Stelle Guida Michelin 2019: i consigli della 64^ edizione
Nella Guida Michelin 2019 ci sono un totale di 367 ristoranti stellati. La Lombardia è la Regione più stellata d'Italia, seguita dal Piemonte e dalla Campania
STELLE GUIDA MICHELIN 2019 – La 64a edizione della Guida Michelin Italia è disponibile a partire da lunedì 19 novembre in libreria e sull’app Michelin Ristoranti, dove è scaricabile gratuitamente per iOS e Android.
Nell’anno in cui l’omino Michelin festeggia il suo 120° compleanno, la nuova Guida Michelin Italia festeggia i ristoranti tre stelle con un voto pieno: 10. Il numero di ristoranti o nella nostra Penisola passa alla doppia cifra grazie al ristorante Uliassi, a Senigallia (AN).
Nuove stelle Michelin 2019
La Guida Michelin Italia 2019 si merita un “bel 10”, perché tanti sono i ristoranti o in questa edizione 2019. Nel linguaggio della Guida, o è un’indicazione per gli appassionati gourmet di tutto il mondo che, quest’anno, li orienta verso 10 destinazioni di viaggio in Italia. Il pittogramma delle tre stelle segnala i ristoranti per i quali Michelin suggerisce di pianificare un viaggio.
Nella 64a edizione della Guida, oltre alle nuovissime o Michelin che brillano sulla cucina dello chef Mauro Uliassi, dell’omonimo ristorante di Senigallia, confermano di avere una cucina che “vale il viaggio”, e quindi le o Michelin, i ristoranti dell’edizione 2018: Piazza Duomo ad Alba (CN), Da Vittorio a Brusaporto (BG), St. Hubertus, a San Cassiano (BZ), Le Calandre a Rubano (PD), Dal Pescatore a Canneto Sull’Oglio (MN), Osteria Francescana a Modena, Enoteca Pinchiorri a Firenze, La Pergola a Roma, Reale a Castel di Sangro (AQ).
Stelle Guida Michelin 2019
Sono 39 i ristoranti che “meritano una deviazione”, e quindi le due stelle Michelin. Una stella per 318 i ristoranti dalla “cucina di grande qualità, che merita la tappa”, dei quali 29 new entry.
La regione più ricca di novità (5) al nord è il Piemonte, dove Antonino Cannavacciuolo si concede il bis di stelle a Torino, al Cannavacciuolo Bistrot Torino, con lo chef Nicola Somma, e a Novara, al Cannavacciuolo Cafè & Bistrot, con Vincenzo Manicone, mentre Enrico Bartolini aggiunge alla sua collezione una nuova stella, attribuita alla Locanda del Sant’Uffizio Enrico Bartolini, a Cioccaro di Penango (AT), con lo chef Gabriele Boffa.
Molte le novità al sud, in particolare il ritorno della stella in Basilicata, a Matera, al ristorante Vitantonio Lombardo, e una nuova stella in Calabria al ristorante Quafiz, dello chef “Nino” Rossi, a Santa Cristina d’Aspromonte (RC).
Nelle isole ritroviamo volti noti: in Sicilia, il tristellato Heinz Beck a Taormina (ME) conquista una stella al St. George by Heinz Beck, guidato dallo chef Giovanni Solofra, mentre in Sardegna, a Porto Cervo (SS), Italo Bassi riconquista la stella al ristorante ConFusion Lounge.
Numeri Guida Michelin 2019
- 1 stella 318 ristoranti (29 novità)
- 2 stelle 39 ristoranti
- 3 stelle 10 ristoranti (1 novità)
Ristoranti stellati Guida Michelin Italia 2019
La Lombardia è la regione più stellata, con 2 novità: 60 ristoranti (2 *** 6 ** 52*). Il Piemonte, con 5 novità, riconquista la seconda posizione, con 45 ristoranti (1*** 4** 40*), mentre la Campania, con due novità, si colloca al terzo posto del podio, con 43 ristoranti, (6** 37*). A seguire il Veneto, a quota 39, con due novità (1*** 3** 34*), e la Toscana, con 3 novità, per un totale di 36 ristoranti (1*** 4** 30*).
Cambio al vertice tra le province: Napoli conquista la vetta con 24 ristoranti (6** 18*), Roma passa in seconda posizione con 23 ristoranti stellati (1*** 2** 20*), mentre Bolzano riconquista il terzo posto 1*** 5** 15*). Seguono Milano, con 18 ristoranti (4** 14*), e Cuneo, a quota 17 (1*** 1** 15*).
Tra le 30 novità stellate, è significativo il dato relativo ai giovani chef: 15 ristoranti sono guidati da giovani talenti che hanno un’età uguale o inferiore a 35 anni. Tra questi, 10 hanno un’età uguale o inferiore a 30 anni.
Guida Michelin 2019 alberghi e ristoranti
La 64a edizione della Guida Michelin Italia propone ai suoi lettori oltre 4.500 alberghi e ristoranti. Tra i circa 2100 ristoranti.
La faccina sorridente dell’Omino Michelin che si lecca i baffi indica un ristorante che propone una piacevole esperienza gastronomica, con un menu completo a meno di 32 € (35 € nelle città capoluogo e nelle località turistiche importanti). Le regioni con più ristoranti Bib Gourmand rimangono invariate: Emilia Romagna 33, Piemonte 29, Lombardia 28, Toscana 27 e Veneto 24.
Guida Michelin 2019 gratis sull’app e on line
La Guida Michelin non è solo cartacea. Tutti i ristoranti della Guida Michelin Italia si trovano anche nella app Michelin Ristoranti, scaricabile gratuitamente per iOS e Android. Molto ricco di informazioni è il sito www.guida.michelin.it, che funziona come motore di ricerca della Guida Michelin Italia, e permette di scegliere un ristorante secondo gusti, occasioni, budget. A ogni ristorante corrisponde una descrizione dettagliata.
Che cos’è la Guida Michelin?
La Guida Michelin nasce in Francia nel 1900. Era una piccola guida che avevano voluto i fratelli Édouard e André Michelin, i fondatori della Michelin, per aiutare le poche migliaia di automobilisti francesi alle prese con un viaggio che, allora, era spesso avventuroso. Conteneva informazioni pratiche (dove fare rifornimento, dove trovare un’officina, dove cambiare i pneumatici) e indicazioni su dove mangiare e dormire. In Italia, la prima Guida Michelin è del 1956. La Guida Michelin nasce quindi come aiuto per chi viaggia.
I rigorosi criteri di selezione, applicati in modo omogeneo in 30 Paesi, rendono la Guida Michelin un riferimento nel campo della ristorazione. Gli ispettori Michelin operano in modo anonimo seguendo una consolidata metodologia in tutto il mondo e pagano il conto al ristorante, valutando esclusivamente la qualità della cucina in base a cinque criteri definiti da Michelin: qualità dei prodotti, gusto e abilità nella preparazione dei piatti e nella combinazione dei sapori, cucina rivelatrice della personalità dello chef, rapporto qualità/prezzo e continuità nel tempo e nel menu. Questi criteri sono rispettati dagli ispettori Michelin in Italia, come in Giappone o in Cina e negli Stati Uniti. Ne consegue che la qualità di un ristorante tre stelle è la stessa a Firenze e a New York, così come dev’essere equiparabile la qualità di un ristorante una stella a Napoli e a Londra.