Treno deragliato Frecciarossa, le cause [foto e video]
Il deragliamento del Frecciarossa Milano-Salerno potrebbe essere stato causato dallo scambio difettoso prodotto dalla società francese Alstom, su un tratto in cui il treno andava 290 km/h.
Brutto incidente sulla Linea Alta Velocità Milano-Salerno, alle ore 5.34 di giovedì 6 febbraio 2020, a Livagra nel comune di Lodi, è deragliato il treno Frecciarossa 9595. Nell’incidente ferroviario hanno perso la vita i due macchinisti e sono rimasti feriti almeno 30 persone.
Il treno, che raggiunge una velocità massima che supera i 300 km/h, era partito dalla Stazione Centrale di Milano alle 5.10 con 33 persone a bordo (28 passeggeri e 5 addetti),
Treno deragliato Frecciarossa, si indaga sulle causa
Secondo quanto riportato dall’Ansa il deragliamento del Frecciarossa 9595 è avvenuto in corrispondenza di uno scambio, dove proprio nella notte antecedente all’incidente è stato sostituito un deviatore, cioè un pezzo stesso dello scambio.
Al deragliamento indaga la Polizia Ferroviaria del N.O.I.F. (Nucleo Operativo Incidenti Ferroviari) che si è concentrata sul deviatorio, cioè quella parte di scambio che regola l’instradamento di un treno su un binario o su un altro. Si tratta di una parte elettromeccanica, parte di un più ampio scambio, che si trova a circa 600 metri dal luogo dove si sono poi fermati, per inerzia, il convoglio e la motrice, quest’ultima volata letteralmente via.
La presenza di uno scambio in un tratto rettilineo sarebbe dovuta allo scorrimento parallelo, in quel punto, di più binari dell’alta velocità.
Frecciarossa deragliato, lo scambio era difettoso
Le indagini hanno stabilito che il deragliamento è stato causato dallo scambio difettoso. Secondo quando dichiarato dalla procura sono state fatte delle prove in campo e sembra che ci sia un’inversione dei cablaggi interna al dispositivo che si è andato a sostituire. Lo scambio è stato prodotto dalla società francese Alstom. Cinque attuatori uguale a quello che ha causato il deragliamento si trovavano nel deposito del centro di manutenzione di Piacenza e altrettanti sarebbero stati trovati, rimossi e sequestrati, nel tratto di binari tra Lodi e Livraga. Gli ultimi pezzi sono invece stati sequestrati tra Lazio e Campania tra i quali uno all’altezza di Anagni (Frosinone) ma stando alle prime verifiche sarebbero tutti funzionanti.
Fra gli indagati della Procura di Lodi ci sono 18 persone, tra cui l’amministratore delegato di Rfi Maurizio Gentile, 5 addetti alla manutenzione di Rfi, l’ad di Alstom Ferroviaria Michele Viale e l’azienda Rfi per l’ipotesi di responsabilità amministrativa.
Frecciarossa deragliato, errore umano
Lo scambio difettoso avrebbe portato anche all’errore umano su cui indaga ha indagato la NOIF, la quale ha appurato che lo scambio sia stato lasciato senza alimentazioni elettrica dagli addetti alla manutenzione, i quali avevano lavorato sulla linea fino ad un’ora prima del deragliamento.
Chi ha terminato i lavori poi pensava di lasciare i binari nella configurazione normale. Quest’ipotesi è confermata dal messaggio delle 4,45 del 6 febbraio, in memoria nel sistema, che conferma la fine dei lavori di manutenzione tre quarti d’ora prima dell’incidente. Tale messaggio ha detto che il deviatoio 5 degli scambi all’altezza del posto manutenzione di Livraga veniva lasciato «disalimentato» (quindi senza corrente elettrica) e «confermato in posizione normale…fino a nuovo avviso» (quindi bloccato nella configurazione che consente ai treni di proseguire diritto verso Bologna).
È evidente che qualcosa è andato storto perché in verità il deviatoio è stato lasciato girato, come era durante i lavori notturni. Gli inquirenti indagano proprio su quest’aspetto e puntano il dito contro a chi ha pronunciato la parola “confermato”, che si sente dal messaggio rimasto in memoria. Perciò qualcuno si è preso la responsabilità di chiudere i lavori in quel modo e che il deragliamento sia causa di un errore umano ma è anche vero che emerge una carenza nei sistemi di monitoraggio automatico sulla principale linea ferroviaria italiana.
Infatti quando il deviatoio è acceso comunica con l’Ertms (European Rail Traffic Management System, in grado anche di fermare automaticamente il convoglio quando rileva un’anomalia), ma in questo caso, essendo privo di corrente, non ha potuto comunicare con il sistema di sicurezza della linea ferroviaria.
Dinamica deragliamento treno Frecciarossa Milano-Salerno
Per quanto riguarda la dinamica del deragliamento secondo le prime ricostruzione la motrice del Frecciarossa, dopo essere uscita dai binari, è uscita completamente dalla sede finendo prima contro un carrello o qualche mezzo analogo che si trovava su un binario parallelo, e poi contro una palazzina delle ferrovie, dove si è finalmente fermata.
Il resto del convoglio ha invece proseguito la corsa ancora un po’ con la seconda carrozza che ad un certo punto si sarebbe ribaltata. La velocità al momento dell’incidente era di 290 km/h, dato che il deragliamento è avvenuto su un tratto rettilineo dove il treno andava alla massima velocità.
Foto treno deragliato Frecciarossa Milano-Salerno
Video le immagini dei Vigili del Fuoco all’interno del treno
Video luogo dell’incidente visto dal drone
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