UNA MASERATI FINISCE NEL TEVERE
Una Maserati nel Tevere? Trovata pubblicitaria, finzione o sketch cinematografico? Forse un po’ di tutto questo. Una insolita Maserati Biturbo del 1980 anfibia, con tanto di bandiera tricolore che svetta dal tettino e motore Mercury sul bagagliaio, ha attraversato il Tevere come fosse su un set cinematografico o in uno spot pubblicitario. Autore dell’ inedita impresa è stato Marco Amoretti, 39 anni e di professione avventuriero, che dopo essere partito il 5 agosto da La Spezia, ha tentato di raggiungere Venezia in tempo per il Festival del Cinema, viaggiando con la sua Maserati resa anfibia grazie ad una imbottitura di poliuretano espanso e definita dalle varie capitanerie di porto come “Natante da diporto sperimentale”.
La meta non è stata raggiunta, visto che la Mostra del Cinema si è conclusa prima dell’approdo, ma di sicuro Amoretti ritenterà alla prossima Biennale, forte anche dell’effetto mediatico raggiunto con la sua Maserati galleggiante. Intanto però si è guadagnato, oltre all’onore delle cronache, l’ennesima diffida a navigare e ormeggiare in banchina l’insolita imbarcazione ed è stato invitato a presentarsi negli uffici della Polizia Fluviale, avendo già ricevuto un analogo provvedimento da diverse capitanerie di Porto italiane.
Una Maserati sul Tevere per una nobile causa: trovare i fondi per realizzare un documentario sull’impresa del 1999, quando Marco Amoretti insieme a due fratelli ed un amico, portarono a termine la prima traversata in automobile dell’Atlantico. Era il sogno del padre che purtroppo venne a mancare in quei giorni a casa di un male incurabile. Il film documentario dovrebbe intitolarsi “Inseguendo un sogno nell’Oceano”.