Camionisti, vietato dormire in cabina in Italia e all’estero
Il divieto di dormire in cabina per i camionisti è previsto da un regolamento comunitario che vieta agli autisti di mezzi pesanti il riposo lungo in cabina. Come funziona, gli orari, le multe, i controlli della Polizia Stradale in Italia e come funziona all'estero il "riposo lungo" e "riposo breve"
Per gli autisti di mezzi pesanti, autobus e camion, esiste il divieto di trascorrere in cabina il riposo lungo di 45 ore. In base a tale divieto che non è una novità, ma vale in Italia come negli altri Paesi europei, i camionisti e gli autisti di mezzi pesanti non possono dormire in cabina. La sicurezza dei mezzi pesanti è molto importante ed è oggetto di grande attenzione anche in diversi convegni come quello di Dekra per problematiche legate non solo agli orari di guida, ma anche al discorso revisioni (tempi di attesa molto lunghi), concorrenza sleale, ecc.
Vietato dormire in cabina per i camionisti ed autisti di mezzi pesanti, perché?
Il divieto di dormire in cabina per i camionisti è previsto dal regolamento comunitario (il 561/2006) e lo ha ribadito una sentenza della Corte di Giustizia europea a dicembre 2017. Quello che cambia, in ogni Paese, sono solo le modalità e gli importi delle sanzioni.
Il perché ci sia questo divieto di dormire in cabina è motivato essenzialmente ad evitare che l’azienda costringa l’autista a fare il riposo lungo in cabina oltre confine, dove magari non c’è norma o sanzione.
Multe in Italia per camionisti che dormono in cabina
In Italia, il regolamento e la sentenza non sono stati recepiti con una legge, ma il Ministero dell’Interno, il 30 aprile 2018, ha emesso una circolare per definire come fare i controlli sul riposo lungo in cabina e quali sanzioni applicare in caso di violazione.
Per i trasgressori, quindi, ci sono fino a 1.701 euro di multa, ritiro dei documenti e intimazione a non proseguire il viaggio fino al compimento corretto del riposo.
“Riposo lungo” in cabina multa quanto cosa?
Cosa vuol dire e cosa si intende per “riposo lungo” in cabina? In pratica, se l’autista (camionista) viene scoperto a fare il riposo settimanale di 45 ore in cabina, secondo il Ministero dell’Interno, sta commettendo una violazione grave, come quelle previste nell’art. 174, comma 7 del Codice della Strada, quindi la multa va da 425 a 1.701 euro.
Inoltre, se la trasgressione avviene tra le 22 e le 7 del mattino, così come accade per il superamento dei limiti di velocità di oltre il 20%, l’importo va aumentato di un terzo (così come previsto dall’art. 195, comma 2 bis del Codice).
L’unico modo per avere uno sconto del 30% è pagare subito, direttamente all’agente accertatore (art. 202, comma 2 bis del CdS).
Multa camionista che dorme in cabina, a chi viene fatta? All’autista o all’azienda?
Per il riposo in cabina, la multa in Italia è a carico dell’autista. All’azienda può essere elevata una sanzione accessoria, prevista nell’art. 174 del Codice della Strada, che va da 327 a 1.305 euro per ogni dipendente.
In Francia, invece, non viene punito l’autista, ma solo l’azienda; la multa la prima volta è di 750 euro, ma in caso di recidiva sale a 30 mila (più un anno di reclusione).
In Belgio e nei Paesi Bassi si sanziona solo l’autista: rispettivamente 1.800 e 1.500 euro.
La Germania è un po’ come l’Italia: autista e azienda, ma gli importi sono diversi, per ogni ora di riposo non fruita regolarmente: 60 euro all’autista e 180 per l’azienda.
Nel Regno Unito le 300 sterline (340 euro) scattano solo per il riposo in cabina fuori dalle aree non ufficiali o autostradali. La Spagna impone sanzioni fino a duemila euro.
