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Brexit, conseguenze per l’auto e le multe sulla CO2

Dentro o fuori dall'Europa? Gli aspetti da valutare sono molti e nel nostro settore specifico dell'auto, non da poco, c'è anche quello delle multe sulla CO2 affibiate dall'Europa ai costruttori di auto.

Si appena conclusa la brexit, il tanto sofferto processo di uscita del Regno Unito dall’Unione Europea. I parlamentari europei inglesi lasciano per l’ultima volta il Parlamento, le grandi aziende come Sony, Airbus e Bbc stanno spostando i loro hub europei in altri Paesi, i lavoratori italiani e i ragazzi che studiano a Londra si stanno domandando cosa succederà loro.
Al mondo dell’automobile cosa cambia?

Meglio dentro o fuori dall’Europa?

Meglio dentro o fuori dall’Europa? Sicuramente gli aspetti da valutare sono molti e nel nostro settore specifico dell’auto, non da poco, c’è anche quello delle multe sulla CO2 affibiate ai costruttori di auto.

MINI classica storica. Cosa accadrà con la Brexit per il mondo dell'automobile e le case costruttrici?
Cosa accadrà con la Brexit per il mondo dell’automobile e le case costruttrici?

Conseguenze Brexit ed il mondo dell’automobile, cosa accadrà?

Ma cosa significa brexit per il mondo dell’auto? Quali saranno le conseguenze? Sono più i rischi o le opportunità? Che conseguenze potrebbe avere la brexit per le multe della CO2?. I rischi della brexit per il mondo dell’auto potrebbero essere tanti e dagli esiti incerti. Innanzitutto la “brexit” con l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea interrompe lo scambio di merci e persone che è alla base del libero mercato europeo; chi oggi produce automobili nel Regno Unito potrà ancora dire di produrre in UE?

Mappa dei costruttori d'auto sul territorio inglese
Mappa dei costruttori d’auto sul territorio inglese, da Daily Express

Se è vero che l’industria automobilistica inglese negli ultimi decenni è praticamente scomparsa, sono tanti i costruttori che hanno stabilimenti nel Regno Unito, a parliamo di aziende del calibro di Toyota, Nissan e Honda oltre ovviamente a Jaguar Land Rover di proprietà ormai indiana, così come fornitori e centri ricerca. Per tutti questi, con la brexit si aprono rischi su produzioni e posti di lavoro?

Importazione in Inghilterra

Il problema, di cui si paventava, potrebbe essere quello dell’importazione dei componenti e parti di ricambio dall’Europa continentale ma sicuramente gli inglesi non si faranno scappare gli stabilimenti di produzione e troveranno la soluzione ai costruttori d’auto che potranno continuare ad assemblare in Inghilterra senza grossi problemi ed in tutta tranquillità.

Infatti il Regno Unito verso l’Ue prevede già di armonizzare e semplificare la normativa doganale garantendo la concorrenza leale anche per l’industria automobilistica operante nel territorio del Regno Unito con passaggi semplificati e senza dazi anche se il governo Johnson tenderà a conservare una autonomia normativa ed una certa libertà commerciale.

Costruttori d'auto presenti in Inghilterra con stabilimenti di produzione
Costruttori d’auto presenti in Inghilterra con stabilimenti di produzione

La brexit e le multe per la CO2

Come abbiamo già scritto le multe CO2 sono delle sanzioni che le aziende automobilistiche si troveranno a pagare in base alla media di CO2 prodotta dalle auto vendute nell’UE, per la parte che eccede il limite stabiliti dalla normativa europea che, per le auto immatricolate nel 2020, è di 95 grammi di CO2 per chilometro, visto al rialzo in base al peso media della flotta venduta.

Cosa faranno le case auto con la brexit?

Cosa succederà alle automobili prodotte e/o vendute nel Regno Unito all’indomani della brexit? Secondo la normativa, la base per il calcolo sono le auto vendute sui mercati europei, non più quelle nel Regno Unito. Possiamo quindi immaginare una strategia delle Case per vendere in quel mercato (fuori dell’europa) le auto con più alta CO2, sempre che non ci siano altre normative penalizzanti locali.

Fuori dall’Europa le case non pagano multe sulla CO2

Cosa succederebbe se un altro Paese decidesse di uscire dall’Europa con una operazione simile alla brexit? Per le auto vendute lì, così come già oggi succede in altri stati fuori dall’Europa, non vanno calcolate per le multe e quindi, se le case automobilistiche aggireranno le multe il costo dell’auto potrebbe essere più conveniente. Inoltre, qualora una Casa costruttrice decidesse di non importare più un’auto in Italia a causa delle multe, come è successo con il Suzuki Jimny, si potrebbe comunque andare a comprarlo dove non ci sono le multe sulla CO2 (fuori Europa).

Multe dell’Europa sulla CO2 un motivo per dire SI alla brexit?

Le emissioni di CO2 di tutte le vetture vendute nell’Unione Europea da parte di una Casa vanno a costituire le emissioni medie del parco auto venduto con multe ed un aggravio di costi per la casa autombilistica e l’utente finale.
Non contestiamo la politica sulla riduzione della CO2, contestiamo invece l’accanimento verso il mondo dell’auto e l’esorbitante valore delle multe, mentre nelle grandi città l’auto è responsabile dell’inquinamento per una bassa percentuale (25/36%).

Ci sono altre fonti di inquinamento come quelle degli impianti di riscaldamento obsoleti che funzionano ancora a gasolio, oli combustibili e carbone installati perfino nelle strutture pubbliche e militari sui quali sarebbero auspicati maggiori attenzioni senza ricorrere alle multe per fare solo cassa.

Le auto sportive con valori di CO2 più elevati potrebbero non essere penalizzate in Inghilterra
Le auto sportive con valori di CO2 più elevati potrebbero non essere penalizzate in Inghilterra

Auto sportive e la soluzione “brexit”

Questa della brexit potrebbe aprire uno spiraglio alle multe della CO2, una soluzione ed una strada in futuro per vetture sportive con valori di CO2 più alti: rivolgersi a mercati fuori dall’Europa dove reperire auto più performanti che altrimenti verranno messe al bando (ingiustamente) in Europa per le multe sulla CO2. Un altro caso potremmo dire viva la brexit!

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Leggi anche impatto Brexit sulle auto approfondimento (english)

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