Ayrton Day, lo spirito di Senna rivive a Imola tra pubblico e fans
25 anni dopo la tragica morte di Ayrton Senna, lo spirito del campione brasiliano rivive all'Autodromo di Imola durante l'Ayrton Day.
Tantissimi fans di Ayrton Senna si sono riversati tra il paddock e la pista dell’Autodromo di Imola durante l’Ayrton Day nella giornata del 1 maggio 2019. Ad un quarto di secolo da quel tragico incidente in cui il campione brasiliano perse la vita, il suo ricordo appare ancora vivo nella mente e nel cuore di chi ha voluto dedicargli un pensiero in una giornata così bella ma anche così triste.
1 maggio 2019 – Ayrton Day
E’ stata una giornata intensa e piena di emozioni quella del 1 maggio 2019 all’Autodromo di Imola. Tantissimi sono gli appassionati accorsi per celebrare il mito di Ayrton Senna a distanza di 25 anni dopo quel terribile incidente nella curva del Tamburello che gli costò la vita.
Quest’anno il programma del giorno è stato ricco di iniziative ed eventi unici tra cui la riapertura del MAICC – Museo Multimediale Autodromo di Imola Checco Costa, che ha proposto ai suoi visitatori mostra multimediale “Ayrton Magico. L’anima oltre i limiti”.
Dopo soli 20 giorni di apertura il Museo ha già riscosso molto successo tra il pubblico. Già dalla prima mattina sono state tante le persone che hanno visitato la mostra multimediale, un viaggio commuovente nei ricordi di Ayrton e la possibilità di vedere da vicino alcuni oggetti legati alla sua carriera come il suo primo Kart, i caschi e l’ultima monoposto di Formula 1 guidata da Senna, la Lotus 98T John Player Special.
Un pezzo unico, concesso in esposizione da Claudio Giovannone, Padrino per l’Europa dell’Instituto Ayrton Senna, l’ente benefico che Ayrton ha sempre voluto fortemente e nato dopo il suo tragico incidente di Imola.
Per regalare allo spettatore una maggiore esperienza immersiva, sono stati installati alcuni tavoli touchscreen che raccolgono approfondimenti sulla vita di Senna e sulle monoposto che ha guidato.
A sfrecciare poi sull’asfalto del circuito di Imola la vettura con cui Senna ha ottenuto le sue prime vittorie, la Lotus 97T/4 che ha emozionato il pubblico presente sulla terrazza con alcuni passaggi mozzafiato sul rettilineo di Imola.
Gli appuntamenti della giornata
NEL PADDOCK. All’interno del Paddock è stata ospitata una mostra fotografica “Simply the Best” di Angelo Orsi e Mirco Lazzari che raccoglie una serie di scatti della vita di Ayrton e della sua carriera di pilota professionista. Nei box accanto il pubblico ha potuto anche ammirare una mostra di bellissimi dipinti dedicati al pilota brasiliano di Artisti Vari.
Gli appassionati hanno avuto anche l’opportunità di vedere da vicino alcune monoposto con cui Senna ha corso. Dalla Williams FW08/C, la “prima volta” di Ayrton, passando alle due McLaren MP4/5B e MP4/7. Presenti anche la Van Diemen RF83 – telaio 817 la Minardi M194, la Ferrari F93A e la Toro Rosso STR 03
Presente anche una mostra di incredibili modelli LEGO dedicati alle Formula1 costruiti interamente da Luca Rusconi alias RoscoPC.
In pista Gian Carlo Minardi ha omaggiato il pilota brasiliano con un giro del tracciato a bordo della Honda NSX appartenuta ad Ayrton per poi rientrare ai box tra gli applausi del pubblico.
Tra le vetture esposte nel box c’era anche la Williams FW16-Renault, sorella della vettura sulla quale Ayrton perse la vita 25 anni fa. Anche lei avrebbe dovuto sfilare di fronte al pubblico in un giro di pista guidata da Piero Martini, ma durante le prove di messa in moto il motore ha subito un guasto. Casualità o un segno del destino?
