Dieselgate Mercedes, con la multa si chiude il caso Daimler AG
Una sanzione accettata ma non del tutto condivisa dal Gruppo tedesco per le diverse interpretazioni su argomentazioni tecniche complesse
Torna a tuonare lo scandalo Dieselgate in Germania dopo lo scorso mese di giugno quando il Ministero dei Trasporti tedesco aveva imposto alla Daimler il richiamo di 60 mila veicoli e fa seguito ad altre 2 sanzioni importanti come quella di 535 milioni di euro a Porsche e 90 milioni al gruppo Robert Bosch riguardo alla vicenda delle emissioni
Si conclude anche la vicenda dello scandalo dieselgate Dailmer AG / Mercedes-Benz con la multa da 870 milioni che la Procura di Braunschweig della Bassa Sassonia ha inflitto alla Daimler AG.
Una sanzione accettata ma non del tutto condivisa dal Gruppo tedesco per le diverse interpretazioni su argomentazioni tecniche complesse: per mettere fine alla vicenda il costruttore tedesco ha deciso comunque di non intraprendere qualsiasi ricorso a questa decisione.
“Al fine di ottenere chiarezza anche per il futuro – dichiara Daimler in una nota – in merito all’interpretazione delle disposizioni di legge rilevanti in un ambiente tecnico complesso, Daimler AG mantiene le obiezioni contro le ordinanze della KBA. Ma dopo aver valutato tutti gli aspetti, Daimler si asterrà dall’intraprendere un’azione legale. È, infatti, nel pieno interesse della Società porre fine al procedimento amministrativo in modo tempestivo e completo e quindi concludere la questione”.
Riguardo a queste ultime decisioni della Procura di Braunschweig sul dieselgate la Volkswagen respinge le accuse e perché ritenute senza fondamento.
Rincorsa di una normativa europea sulle emissioni inquinanti senza senso
Restiamo sempre dell’avviso che non ha senso questa rincorsa in atto sull’evoluzione di normative sempre più stringenti: quelle europee hanno già condotto ad una forte riduzione ed abbattimento degli inquinanti passando dalla Euro 0 alla Euro 5 costringendo con la Euro 6 a impiegare costosti sistemi (come FAP-DPF, SCR e GPF) per un ulteriore infinitesimale riduzione delle emissioni. Tra l’altro questi sistemi hanno un costo di manutenzione e mantenimento in efficienza per l’utente finale non indifferente.
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