Ecotassa arriva la batosta alle auto più inquinanti
Dal 1° marzo 2019 entra in vigore ufficialmente il malus auto. Come funziona l’ecotassa sulle auto nuove con emissioni oltre i 160 g/km
Ecotassa ci siamo: dal 1° marzo 2019 chi acquista un’auto nuova deve fare i conti con il malus. L’ennesima tassa a carico degli automobilisti scatta per chi sceglie un veicolo le cui emissioni di CO2 superano i 160 g/km, si tratta della cosiddetta “ecotassa” inserita come previsto dalla Legge di Bilancio 2019.
ECOTASSA QUANDO E DOVE SI PAGA
MALUS Il provvedimento di questa ecotassa “malus” turba maggiormente gli automobilisti italiani ed i costruttori auto. Cè molta apprensione sulla sua ricaduta che riguarda una fascia del mercato che vede le vetture con cilindrate e potenze maggiori già ultrabastonate in italia dai costi di bollo, superbollo e tasse varie (10 volte superiori a quelle applicate in Germania, uno scandalo!)
In realtà molto rumore per nulla. Dal grafico sotto riportato sono evidenzati i volumi di auto in base alla emissione di CO2 e le relative percentuali. ? Attualmente in verde sono comprese le auto (0,5%) che godranno dell’Ecobonus e nella zona rossa (2,9%) quelle che pagheranno l’Ecotassa (oltre 160 grammi/km): i volumi importanti di vendita che rappresentando il mercato (in base al valore di CO2) sono all’interno di queste due fasce. Vediamo se ci sarà e di quanto uno spostamento sulla zona verde con l’elettrificazione e di quanto saranno penalizzate le auto già ultra-tartassate. (grafico by lab MAZDA)
ANFIA/FEDERAUTO/UNRAE Le Associazioni di categoria, in una nota congiunta Anfia/Federauto/Unrae, chiedono alle Istituzioni competenti un chiarimento ed allo stesso tempo esprimono forti preoccupazioni circa le ripercussioni che tali incertezze stanno già determinando sul mercato e sull’operatività delle imprese.
“Auspichiamo quindi che si possa disporre al più presto di un quadro normativo e regolatorio chiaro e, come già ribadito in più occasioni – dichiarano Anfia/Federauto/Unrae – confermiamo la nostra disponibilità ad un confronto con le Istituzioni per approfondire e delineare un piano integrato e organico di promozione della mobilità a basse emissioni, dell’infrastrutturazione per la ricarica dei veicoli e per il rinnovo del parco circolante più inquinante, che sia coordinato con le politiche locali e coerente con quelle europee”.
BONUS AUTO Di contro si potranno beneficiare di incentivi nel caso dell’acquisto di un’auto 100% elettriche o ibrida plug in, con emissioni sotto i 70 g/km. Sul fronte bonus, invece, manca ancora il decreto interministeriale di attuazione e non c’è traccia della piattaforma on line per richiedere gli incentivi.