la produzione anche in Slovacchia nelle fabbriche dove escono Audi Q7, Volkswagen Touareg, Up, Skoda Citigo, Seat Mii, Porsche Cayenne.
Chiusura fabbriche auto in Germania
Porsche ha annunciato la chiusura dal 21 marzo 2020 dello stabilimento principale di Zuffenhausen e l’unità produttiva di Lipsia per un periodo iniziale di due settimane. Al tempo stesso, Porsche si prepara ad affrontare un calo della domanda e, con questa decisione, intende tutelare la propria solidità finanziaria. Lo stabilimento principale di Zuffenhausen e l’unità produttiva di Lipsia chiuderanno dunque i battenti a partire da sabato prossimo (21 marzo 2020). Queste misure sono state adottate come parte di un regolare processo e in accordo con i rappresentanti sindacali degli stabilimenti.
Ford ha sospeso la propria produzione fino al 4 maggio nello stabilimento di Colonia e Saarlouis in Germania, insieme allo stabilimento Craiova in Romania. Queste chiusure arrivano dopo quella del sito di assemblaggio e motori Ford a Valencia in Spagna, dopo che tre lavoratori sono risultati positivi al Coronavirus.
Anche il Gruppo Daimler ha deciso di sospendere la maggior parte della sua produzione in Europa per almeno due settimane. La sospensione riguarda gli impianti di auto, furgoni e veicoli commerciali di Daimler in Europa.
In Francia la Renault ha mandato a casa 18.000 operai ed ha fermato le attività in 12 siti di produzione. Così anche Nissan che a metà marzo ha fermato la produzione in Europa nel sito di Sunderland.
Jaguar Land Rover ha sospeso temporaneamente la produzione negli stabilimenti del Regno Unito, con la speranza di riprendere il 20 aprile. Restano operativi gli impianti Jaguar Land Rover in Brasile ed India.
Anche Toyota ha deciso la sospensione progressiva della sua produzione di veicoli, motori e trasmissioni negli stabilimenti Europei, a partire dal 18 marzo. Gli stabilimenti coinvolti sono: Onnaing in Francia, Burnaston e Deeside nel Regno Unito, Kolin in Repubblica Ceca, Walbrzych e Jelcz-Laskowice in Polonia e Sakarya in Turchia.
Fabbriche chiuse in italia non solo auto
In Italia non hanno solo chiuso le fabbriche di FCA, Maserati e Ferrari ma lo stop è arrivato anche per altre aziende del settore automotive.
Fabbriche chiuse di Marelli, che ha disposto la sospensione delle attività produttive in Italia fino al 27 marzo e nella maggior parte dei propri stabilimenti europei.
Chiusa anche la Brembo (a Bergamo fino al 22 marzo) e la Pirelli che ha deciso di rallentare la produzione di pneumatici nello stabilimento di Settimo Torinese dopo la notizia di un caso positivo ai test sul Covid-19 tra i dipendenti dello stabilimento piemontese.
Alla fine ha prevalso il buon senso e la scelta proposta da Anfia che consigliava la chiusura delle fabbriche auto non solo italiane.
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