Il momento più emozionante è stato sicuramente l’apertura dei cancelli dell’autodromo al pubblico che, dietro al corteo di auto storiche, si è diretto alla curva del Tamburello dove 25 anni fa quel maledetto e tragico incidente costò la vita al grande campione brasiliano. Dopo gli interventi da parte della Sindaca Manuela Sangiorgi, del presidente di FormulaImola Uberto Selvatico Estense e di Gian Carlo Minardi, alle 14.17 è stato osservato un minuto di silenzio seguito poi dalla celebrazione della Santa Messa tenuta da Don Natale in memoria di Ayrton Senna e Roland Ratzenberger.
14.17, l’ora X all’Autodromo di Imola
Quello del 1° maggio del 1994 fu un weekend nero sulla pista di Imola dove si stava disputando il GP di San Marino: il peggiore nella storia della Formula 1 che cambiò radicalmente il modo di vivere la competizione e le sue norme di sicurezza.
In tanti hanno voluto lasciare un ricordo ad Ayrton. C’è chi
ha portato fiori, lettere e magliette sulla statua di Ayrton eretta nel Parco
delle Acque Minerali e chi hanno colto l’occasione di poter scrivere una dedica
firmata sul grande poster messo a disposizione del pubblico sia all’interno del
tracciato che nel paddock.
Nel punto in cui Ayrton ha perso la vita, due grandi appassionati del campione brasiliano che indossavano le sue tute da corsa e i suoi caschi si sono scambiati una stretta di mano in ricordo del campione che tanto amano e ammirano.
Tra il pubblico, qualcuno si chiede come sia possibile che tanta gente, grandi e piccini, siano stati così toccati dalla morte di Ayrton. Credo che la questione sia molto semplice. Ayrton Senna Da Silva era un uomo che dalla vita ha avuto poche gioie, ma nonostante le difficoltà si è sempre impegnato al massimo.
Era dotato di grande talento, determinato e sempre alla ricerca della perfezione nello sport che amava. Sapeva essere anche un uomo molto gentile, estremamente umile, di una grande etica. Arrivava al cuore delle persone in modo naturale, senza pretese.
Le persone si riconoscono in Ayrton Senna per le sue qualità umane e professionali. Ha dimostrato che non basta avere il talento, bisogna continuare a lavorare con dedizione ogni giorno per raggiungere i propri obiettivi.
1 maggio 1994 GP di San Marino
Primo incidente alle prove libere di Rubens Barrichello fortunatamente con poche conseguenze.
Roland Ratzenberger – Poi il secondo incidente mortale durante le qualifiche del sabato occorso all’austriaco dove perse la vita Roland Ratzenberger quando la sua Simtek sul rettilineo all’uscita della curva Tamburello perdendo portanza per la rottura dell’ala anteriore volò via andando a schiantarsi contro le reti di protezzione. Durante il testacoda, la testa di Roland oscillava come quella di un fantoccio finchè la vettura si fermò ed il casco si appoggiò ai bordi dell’abitacolo.
Era chiaro a tutti che non sarebbe sopravvissuto all’incidente ma dichiarare la sua morte a bordo pista avrebbe costretto la sospensione immediata del GP con il sequestro probatorio del tracciato. Roland venne trasportato subito all’ospedale in elicottero dove venne dichiarata la morte sette minuti dopo il suo arrivo.
Ayrton Senna – E poi, durante la gara di quel maledetto 1 maggio 1994 alle ore 14.17, Il puntone della sospensione anteriore destra della Williams FW16 di Ayrton si spezzò, penetrando nella visiera del casco del pilota, dal bordo superiore. Le gravi lesioni si riveleranno fatali. Ayrton Senna spirò alle 18:40 all’età di 34 anni.
Da allora, ogni primo maggio di ogni anno a Imola si celebra la memoria di questo indimenticabile campione grazie all’Ayrton Day, l’evento patrocinato dall’Autodromo di Imola, ImolaFaenza, Historic Minardi Day e Motor Valley che vuole omaggiare il mito di Senna sul tracciato che tanto amava