La prima Ferrari, 72 anni fa nasceva la Ferrari 125 S
Il 12 Marzo 1947 veniva presentata la prima Ferrari della storia: la Ferrari 125 S. Ripercorriamo la sua storia, fino al debutto nella prima gara di Formula 1.
La prima Ferrari costruita è stata la Ferrari 125 S. Da qui parta la storia della Ferrari: subito dopo la fondazione, avvenuta nei primi giorni del 1947, il “patron” Enzo, avvalendosi anche delle esperienze già maturate in precedenza sotto altri marchi, volle dare vita alla prima creatura sportiva che portasse il suo nome e che partecipasse alle competizioni.
Questo modello che diede inizio all’ascesa del marchio Ferrari nel mondo, lasciava i garage di Maranello il 12 Marzo 1947. Il piccolo ma potente motore della suddetta, venne progettato da Gioacchino Colombo – ingegnere ricordato nella storia di Alfa Romeo – ed ebbe i contributi di Giuseppe Busso e Luigi Bazzi.
Oggi, purtroppo, questo splendido esemplare non esiste più. Gli unici due modelli prodotti sono stati modificati per vetture degli anni ’50 prodotte dalla Casa, e quella che si vede nelle occasioni speciali, o nel Museo di Maranello, non è altro che una replica. Scopriamo insieme la storia della nascita della prima Ferrari da corsa!
Ferrari 125 S, storia della prima Ferrari da corsa
Erano le quattro del pomeriggio, quando si udiva provenire dai box di Maranello il suono dello scoppiettio, quasi timido, del motore di quella che sarebbe stata la prima Ferrari da corsa! La Ferrari 125 S è un’icona per la storia dell’automobilismo italiano ed anche mondiale, perché ha gettato delle solide quanto promettenti basi per la nascita del marchio più conosciuto al mondo.
La 125 S venne realizzata in due configurazioni: ala spessa o sport, e competizione. La prima versione era un’auto sportiva con carrozzeria a barchetta, nata dalla matita di Giuseppe Peiretti. Montava un motore 12 cilindri da 90 CV realizzato da Gioachino Colombo.
Gli interni sono molto spartani. La portiera, invece, presente soltanto sul lato passeggero costringeva il pilota a “saltare” direttamente nell’abitacolo grazie al ribassamento della carrozzeria.
La seconda Ferrari da corsa invece, fu disegnata da Giuseppe Busso ed aveva una carrozzeria biposto con telaio a “sigaro” a ruote scoperte. Montava lo stesso motore della versione “ala spessa”, ma la potenza venne aumentata a ben 120 CV e raggiungeva una velocità massima di 210 km/h.
Da questa versione nascerà nel 1948 la Ferrari 125 F1, la prima Ferrari da Formula 1.
Fin da subito si optò per il classico colore “rosso corsa Alfa Romeo” che aveva sempre caratterizzato le vetture della Scuderia Ferrari. In seguito, la scuderia di Maranello adottò stabilmente per le sue vetture il “rosso corsa FIAT”, meglio conosciuto in seguito come “Rosso Ferrari“.
Ferrari 125 S, motore realizzato da Gioacchino Colombo
Il motore della Ferrari 125 S fu realizzato interamente da Gioacchino Colombo. Nato con l’intento di contrastare i corposi 8 cilindri dell’Alfa Romeo, venne adottata un’ardita e coraggiosa architettura a 12 cilindri. La distribuzione è monoalbero a camme in testa per ogni fila di cilindri e l’alimentazione è affidata a tre carburatori doppio corpo invertiti della Weber, con pompa di benzina di tipo avio, quindi centrifuga.
Le molle delle valvole sono a spillo, di tecnologia motociclistica, scelte per ridurre le masse alterne nella parte alta della distribuzione. Il cuore pulsante esprime la sua potenza in un ampio campo di utilizzazione, sfoggiando un’erogazione fluida e lineare. La corsa ridotta del V 12 permette la costruzione di un blocco di limitato sviluppo verticale, che testimonia la volontà dei progettisti di abbassare il baricentro della vettura.
La ciliegina sulla torta è data dall’attenzione prestata alla termodinamica interna, per garantire il massimo rendimento, secondo una filosofia ancor oggi cara alla Casa di Maranello (che le hanno garantito di vincere il premio “Best Engine of the Year per diversi anni).