Viaggio in Kazakistan con la Peugeot 3008!
Viaggio in Kazakistan della Peugeot 3008, l’avventura del Peugeot Crew sulla Via della Seta fa tappa nella Capitale Astana
VIAGGIO IN KAZAKISTAN CON LA PEUGEOT 3008 – Il viaggio dei ragazzi del Peugeot Crew sulla Via della Seta, al volante della Peugeot 3008, è giunto al suo ottavo giorno e più precisamente in Kazakistan nella capitale Astana.
Kazakistan
Il Kazakistan, Paese dell’Asia centrale e ex repubblica sovietica, si estende dal Mar Caspio, a ovest, fino ai Monti Altai a est, al confine con Cina e Russia. La sua più grande metropoli, Almaty, è un antico snodo commerciale e i suoi siti più noti sono la cattedrale dell’Ascensione, chiesa ortodossa risalente alla Russia zarista, e il Museo Centrale di Stato del Kazakistan, che ospita migliaia di opere e manufatti kazachi. La capitale è Astana, definita la città più fredda del mondo, con temperature che arrivano fino a –52 gradi in pieno inverno.
Viaggio in Kazakistan con la Peugeot 3008
Avevamo lasciato i ragazzi all’arrivo in Kazan e dopo altri tre giorni d’avventura e di peripezie hanno raggiunto Astana. Il viaggio in Kazakistan si è stato caratterizzato da un percorso veramente duro, degno di un rally ed i ragazzi viaggiano alla media di 600 km al girono. Basti pensare che nell’ottavo giorno in Kazakistan, da Petroplav ad Astana, hanno percorso la bellezza di 605 km.
Peugeot 3008 in Kazakistan
Di seguito il racconto e le prime impressioni del viaggio che vede la Peugeot 3008 in Kazakistan sulla Via della Seta con i ragazzi del Peugeot Crew:
Nel silenzio della steppa sconfinata, ammiriamo una città con un’anima sofisticata e altera, con un cuore ricco di tradizioni. Il fiume Ishim la taglia in due, la zona della riva destra è quella del centro storico, mentre i quartieri sula sinistra sono molto futuristici. La Torre di Bayterek la impreziosisce con la sua sfera d’oro e il Palazzo della Pace e della Concordia è un posto incredibile che merita una visita. Gli edifici di Astana lasciano davvero a bocca aperta e nelle sue architetture c’è anche il motivo per cui è considerata la capitale degli Illuminati. Astana è una città molto particolare, affascinante, in cui coesistono edifici storici e strutture all’avanguardia, moderne e futuriste realizzati da numerosi architetti di grande caratura.
Il Palazzo della Pace e della Concordia è un enorme piramide. La struttura è divisa in tre parti, alla base c’è il teatro dell’opera. Nella zona intermedia c’è una sala usata per riunioni degli esponenti delle maggiori religioni del mondo; al centro della sala c’è un grande tavolo solare attorno al quale tutti si riuniscono. Sulla cima, in corrispondenza della cuspide, si riuniscono i leader del mondo.
Proseguendo nel giro di questa meravigliosa città, troviamo la Torre Bayterek che ammiriamo anche dalla splendida vista del nostro albergo. Dovrebbe rappresentare la leggenda dell’uccello divino Samruk che deponeva le sue uova in alto negli alberi, dove gli umani non potevano arrivare; le uova contenevano i desideri degli uomini e le risposte del futuro. La sfera rappresenta l’uovo e il Sole, la torre rappresenta l’albero di pioppo. Altro elemento simbolico sono le Colonne massoniche e il Palazzo presidenziale. Le enormi torri ricordano palesemente le due colonne del Tempio di Salomone. Queste colonne sono usate nella simbologia massonica e nei loro templi. Perciò, il Palazzo presidenziale, tra le due colonne, potrebbe rappresentare proprio il Tempio di Salomone. È uno dei più belli ed insoliti edifici di tutta Astana. La forma dell’edificio ricorda una tenda da circo e al suo interno, c’è un centro commerciale grandissimo.
Ora ci aspettano 2 giorni di riposo, dopo diverse migliaia di chilometri fatti per arrivare qui. Gli ultimi giorni sono stati molto pesanti, sia per il percorso che per le persone che abbiamo incontrato che non ci hanno aiutato, a differenza dei russi e dei lettoni che si sono dimostrati molto disponibili ad aiutarci. Deve anche riposarsi la nostra Peugeot 3008; si è difesa con i denti nelle tratte kazake, percorsi che potrebbero fare tranquillamente parte di una tappa del CIR. Anche lei ha bisogno di qualche ora di riposo, sapremo coccolarla e la controlleremo per bene dopo questi 8000 km su strade così difficili. Alla nostra ripartenza il prossimo 14 settembre sarà più pronta e agguerrita che mai.