Accise carburanti 2019, aumento in Finanziaria

Le accise carburanti continuano a tormentare gli automobilisti anche dopo la Legge Finanziaria 2019 e c’è il rischio concreto di un aumento. Infatti sono ancora presenti e determinano verso l’alto il prezzo della benzina e del diesel alla pompa, nonostante l’annuncio di un possibile taglio nel 2018, dato dal leader della Lega Matteo Salvini. Poco prima delle elezioni del 4 marzo 2018 l’attuale Ministro dell’Interno dichiarò la propria volontà di togliere le accise più vecchie nel Primo Consiglio dei Ministri del nuovo Governo, cioè quelle che vanno dalla guerra in Etiopia al disastro del Vajont e passano per l’alluvione di Firenze e i terremoti in Friuli e in Irpinia. Ricordiamo che le accise incidono sul prezzo dei carburanti almeno del 20%.

PROMESSA Purtroppo dalle parole non si è passati ai fatti e durante la discussione della Manovra 2019, verso la fine del 2018, Salvini parlò della promessa mancata e la rilanciò inserendola nella sua agenda politica del 2019. Era dicembre 2018 quando il Ministro dell’Interno parlò così del taglio delle accise carburanti 2019: “L’abolizione delle più vecchie accise è qualcosa che mi riprometto di portare a casa solo nel 2019. Per ora abbiamo bloccato gli aumenti Conto di riuscire a fare l’anno prossimo quello che non sono riuscito a fare questo”.

AUMENTO Ma attenzioni dall’opposizione e da Fratelli d’Italia si è levato un grido dall’allarme perché nel2020 le accise sui carburanti non verranno eliminate ma addirittura potrebbero aumentare.

Nella Legge di Bilancio 2019 in fatti il Governo ha sterilizzato sia le clausole di salvaguardia dell’Iva che quelle delle accise. Ma per garantire la clausola di salvaguardia, che rientra nell’accordo tra il Governo italiano e la Commissione Europea, per il triennio 2020-2022 sono previsti 400 milioni in più dalle accise sui carburanti.