Come fanno gli agenti a determinare la violazione? Possono farlo anche a posteriori?
Ci sono Paesi europei in cui la violazione del riposo lungo in cabina può essere rilevata anche a posteriori, desumendo i dati dal tachigrafo, ad esempio il Regno Unito. In Italia, però, questa ipotesi è esclusa; da noi la trasgressione può essere accertata solo nel momento in cui la si commette, e non in un controllo successivo (in strada o in azienda).
Multa autista su un’area parcheggio che dorme in cabina, i casi possibili
Sono due i casi del riposo in cabina lungo per i quali ad autisti e camionisti può essere contestato il riposo lungo in cabina.
Primo caso: l’agente della Polizia Stradale deve riscontrare il tipo di riposo della settimana precedente; se fosse stato un riposo regolare, quello in corso potrebbe essere un riposo ridotto e quindi non multabile. Se invece il riposo della settimana precedente era già stato ridotto, quello in corso è lungo e scatta la sanzione.
Secondo caso: l’agente deve verificare il periodo preciso dell’obbligo di riposo che inizia dopo sei periodi da 24 ore ciascuno nel corso della settimana.
Attenzione agli orari…
Insomma, se il camionista per esempio si è messo alla guida alle 22 della domenica dovrà iniziare il riposo alle 22 del sabato: se il controllo della Polizia avviene alle 18, di fatto non c’è multa perché non ancora rientrato negli orari per i quali l’autista del mezzo pesante è obbligato a iniziare il riposo e quindi non è ancora sanzionabile.
Quando avvengono i controlli per i camionisti che dormono in cabina?
Per essere certa di trovare gli autisti nel momento del riposo obbligatorio, la polizia, infatti, fa spesso i controlli di domenica.
Quali sono i tempi di guida e riposo per i mezzi pesanti?
L’attività dell’autotrasporto merci su strada, è regolata dalle norme sui tempi di guida, interruzioni e riposo, alle quali devono attenersi tutti gli autisti professionisti.
Il periodo di guida giornaliero complessivo, compreso tra due periodi di riposo è di 9 ore, due volte a settimana, che è possibile estendere a 10 ore, ma in totale non si può andare oltre le 56 ore settimanali. Inoltre, non si possono fare più di 90 ore in due settimane consecutive.
Dopo 4,5 ore di guida è obbligatorio fare una pausa di 45 minuti o iniziare un periodo di riposo. È possibile anche spezzare lo stop di 45 minuti in una pausa di 15 minuti e una di 30, sempre all’interno delle 4,5 ore.
In un periodo di 24 ore, il riposo giornaliero deve essere di almeno 11 ore (riposo lungo o regolare), tre volte a settimana può essere di 9 ore (riposo ridotto), ma è obbligatorio recuperare le ore di riposo nella settimana successiva.
Come e dove fare i riposi per evitare la multa? Dove deve dormire il camionista?
Per non rischiare una sanzione, gli autisti ogni due settimane devono aver effettuato almeno due giorni di riposo settimanale, oppure un periodo di riposo settimanale più uno ridotto di almeno 24 ore.
Nel complesso, quindi, la norma europea impone almeno 45 ore continuative di riposo durante la settimana.
Se hai letto tutto fin qui avrai capito che i riposi settimanali regolari o lunghi non possono essere trascorsi in cabina, a bordo del veicolo in sosta.
Si può dormire in cabina?
La risposta è SI, ma solo per pause brevi e “riposo corto”.
Tutto bello e tutto giusto, ma scagliamo una pietra anche a favore di questo settore e dei professionisti al volante dei mezzi pesanti che in diversi casi (molti per personale ed aziende) devono fare i conti con budget e spese sempre crescenti che non permettono di far quadrare i conti: c’è chi non può permettersi ulteriori spese per alloggiare più comodamente in albergo.
Cosa ne pensano i camionisti?
Video Cuccetta Camion
Autisti che dormono in cabina…
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