Batterie auto elettriche, sviluppo per +autonomia (3beLiEVe)
Batterie auto elettriche, studi, investimenti, ricerca e sviluppo per aumentare autonomia, capacità e ridurre la velocità di ricarica. Progetto europeo coordinato da Austrian Institute of Technology con l'Italia rappresentata dall’ENEA, dal Centro Ricerche FIAT e dalla Sensichips di Aprilia (LT)
La ricerca nel campo delle batterie per veicoli elettrici è molto fervida. La necessità di aumentare l’autonomia, la velocità di carica e la sicurezza dell’auto elettrica, diminuendo contemporaneamente i costi, sta muovendo ingenti investimenti nel settore dell’alta tecnologia.
Non a caso abbiamo visto pesanti investimenti da parte di case auto che investono in fabbriche di batterie come VW con Northvolt.
Batterie auto elettriche, come aumentare autonomia, velocità di ricarica e capacità
Il fine è sempre lo stesso: aumentare l’autonomia, velocità di ricarica e capacità delle batterie al litio. Anche l’Unione Europea ha dato vita a un progetto, chiamato 3beLiEVe, che coinvolge numerose aziende ed Enti del settore energetico e della ricerca. L’Ente coordinatore è l’Austrian Institute of Technology. L’Italia è rappresentata dall’ENEA, dal Centro Ricerche FIAT e dalla Sensichips di Aprilia (LT).
Conoscenza minuziosa e monitoraggio singola cella
Il concetto alla base del progetto è il monitoraggio accurato delle singole celle che formano le batterie, grazie a un sistema integrato con tecnologia wireless. La conoscenza in tempo reale dello stato di ogni singola cella permetterà di ottenere un migliore rendimento complessivo della batteria e una diagnostica tempestiva in caso di eventuali guasti, con possibilità di funzioni di “auto-riparazione”. Fantascienza?
Sensori per batterie da Sensichips di Aprilia (Latina)
La componentistica elettronica di controllo viene sviluppata dall’azienda Sensichips di Aprilia (LT), con un’attenzione particolare all’utilizzo di materiali a basso impatto ambientale. Questa azienda italiana, situata nella regione lazio è specializzata in “learning microsensors”, ovvero sensori che sono in grado di analizzare i dati rilevati e “imparare” ad adattare il sistema alle condizioni di lavoro incontrate. Per raggiungere questi risultati è necessaria una conoscenza approfondita dei processi chimici con cui le celle producono energia elettrica.
Alternativa alla batteria al litio, soluzioni allo stato solido, litio-aria, litio-zolfo, silicio, grafite, zinco-aria, alluminio-aria, ioni di sodio
Si cerca anche di trovare una soluzione alternativa alla batteria al litio. L’ente italiano di ricerca ENEA, inoltre, ha messo in pista un apposito team di ricercatori, il “ENEA Battery Value Chain Inter-Lab Research Group”, con l’obiettivo di sviluppare batterie allo stato solido o basate su materiali diversi da litio. Quindi, oltre alla sperimentazione di elettrodi del tipo litio aria o litio-zolfo, si stanno sviluppando celle al silicio nanostrutturato e grafite, zinco-aria, alluminio-aria e agli ioni di sodio.
L’obiettivo è raddoppiare i valori di densità energetica (energia accumulata a parità di volume), ridurre di circa il 30% i tempi di ricarica e aumentare la vita media delle batterie del 50%.
Batteri auto elettriche Hozion2020 e progetto Battery 2030+
L’Unione Europea ha stanziato 246 milioni di euro nel programma di lavoro 2019-2020 di Horizon2020 per accelerare la ricerca, creare una filiera industriale e fronteggiare il dominio asiatico nella produzione delle moderne batterie.
L’iniziativa per lo sviluppo di nuove batterie si inserisce nel progetto Battery 2030+, un ambizioso progetto a larga scala per una ricerca a lungo termine nel campo delle batterie ad altissime prestazioni.
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